☆~tutto perfetto~☆

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Lyon pov

Erano passati molti mesi. E vedevo che cico era molto felice un giorno di sabato eravamo a casa sua nel suo giardino cico era sdraiato sulla sua sedia e noi alcuni sull giardino alcuni sulle sedie io ero accanto a lui .era il momrnto di pranzare mangiammo normalmente mi capitò di dare uno sguardo agli altri guardai cico che era sporco di pomodoro sul naso. Allora mi sporcai pure io di pomomodoro sul naso e affermai
Siamo renne di natale
Lui rise e prese il fazzoletto pulendo me e poi pulendo se stesso.vedendo questa scena , alex sputò lacqua dal ridere. Stre insultava alex perché lo aveva sputato in faccia anna crepava dal ridere. Giorgio invece era tipo ma davvero ? Ma che cazz? Abbiamo fibito la Giornata con un po di calcio e risate. La sera io rimasi un po' da strecatto e cico io e cico stavamo mettendo apposto le sedie quando lo vidi un po' strano

L: uhm..cico? Cos ai?
C: nulla. Solo un po' di nausea
L: vieni con me posa tutto

Posammo le sedie e lo accompagnai in bagno lo feci abbassare davanti al water li tolsi il cappello e li ho retto la frangetta. E dissi

L: su dai cico. Prova vedrai che starai meglio

Lui provò e alla fine vomitó tremava molto, lo pulì li feci lavare le mani e lo portai in camera lui si cambiò con l'aiuto del suo fidanzato cioè strecatto e poi si addormentò con lui io spensi le luci e salutai strecatto con voce bassa e uscì di casa con il sorriso di aver aiutato ancora una volta. Passeggiai era sera non c'era nessuno era davvero belo io vento fra i capelli l'aria fresca il silenzio 
Andando avanti trovai un laghetto con un po di giardino e siepe con dei cancelletti di legno e muretti mi sedetti sul muretto guardando le stelle la luna lo spazio un posto davvero bello. Il posto in cui mio figlio vuole andare, mi ricordo le passeggiate le corse qui, mi girai verso destra e vidi una casetta di legno quella me la ricordo, ci giocavamo io e anna facendo finta di avere famiglia una famiglia bella. Come quella attuale, sentì davanti a me una canzoncina molto bella mi avvicinai era un ciondolo che produceva quella canzoncina lo presi e lo osservai era strano,era ormai tutto rovinato funzionava ancora. Decisi di portarlo dagli altri ma vedevo affuscato non avevo orientamento.ero stanco. Mi misi  su un tronco e mi addormentai,mi svegliai e vedevo ancora affuscato poi mi toccai in testa prendendo gli occhiali. Ecco erano rotti, feci per togliermeli quando sentì un dolore all occhio proprio sull'osso. Cercai di andare avanti finché fui nel quartiere andai. Avanti fino a casa mia una casa grande bianca e con un tetto rosso e molte finestre un giardino con il mio cane e il mio gatto il trampolino di mio figlio la bambola e i pattini di mia figlia e le rose coltivate da mia moglie anna. Feci per entrare in casa ma presi in pieno il muro qundi mi spostai misi la chiave e entrai.

{Spazio autrice}~

Ma zao questo cosa sarà successo a lyon? Boh lo scopriremo nel prossimo capitolo!

tra vita e morte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora