Parte Prima

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Capitolo 1°

Gli anni 70/80 furono i più caotici per la nazione: i governi nascevano e cadevano nel giro di pochi mesi. Fatte le elezioni, si formavano governi, prima con un pentapartito, poi un monocolore, poi il governo "balneare" durante l'estate. Ogni governo fu pieno di rimpasti ministeriali, a causa di scandali vari. Si provò a stabilizzare la situazione con il famoso "compromesso storico", ma lo stesso si rivelò solo una spartizione di poltrone, secondo il famigerato "codice Cencelli". Anche se il clientelismo politico imperava, questa soluzione non accontentò nessuno.
Tutto ciò causò l'immobilismo dei vari governi che si succedevano. Quando, dopo un tempo esageratamente lungo, si riusciva a varare una legge, ciò causava cortei di protesta e scioperi, dove si infiltravano facinorosi di estrema sinistra e di estrema destra, con l'aggiunta di veri e propri terroristi. Il risultato era lo scontro violento con le forze dell'ordine: ci scappava quasi sempre il morto ammazzato, da una parte e dall'altra, con il conseguente palleggio di responsabilità fra le opposte fazioni. Furti e rapine, con motivazioni pseudo-ideologiche, erano all'ordine del giorno. L'inflazione aumentava in maniera esponenziale, gli stipendi aumentavano un po' ma perdevano il potere d'acquisto in percentuale maggiore. Aumentavano le tasse, ma anche il deficit pubblico, di conseguenza molte aziende e imprese chiudevano o effettuavano drastiche riduzioni del personale, preferendo aumentare il monte ore straordinarie al personale rimasto. Ciò causava altri malcontenti e quindi i soliti cortei di protesta e scioperi, che avevano come unico effetto l'ulteriore riduzione del potere di acquisto dei salari e degli stipendi dei lavoratori.
Il Sottotenente di Vascello Marco Gregori, al momento, non pensava alla situazione generale, ma alle manovre che doveva affrontare insieme ad alcuni militari del Battaglione San Marco (truppa da sbarco della Marina Militare), di cui faceva parte come Ufficiale di Complemento. Certo avrebbe preferito poter usufruire di una licenza per andare a casa e stare qualche giorno con la sua famiglia. Ma si consolava pensando che comunque le manovre lo divertivano, anche perché ci metteva tutto il suo impegno, dato che le varie situazioni create nelle esercitazioni, potevano un domani diventare reali. Era la vita che aveva scelto quando, dopo la ferma obbligatoria, passando al grado di Ufficiale di Complemento, aveva deciso di firmare per la riafferma annuale, convinto che, prima o poi, sarebbe passato in SPE, lo Stato Permanente Effettivo, considerando il periodo d'imbarco sia sull'incrociatore R. Montecuccoli che sulla Fregata antisom Altair, per i quali aveva ottenuto ottime note caratteristiche sul suo foglio matricolare.
Rendendosi conto della situazione che imperversava nel Paese, era certo che comunque la crisi non avrebbe sfiorato né le forze armate né quelle dell'ordine, perciò si compiaceva della sua decisione, anche se la moglie Anna non era affatto d'accordo con lui. Le obiezioni alla sua decisione erano quelle che ogni moglie avrebbe fatto al marito, che passava molto tempo lontano da casa.
Marco, ogni volta, le ribadiva che era meglio un po' di lontananza piuttosto che rimanere disoccupati. Era successo ad alcuni loro conoscenti, rimasti senza impiego per colpa della crisi, nonostante una famiglia da mantenere.
L'importante era che a lui piaceva questa vita. La lontananza dalla famiglia lo faceva soffrire, ma ciò era compensato dalla sicurezza economica e dal rafforzamento del suo amore per la moglie e le figlie.
Questo amore non diminuiva nonostante che, ultimamente, Anna era stata un po' freddina nei suoi confronti, sembrava quasi che facesse l'amore unicamente per dovere. Lui rimaneva sempre sconcertato, ma poi la scusava, pensando che il motivo era che Anna si sentiva troppo sola, visto i lunghi periodi che il servizio militare lo teneva lontano da casa.

Capitolo 2°

Il Capitano di Vascello Aldo Foscari, comandante del Battaglione San Marco, era intento, nel suo ufficio, ad esaminare i vari incartamenti e fonogrammi da MARISEGREGE e MARISTAT, posti sulla sua scrivania. Chiamò il Sergente Furiere dicendogli:
- Sergente, dobbiamo prepararci per una esercitazione con i ragazzi del COMSUBIN ( Incursori Subacquei). Sospendere licenze e permessi. Faccia venire nel mio ufficio il Signor Gregori.
- Agli ordini Signore, lo chiamo subito.
Marco stava bevendo una birra fresca con un suo collega al Bar dello Spaccio, con il quale stava ricordando il suo periodo d'imbarco sull'incrociatore "Montecuccoli", durante la crociera di addestramento allievi ufficiali in Africa, quando vide arrivare di corsa il Sergente della Segreteria Comando.
- Signor Gregori, è convocato con urgenza nell'ufficio del Comandante.
- Bene Sergente, arrivo subito....Scommetto che è in programma una nuova esercitazione, è così?
- Signore, posso solo dirle che è atteso dal Comandante.
- Okay Sergente, okay, arrivo subito.
Marco, finito di bere la birra e salutato il suo collega, si recò immediatamente nell'ufficio del Comandante. Ivi giunto, scattò sugli attenti:
- Comandi Signore!
- Comodo, comodo Gregori, rilassati. Adesso ti spiego tutto. E' stata programmata una nuova esercitazione, questa volta con quelli del Comsubin. Noi faremo la parte del nemico, saremo i "cattivi", dovremo difendere una postazione RADAR dall'attacco dei "buoni". Puoi scegliere la Compagnia che reputi più adatta e più pronta...90 uomini dovrebbero bastare.
- Signorsì.... loro quanti saranno?
- Non lo so...sarebbe troppo facile se avessimo tutte le informazioni. Sarà un attacco a sorpresa, non sapremo né quando né come agiranno. Ma che t'importa? Organizzati come meglio credi, tanto si sa come andrà a finire: i "buoni" vincono sempre.
- Bene Signore, cercherò di rendere le cose più difficili possibile ai "buoni".

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