What's your name?

2. 9:15 pm

21:14
Andrew fissava quell'orologio da già 20 minuti, sì, era un po' in ansia.
"Verrà" era quello che pensava ma sapeva bene che non sarebbe arrivata.
Erano ormai le 21:37 e nessuna traccia di Jasmine.
"Mi scusi, Jasmine alloggia ancora qui?"
"Nome completo prego" Disse il portinaio.
"Jasmine?" Rispose con difficoltà Andrew
"Fa sul serio?" Con le sopracciglia alzate chiese il signore, poi continuò: "Mi spiace ma non posso proprio aiutarla"
"È arrivata due giorni fa, la prego, ho bisogno di vederla" con fare disperato disse Andrew, che non sapeva in che modo convincere il portinaio. Così, non gli rimase altro che sperare che il portinaio si commuovesse raccontandogli la loro storia.
"Ne sento di tutti i giorni storie così, non posso aiutarla" rispose un po' stufo dopo aver ascoltato la storia.
Andrew non aveva decisamente intenzione di arrendersi, poi ricordò.
"L'ho accompagnata ieri sera, erano le 3, sono sicuro si ricordi di me, andiamo mi guardi" Andrew ormai era disperato più che mai.
"In effetti hai un aria famigliare" disse l'uomo guardandolo con occhi confusi cercando di ricordare.

"Jasmine... Jasmine..." ripeteva mentre cercava nel computer.
"Jasmine Smith, arrivata due giorni fa e andata via... ehm... poche ore fa, mi spiace" sconsolato rispose il portinaio. Sembrava un po' Babbo Natale, insomma, barba lunga, con una forma... un po' tonda e aveva dei carinissimi occhiali tondi minuscoli.
"Lei sa dove è andata?" Chiese con ancora un minimo di speranza.
"Sapevo che doveva partire... prendere l'aereo, non so altro"
Il ragazzo stava per uscire insieme alla nuvola in tempesta sul suo capo, quando quel dolce Babbo Natale fece un miracolo natalizio fuori stagione.
"New York, è andata a New York"
"New York? E io mo come ci arrivo a New York?" Si domandava il ragazzo.
"Non ci arrivi, oh andiamo figliolo, ne vale davvero la pena?" Con un tono paterno gli chiese il portinaio.
"Si" fu l'unica parola che rispose e poi "grazie" e uscì dall'hotel.