Un carabiniere va dentro un albergo...

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Il cadavere giocava attaccante nel San Lazzaro, però era molto forte. adesso lo fissava negli occhi. L'appuntato era sicuro dell'assassino.

Mario Promulagos era appuntato dei carabinieri da cinque anni, il suo nome lo avevano milioni, ma il suo cognome lo aveva solo lui. In media dopo tre anni di anzianità un appuntato sale di grado. Amaramente, l'appuntato Promulagos era rimasto tale. Il Perché Promulagos se lo era chiesto molte più volte, ma non era mai riuscito a spiegarselo. Lui che si riteneva molto più astuto dei suoi lodati superiori. Non aveva avuto fortuna, mai nel posto giusto e mai al momento giusto.

Questa volta non sarebbe successo, il posto giusto lo aveva trovato, il movimento (un dribling a girare il portiere) anche.

Nel sopralluogo Promulagos aveva trovato la vittima e sopra il lenzuolo due iniziali incerte di sangue certo C P ...Certo! l'appuntato Promulagos aveva trovato soprattutto l'assassino. Sopra l'armadio l'arma, sopra la pistola le impronte.

Il portiere, Il movente, L'attaccante:

L'assassino provava rancore nei confronti della vittima, molte più volte, grazie alle sue parate aveva salvato la squadra. Ma la stella polare era Caio Poli che ogni tanto la metteva dentro. Il suo nome era scritto sopra, nei titoloni di testa e questo lo abbuiava. Affumicava. Come le senza filtro che ormai fumava solo lui.

Il fumo danneggia gravemente chi ti sta intorno

sorrise complice Mario, guardando l'avviso sul suo pacchetto. Poi lo girò e lesse

Il fumo ti uccide

allora, Promulagos, spense la sua complicità.

Il Piano:

Portiere e Attaccante abitavano nello stesso piano, era facile per L'assassino aggirare il portiere, impadronirsi della chiave, intrufolarsi nella camera di Poli e freddarlo lì insieme a tutto il suo rancore, poi risgattaiolare fuori, mettere tutto a posto come se nulla fosse e aspettare la giustizia.

Giustizia che era in quel momento giusto lì, rappresentata dall'appuntato Mario. Presto salito a brigadiere Promulagos.

Il successo è facile da digerire ma difficile da far digerire. Pensò a come l'avrebbe presa il maresciallo. L'avrebbe preso lui. E' no, questa volta no, non lo avrebbe fregato. Il piano era perfetto.

L'assassino è il portiere. (Raccoglie la palla al balzo mentre torna in alto e incomincia per primo) "L'assassino è il portiere!"

poi fraseggi - pallonetti - contrasti

...in un secondo tempo

"Ma ci sono le sue impronte" si difese l'appuntato

"Della mano destra quando lui era mancino" lo difese il maresciallo

"Ma se è un portiere! è evidente che le mani le usa tutte e due"

"Per parare ma non per sparare... Lo ammonì il maresciallo

"E' così evidente quanto sei stupido che nonostante sia quasi invisibile ti si riesce a leggere in fronte."

"Perché?" si chiuse l'appuntato corrugando i capelli

"Non lo sai che ogni arma che portiamo è registrata?" fischiò la fine dell'incontro il maresciallo.

Poi ci fu un fallo da radiazione.

Il cellulare e l'ambulanza arrivarono insieme. appuntarono fatti e dinamiche e poi ripartirono. Ognuna coi suoi pezzi di cronaca.

Sotto la data del giorno dopo i titoloni di testa riportavano il suo nome.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 07, 2023 ⏰

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Un carabiniere va dentro un albergo...in una mattina di nebbiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora