Ricordi di Primavera
Quando ero giovane, pensavo che tutti i miei sogni sarebbero stati realtà.
Stare con la persona che amo. Ottenere tutto quello che volevo. Vivere felicemente.
Sembrava tutto così facile.
Lo pensavo davvero."Guren?"
"..."
"Hey Guren? Guren Ichinose?"
"Mh?"
"Quando saremo adulti.."
"..."
"Pensi che noi due potremmo sposarci?"
"..."
"Riusciremo a stare insieme per sempre, come adesso?"
Mi teneva per mano mentre parlava. Eravamo seduti su un prato fresco e verde, il cielo sopra di noi era perfettamente chiaro senza nemmeno una nuvola. Era così vicina che potevo sentire il suo respiro, mi piaceva quel suono. Mi piaceva la sua voce. Mi piaceva sentire il suo cuore battere accanto al mio. Mi piaceva tutto di lei.
Ecco perché non la ho guardata quando le ho risposto.
"Non può accadere."
"Ma perché no?" lei disse. La sua voce tremava mentre parlava.
"Lo sai il perché" le dissi.
"E'.. a causa della mia famiglia?"
"Io appartengo a un clan minore, mentre tu a quello principale. Potresti persino essere tu a guidarlo un giorno. Veniamo da due fazioni differenti."
"Ma non ha importanza"
"La ha." dissi interrompendola.
Successivamente rimase in silenzio. Pensavo che si sarebbe messa a piangere . Sapeva che era così, era la verità. Lo sapeva nel profondo. Il suono del suo respiro divenne irregolare e mi strinse la mano con forza. Con tutta la forza che aveva.
Questo, quando sentimmo delle grida in lontananza.
"E' qui!"
"Signorina Mahiru!"
"E' di nuovo con quel moccioso del clan Ichinose! Deve averla ingannata per uscire con lui!"
"Moccioso degli Ichinose, impara a stare al tuo posto!"
Alzai la testa mentre si avvicinavano.
"Sono venuti a prenderti" dissi io.
I suoi capelli color cenere le coprivano il viso, avevo ragione, stava piangendo.
"Io.. io voglio stare ancora con Guren" disse loro, stringendomi ancora la mano.
"Io..io.." non so cosa disse dopo, stava ancora parlando, ma non la sentì più. Mi stavano prendendo a pugni.
Gli adulti che erano venuti a prenderla iniziarono a ricoprirmi di pugni.
"Basta! Per favore basta!" urlo Mahiru.
Ma non si fermarono.
Continuarono a urlare e picchiarmi.
"E' ora di insegnarti una lezione, piccolo bastardo!"
"La tua faccia da Ichinose non è degna di baciarci le scarpe!"
"Ti uccideremo moccioso!"
Mahiru. La fissavo con i miei occhi gonfi mentre continuavano a riempirmi di botte. Appartenevo a un clan di un ramo umile. Ma da dove ero io, nella terra, Mahiru brillava come il sole.
"Smettila! Per favore lasciatelo stare!"
Per un momento tutto divenne nero.
Devono avermi colpito così forte da farmi perdere conoscenza.
Ricordo l'odore del sangue.
Sopra di me, il cielo ampio, era blu e chiaro.
E l'erba era così morbida.
Quando ero giovane, pensavo che tutti i miei sogni sarebbero stati realtà...
Stare con la persona che amo...
Ottenere tutto quello che volevo...
Vivere felicemente...
Sembrava tutto così facile...
Lo pensavo davvero...
"...potere" mormorai cadendo sull'erba, stringendo i pugni nelle mani. "Non avrò mai le cose che voglio nella vita... a meno che non abbia potere.."
Quando finalmente riuscì a sollevare la testa, stavano già portando via Mahiru. Lei pianse e non mi tolse gli occhi di dosso mentre la portavano via.
Mi stava implorando di perdonarla. Più e più volte pianse dicendo di essere dispiaciuta.
Mi dispiace.
E' tutta colpa mia, mi dispiace.
Ma Mahiru non aveva fatto nulla di male
E' stata colpa mia. Non avevo abbastanza potere. Per essere nato in un clan così umile.
"..."
Allungai la mano mentre la vedevo allontanarsi.
Verso il cielo.
Verso il sole.
Verso Mahiru.
E ho iniziato a pensare. Su quanto più lontano sarei dovuto andare, per far si che le mie braccia afferrassero i miei sogni...
Ma quasi prima che conoscessi la risposta, un intero decennio di domani, era passato.
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Seraph of the End - Guren Ichinose: Catastrophe at Sixteen 1 /Ita
ParanormalTraduzione italiana del romanzo Seraph of the End - Guren Ichinose: Catastrophe at Sixteen. Lo faccio perché mi fa piacere, e perché chi non conosce bene l'inglese (come me) dovrebbe avere il diritto di poter leggere il romanzo. Quindi non sarà una...