AMICO DI DIO

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09/12/2019

Non mi era mai capitato in passato
di sentirmi triste, così triste
senza capirne il motivo
Quante volte vorrei piangere
ma non ci riesco?
Piangere per versare una lacrima sul pennello
e cominciare a scrivere.
A volte scrivere è il mio pianto,
versare l'anima
da un secchio in cui altrimenti marcirebbe.
Mi serve come sfogo,
non è solo perché voglio che voi sappiate,
voi che leggete,
che accogliate uno spirito,
frammenti di un'anima,
dentro di voi
in modo da vivere un po' più a lungo
se si intende vivere in questo senso.
A volte mi manca Dio,
quando ero solo
e mi confortava pregare, ringraziare,
mi attraversavano scosse,
brividi
quando riuscivo a sentire
di essere diventato uno
con l'amore dell'universo
cospargendolo per tutto il mondo
e facendolo piovere
e ringraziando profondamente
per tutto questo.
Non posso tornare fedele,
ma ho capito che posso comunque essere amico di Dio,
uscirci assieme,
parlarci,
bere un caffè,
essere d'accordo e non essere d'accordo,
ferirsi e volersi del bene,
proprio come un amico.
In fondo forse
questa è la vita,
In fondo forse
è da qui che nasce la mia malattia,
quando non includevo mai me stesso nelle preghiere
e anzi
desideravo bruciare all'inferno
pur di fare stare bene tutti gli altri.
Anch'io devo stare bene,
anch'io devo amare me stesso,
perché Dio è noi,
non è soltanto loro.

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