𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐧.1

4.3K 91 19
                                    

POV y/n:
era una delle mie tante mattine.
mi alzai dal letto, mi infilai le mie ciabatte e scesi le scale e arrivai in salotto, come al solito Zia Catia stava preparando la mia solita colazione, cereali con il latte caldo, le sorrisi dandole il buongiorno
C: "ciao amore della zia"
mi disse lei sempre mantenendo quel solito sorriso sulle labbra avvicinandosi e lasciandomi un delicato bacio sulla fronte
C: "dormito bene? agitata per oggi?"
sgranai gli occhi sedendomi sullo sgabello difronte la bancone e prendendo il mio cucchiaio dentro la ciotola con già dentro il latte
me: "agitata? che succede oggi?"
la Zia sbiancò
C: "ma come che succede oggi..
devi partire per il Nord Carolina insieme a Emma"
spalancai gli occhi
"OGGI?!"
velocemente mi alzai lasciando ricadere il cucchiaino dentro la ciotola e precipitandomi al piano di sopra nella mia stanza, arrivai davanti al grande calendario appeso e scorsi con l'indice sui giorni
"21..22..23..
cazzo"
dissi tra me e me sbiancando a mia volta
"OGGI È IL 24"
in quel piccolo quadratino si poteva notare quella grande scritta rossa
" 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗘𝗡𝗭𝗔 "
mi guardai in torno e vidi la mia valigia, era come se mi fossi dimenticata completamente la sera prima, feci mente locale e chiamai Emma
"rispondi.. andiamo"
sussurrai
E: "oi vez, sei pronta?"
me: "emh si certo, te invece?"
E: "più o meno, non sono ancora del tutto convinta"
me: "lo sai che se non ci vai tu, non vado nemmeno io"
io e Emma, la mia migliore amica saremmo dovute rimanere in casa di due famiglie americane per un anno, per gli studi
E: "non dire cazzat3 y/n"
me: "ho ansia"
E: "stai tranquilla, ci divertiremo un sacco"
me: "speriamo.."
dopo quella chiamata, mi vestii mettendomi un semplice top nero e dei jeans attillati sul blu scuro con le AirForce one basse nere, le amavo, un regalo di natale da parte della Zia.
scesi le scale ed arrivai da Catia che mi guardò con aria interrogativa
C: "tutto bene amore?"
me: "si..si certo, mi ricordi come si chiama la famiglia"
C: "la madre si chiama Joanne, e ha due figli"
me: "età..?"
C: "allora Faith ha 19 anni, mentre fammi ricordare, Payton.. credo 17"
me: "un anno in più di me questo Payton"
C: "è già, magari è anche carino che ne sai"
me: "pft, non vado a vivere la, in 5 mesi cosa potrebbe mai nascere"
le dissi per poi andare verso di lei prendendole le mani
me: "sicura di voler rimanere da sola per così tanto?"
C: "ma certo stellina"
disse accarezzandomi dolcemente la testa e mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
me: "sai che puoi dirmelo e disfo subito la valigia"
C: "e smettila che ti divertirai da pazzi"

-

scesi la scale andando verso la porta d'ingresso, lì davanti vi era mia zia con un sorriso stampato sul volto, mi tirò verso di se abbracciandomi stretta
C: "fai un buon viaggio stellina e divertiti"
le accennai un "si" con la testa per poi uscire, vidi la macchina della madre di Emma e lei in piedi dandole le spalle e appena mi vide allargò le braccia, velocemente, trainando la valigia arrivai da lei e l'abbracciai forte
E: "sei pronta"
me: "sto in ansia"
E: "dai che ci divertiremo"
annuì nuovamente per poi entrare in macchina con lei
per tutto il tragitto parlammo dei nostri corrispondenti
lei aveva un certo Jacob Sartorius, cercandolo su instagram venivano fuori diversi tipi, brutti e altri invece molto belli
mentre io avevo Fatih Moormeier, cercandola su instagram veniva fuori solo lei, sembrava una ragazza carina
arrivate in aeroporto salutammo la mamma di Isabelle e dopo aver trovato la nostra classe presimo l'aereo e partimmo per gli Stati Uniti.

-

il viaggio durò 12 ore, straziante come cosa, ma appena arrivammo vi erano diverse famiglie, ma non vidi da nessuna parte il mio nome.
mi salì il panico finché qualcuno mi tocco la spalla
E: "y/n ha detto la mamma di Jacob che ti porteremo a casa noi"
feci un sospiro di sollievo per poi seguirle verso la macchina.
per tutto il tragitto mi guardai intorno, era veramente un bel posto, vidi anche un parco e pensai che sarebbe stato un posto perfetto per leggere invece di stare in camere il pomeriggio.

-

ad un certo punto la mamma di Jacob si fermò ad un parcheggio di una meravigliosa casa, mi si illuminarono gli occhi facendomi uscire un "wow" silenzioso.
presi la mia valigia e andai con Emma e la mamma di Jacob verso la porta, la vidi subito dopo bussare e un viso famigliare si fece avanti, era Faith
F: "oddio ciao"
amavo quel tono americano che aveva, la sua voce era molto rilassante e allegra nel vedermi
F: "mamma vieni è arrivata y/n!"
si ricordava il mio nome, che cosa carina da parte sua
velocemente vidi arrivare sua madre che mi strinse la mano presentandosi
J: "Joanne mia cara, è un piacere conoscerti finalmente"
me: "il piacere è tutto mio signora"
lei mi sorrise, salutai la
mia migliore amica ed entrai in quella bellissima casa, continuai a guardarmi intorno metre Faith mi guardava entusiasta
F: "ti faccio vedere camera tua?"
annuì guardandola per poi seguirla al piano di sopra
vi era un lungo corridoio e anche abbastanza largo con diverse porte in legno bianco con dei pomelli color oro, la ragazza si fermò davanti ad una di esse per poi girare il pomello.
aprì quella porta ed entrammo, rimasi a bocca aperta
me: "mi sto rendendo conto di quanto l'italia faccia schifo"
le uscì una risata divertita dal mio commento per poi vederla tornare verso la porta
F: "ti lasciò il tempo di sistemarti e di rilassarti, quando vuoi puoi scendere e trovarmi di sotto"
annuì per poi vederla uscire e non appena la sentì chiuderà la porta aprì la mia valigia tirando fuori la mia felpa preferita, me l'aveva regalata il mio ex ragazzo.. Nick, ci ero ancora affezionata a lui ed è stato brutto lasciarlo, o meglio essere lasciata..
decisi di togliermi quella corta e stretta maglia che avevo usato per l'intero viaggio, ma..
ad un certo punto sentii il pomello della maniglia girarsi e la porta spalancarsi
?: "Faith quante volte ti devo dire di non- oh cazzo"
me: "AAAAH!"
alzai la voce turbata da quella persona che era entrata senza avvisare
me: "da voi non si usa bussare"
parlai in italiano velocemente riabbassandomi la maglia con gli zigomi arrosati e lo sguardo basso
?: "cosa scusa"
Faith capiva bene l'italiano, e solo a quel punto mi accorsi della voce maschile
alzai lo sguardo e notai un ragazzo, molto ma molto bello sulla soglia della mia porta, aveva dei soffici capelli color miele di cui alcune ciocche gli cadevano sul viso, degli simpatici occhi color nocciola e poi- cazzo era senza maglia, scossi la testa e velocemente presi la felpa e me la infilai per poi andare verso di lui mettendogli una mano sul petto spingendolo fuori dalla camera
me: "da voi non si usa bussare?!"
gli dissi irritata senza lasciargli il tempo di rispondere e gli chiusi la porta davanti alla faccia.

bella gente sono tornata
spero vi incuriosisca questa nuova storia perché si, ho una nuova crush e boh aiuto mi piace così tanto

bella gente sono tornataspero vi incuriosisca questa nuova storia perché si, ho una nuova crush e boh aiuto mi piace così tanto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

GUARDATELO!
eh va be
buona lettura!

ho preso spunto su questo primo capitolo dal libro di @Greta_casa

bye Kate🌷

orgogliosi fino alla fine Payton MoormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora