Argomento: fine relazione amorosa.
alicearno0000 FrancescoMargilio
• • •La nostra relazione era già finita molto prima che lo rendessimo ufficiale.
Non ero stupida: sapevo che qualunque cosa ci fosse stata tra me e lui non c'era più, e che essendo io la più matura della coppia era mio compito tagliare i ponti, liberando entrambi del fardello che era diventato il nostro rapporto.
Quella sera quindi ero pronta. Sarei stata concisa e il più diretta possibile. Era tutto programmato.
Poi lui, come sempre, stravolse quel tutto.
Il suo discorso fu ancora più breve e incisivo di quello che mi ero preparata io. Niente frasi fatte o tentennamenti, solo la verità che entrambi conoscevamo.
Prima di andarsene mi rivolse un sorriso. Fu un sorriso timido, a malapena accennato, molto diverso da quello che mostrava nelle foto, tutto denti e gengive. Era il mio sorriso preferito.
Sulla strada per casa pensai a ciò che era successo. Cosa importava che fosse stato lui a lasciarmi e non viceversa? Niente, appunto.
Era anche stato più bravo di quanto sarei stata io. D'altronde era sempre stato bravo con le parole, lui. Parlare era l'unica cosa in cui fosse bravo, forse perché lo faceva di continuo. Non c'era mai un attimo di silenzio in sua presenza, trovava sempre un motivo per parlarmi, oppure parlava da solo, il che mi aveva sempre dato fastidio. Adesso finalmente avrei avuto un po' di pace. Niente più mutande in giro per il bagno, flaconi di shampoo lasciati aperti nella doccia, cibo scaduto nel frigorifero o discorsi infiniti..
Si fece notte, si accesero i lampioni e io arrivai a casa.
Pluf fece la giacca che lanciai sul divano.
Drrr fece la macchinetta del caffè quando la accesi.
Poi, più nulla.
La casa era silenziosa, proprio come volevo io. Il silenzio però non era bello come lo ricordavo.