Nico
Quando riapri gli occhi, constatai subito che non ero più nella mia bella cittadina romana, bensì mi trovavo in un altro punto del planisfero.
In poche parole, non sapevo dove mi trovavo.La testa mi pulsava, dei puntini neri mi danzavano davanti agli occhi.
Mi guardai attorno, mi trovavo in una camera da letto.Le pareti erano color crema, c'era uno specchio incorniciato alla parete, una poltrona rossa e con decorazioni scarlatti, il letto era a baldacchino e con gli stessi motivi della poltrona.
Mi alzai a fatica e mi diressi, barcollando, verso lo specchio
Quando mi specchiai per poco non mi venne in colpo, avevo gli occhi ben riposati, nessuna traccia di occhiaie e la mia pelle era più luminosa del solito.
I miei vestiti, peró, erano sempre gli stessi.
Da una parte fui grato che non mi avessero spogliato senza il mio permesso.Toc toc
Sobbalzai, qualcuno aveva bussato e quel qualcuno probabilmente era un nemico che aveva ucciso i miei padroni.
Ero un pó intimorito, lo ammetto.
La porta si aprì, rivelando una ragazza dai capelli corvini e legati in una treccia disordinata.
Gli occhi erano bellissimi, sarei potuto stare lì a fissarli per un giorno intero, verdi come il mare.
Aveva una tunica greca bianca come il marmo e una semplice corda di cuoio come cintura.
Ai piedi portava dei sandali di cuoio, evidentemente troppo grandi perchè ad ogni passo doveva raddrizzarli per evitare di perderli.Mi accorsi che la stavo fissando con la bocca semi aperta così, con estremo imbarazzo, la richiusi e mi diedi un contegno.
La ragazza rise, un risolino delicato.
<< ciao, mi chiamo Fatima, sono l'ancella della regina, mi ha detto di venire a vedere come stai >> disse la ragazza dolcemente.<< oh bè, io mi chiamo Nicola ma tu puoi chiamarmi Nico >> risposi con voce roca.
Lei stava per ribattere ma una ad ignora di mezza età entro di corsa dentro la stanza.
<< oh bene, il ragazzo si è svegliato, mi dispiace rovinare questo momento ma il re vuole vedervi >>
Nico senti il cuore in gola, perchè mai un re voleva vederlo?
Non potè mai dare voce a questa domanda perchè la signora grassa lo prese per il polso e lo costrinse a correre per i corridoi del castello.Arrivarono di corsa dentro l'atrio enorme del castello dove notó 2 uomini, uno più giovane, avrà avuto 16 anni, l'altro sembrava il padre, molto più vecchio, sembrava avere 50 anni.
I due si girarono quando la signora grassa tossicchió.
<< oh il ragazzo romano,che Piacere>> esclamó il re.
Io chinai il capo ma non risposi.
Il sorriso del re si spense << oh, non devono averti trattato bene a Roma vero? >>
Il re si avvicinó cauto verso di me ed io lazai il capo molto lentamente, mi mise una mano sulla spalla ed io mi ritrassi come d'istinto.Il re non sembró sorpreso.
<<ti daremo dei vestiti nuovi, una stanza tua e sarai lo scudiero del principe, mio figlio >> disse con estrema dolcezza.Io ricambiai inginocchiandomi, era così che funzionava a Roma.
Il re mi guardó allibito e scoppió in una fragorosa risata.
<< non sono mica Zeus, Nicola>> disse fra una risata e un' altra.
<< non facciamo così qua >> disse la signora grassa con una tono pietoso.
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our kingdom [solangelo]
FanfictionNicola, uno schiavo catturato dal re di Atene, incontra il principe William Solace. Cosa succederà tra i due?