Capitolo 4

68 4 0
                                    

«E la Crew ora? Senza Drake non abbiamo i beats, senza un beatmaker come facciamo?!»

La nostra era tipo una band rock che suonava nel garage ma la differenza era che noi eravamo dei rappers e Drake era il beatmaker.

«Non lo so.. Ci vediamo alle 19 per la festa e avvisami mezz'ora» riattaccò subito.

Erano le 16 avevo molto tempo e come previsto mi addormentai.

...

«Luke, Luke, Luke» Dom mi scuoteva per svegliarmi.

«LUKE!!!!» urlò spaventandomi.

«Di nuovo Dom sei proprio un rompiscatole mai visto» misi la testa sotto il cuscino.

«Certo che con gli appuntamenti sei zero eh?» iniziò a ridere.

«Gli appuntamenti mi fanno venire sonno» mi alzai e mi preparai.

Per fortuna Dom mi svegliò alle 18:40.

Arrivammo davanti alla casa di Alex e Dom si avvicinò alla porta e iniziò a bussare il campanello.

La porta si aprì e apparve una Alex che non avevo mai visto, una Alex più femminile con trucco, vestito molto elegante e capelli ordinati.

Poi sbucò Diana cosa ci faceva lì? Vabè in fondo era sua cugina.

Era davvero bella con quel vestito, sembrava una principessa.

Devo ammetterlo che mi faceva impazzire.

Per fortuna la casa in cui si faceva la festa non era lontana.

Bussammo e si sentiva solo musica ma non c'era nessuno.

Aprì Katy.

«Ragazzi venite la festa è di sotto»

Ci fece strada mentre scendevamo.

Era una specie di teatro molto grande.

La console del DJ era posizionata sul palco sembrava un vero e proprio ballo della scuola stile americano.

Ed eccolo.. Drake!

Ci scambiavamo occhiate di sfida.

«E ora rallentiamo il ritmo e formiamo le coppie..» Disse il DJ.

Iniziò Shine On di James Blunt.

Stavo andando verso Diana per chiederle di ballare ma a tre secondi prima arrivò e Drake e se la portò via.

Io ero seduto su una sedia da solo come capitava spesso in America, ma ora eravamo in Inghilterra e non cambiava nulla.

Ed erano lì a ballare vicinissimi e a me non restava che guardarli.

Ad un tratto si avvicinarono e si baciarono e sembravano molto uniti.

Sembravo una ragazzina scappai.

Con le lacrime agli occhi.

Mi incamminai verso casa quando incrociai una ragazza con il mento sulle ginocchia a piangere.

«Hei stai bene?» domandai, per fortuna avevo smesso di piangere e nessuno mi aveva visto.

«Che Stronzo che stronza» sembrava parlasse da sola.

Mi sedetti accanto a lei.

Aveva la testa abbassata ma quel viso mi era familiare.

«Luke perché sei qui?» domandò la ragazza bionda.

Come sapeva il mio nome?

Alzò la testa, Katy?

«Katy cosa è successo?» sembrava molto triste.

«Odio Diana, è una stronza!» era anche molto incavolata.

«Che ti ha fatto?»

«Ha baciato il ragazzo che mi piace» abbassò di nuovo la testa, le piaceva Drake a me Diana bene eravamo nella stessa situazione.

«Non piangere a me piace anzi piaceva Diana, siamo nella stessa situazione ma vedi che passerà» cercavo di consolarla e l'avvolsi nelle mie braccia.

«Vieni a casa mia» continuò a piangere.

«Non ci sono i tuoi genitori?» disse singhiozzando.

Certo mi guardavano dal paradiso.

«Ecco loro sono.. Morti in un incidente stradale l'anno scorso ed erano insieme ai genitori di Alexandra, Drake e Dom anche loro erano molto amici proprio come i loro figli adesso e ora vivo con i miei zii ma ora sono fuori città per una fiera dell'arte o cose simili.»

Abbassai la testa.

«Mi dispiace non volevo..» la interruppi.

«Figurati.»

Arrivammo dopo circa un paio di minuti passati a camminare e parlare.

«Meglio che vada in bagno a togliermi queste strisce di nero»

3.. 2.. 1..

«Dov'è il bagno?» domandò disorientata

«Sei prevedibile sai?» iniziai a ridere.

«In fondo a destra» si avviò ad aggiustarsi quel viso rovinato dal trucco colato.

Preparai un film, dei popcorn e delle coperte.

Erano appena le 22 e Katy poteva rimanere fino all'1.

Uscì e si avvicinò a me seduto sul divano.

«Cosa hai intenzione di fare?» domandò curiosa.

«Ci guardiamo un film come la vuoi passare questa serata a guardarci negli occhi cercando di non ridere?»

Iniziò a ridere aveva un bel sorriso.. Okay non poteva succedere di nuovo non potevo ipnotizzarmi di nuovo ler un sorriso di una ragazza.

«

Back to Detroit.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora