Never Again

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Giugno 2009, Charleston, South Carolina.

Claire

Il ballo di fine anno. La cosa più bella al mondo o quella più brutta. Credo che dipenda molto dalle emozioni che ti lascia, quelle emozioni che col passare del tempo restano in te come forgiate sulla pelle, nel cuore e nella mente.
Il ballo è solo all'inizio e io, come sempre, mi sento un pesce fuor d'acqua. Nemmeno la mia trasformazione da brutto anatroccolo a meraviglioso cigno, mi incoraggia.
Ho passato ore e ore davanti allo specchio questo pomeriggio. Ma ora che sono qui, mi rendo conto che non è per niente facile affrontare tutti i miei coetanei. Questi ultimi cinque anni sono passati in fretta eppure non vedo l'ora di andare via da qui.
Ho voglia di cominciare una nuova vita, una nuova esperienza.
Mi chiamo Claire Montgomery e mi sono appena diplomata. Gran bella gioia per me.
Mi rincuora il fatto che da domani non sarò più oggetto di prese in giro da parte delle cheerleader della scuola nonché mie compagne di classe.
Sono contenta di non dover più affrontare Josie Graham, il capo delle cheerleader e mia acerrima nemica.
Sono una che ha sempre studiato tanto, preferivo chiudermi in biblioteca che sfilare come Josie e le sue amiche. La mia unica amica era Addy Sanders ed è con lei che ho condiviso ogni cosa in questi cinque anni di liceo.
Addy e io siamo state sconfinate al tavolo dei "sapientoni". Così ci hanno chiamavano le nostre care colleghe di liceo.
Invece stasera non posso fare a meno di notare gli sguardi quasi scioccati dei miei compagni di scuola.
È il mio abito a dare nell'occhio. Un sontuoso abito da cerimonia di colore azzurro chiaro. La gonna è tutta di tulle e brillante grazie a dei swarowski applicati. Il corpetto unito alla gonna avvolge il mio busto mettendo in mostra le curve che tendo sempre a nascondere.
"Sei stupenda!" Ha esclamato Addy non appena mi ha vista.
"È l'abito ad esserlo, Addy!" Ho risposto io facendole l'occhiolino.
Ho acconciato i miei lunghi capelli in una treccia morbida e ho steso un velo sottile di trucco.
Non voglio mettermi in mostra. Non l'ho fatto durante tutto il quinquennio e farlo adesso mi sembrava banale.
Sto bevendo un sorso di punch quando la figura imponente di un volto familiare fa il suo ingresso nella sala.
Resto a bocca aperta quando mi rendo conto che l'unica mia cotta adolescenziale si trova a pochi metri da me.
Sam Henderson.
Il quarterback più forte degli ultimi quattro anni, il ragazzo più popolare e bello della High School of Charleston è proprio qui.
Noi comuni mortali possiamo solo guardarlo da lontani e sbavare guardando l'adone che è.
Sam si è diplomato tre anni fa, ha vinto una borsa di studio per Harvard. Era da un po' che non lo si vedeva a Charleston ed ora è qui, con Josie.
Beata lei!
"Perché è così maledettamente sexy quell'Henderson?" Chiede Addy affranta.
"Siamo mortali, sorella. Lui non guarderà mai noi." Affermo tracannando tutto il punch.
Finisco la frase e mi alzo per andare in bagno, ma qualcosa o meglio qualcuno arresta ogni mio movimento posando lo sguardo su di me.
Sam Henderson sta guardando nella mia direzione e precisamente me.
Evito il suo sguardo e mi rifugio in Addy.
"Vieni o no al bagno?" Le chiedo agitata.
"Non ce la faccio ad alzarmi. Vai tu!" Bofonchia versando un altro bicchiere di punch.
Sbuffo esasperata e mi dirigo verso i bagni.
Uscita dalla toilette decido di non infliggermi  altre fastidiose scenette da liceo così mi dirigo alla biblioteca. Ora che ci penso non credo di esserci mai stata di notte.
Estasiata per la piccola trasgressione, procedo a passo spedito verso l'entrata che per fortuna trovo aperta e mi ci infilo dentro.
Che bella! Penso tra me e me, non potevo fare scelta migliore. Mi sono rinchiusa qui dentro solo per nascondermi da quelle oche malvagie. Qui loro non venivano mai, i libri non erano il loro mondo, erano il mio.
Cammino lenta tra una corsia e l'altra, sfioro con la mano quegli innumerevoli libri dall'odore di carta.
Mi fermo davanti al mio scaffale preferito, quello dei romanzi inglesi dell'800.
"Pride and Prejudice" è quello che più amo, forse più di ogni altro romanzo.
"Oh, Darcy, quanto vorrei tu esistessi davvero!" Esclamo sottovoce.
Una risatina maliziosa, mi colpisce alle spalle. Mi volto e resto pietrificata.
Sam Henderson è di fronte a me e mi fissa divertito.
"Darcy è sopravvalutato, dolcezza." Dice facendo un paio di passi verso di me.
Alzo un sopracciglio con disappunto, ma non dico nulla.
Lo osservo e più lo guardo, più ogni cellula del mio corpo si agita. I suoi occhi azzurri sono saette per ogni ragazza, il suo fisico atletico sovrasta la più imponente delle donne.
"Henderson? Come mai sei qui? Non ti sei diplomato tre anni fa?" Chiedo cercando di non mostrare l'imbarazzo che rende le mie gambe mollicce come un budino.
"Nostalgia, piccola Claire." Dice sospirando e avanzando ancor più verso di me.
Istintivamente mi guardo alle spalle e quella corsa è chiusa.
"Va bene, ok." Rispondo confusa. "Cosa vuoi?"
I suoi occhi si restringono mentre si ferma a pochi centimetri da me. La sua mano sfiora la mia treccia, lentamente scende al mio collo, alla
mia scollatura fino a fermarsi all'altezza del mio cuore.
"Lui!" Esclama guardandomi dritto negli occhi.
I miei respiri diventano subito affannosi, sono confusa. Sam non mi ha mai guardata come sta facendo adesso.
Dentro di me ogni singola goccia del mio sangue ribolle, il mio stomaco è un bosco di farfalle impazzite pronte a invadere la biblioteca.
"Non capisco..."
Ride di nuovo buttando indietro la testa.
"Piccola Claire, tu non immagini nemmeno cosa vorrei da te. Ma posso mostrartelo!"
Non ci metto molto a fare uno più uno. Sam Henderson sta dichiarando il suo desiderio per me. Per anni ho aspettato questo momento e ora sembra che io stia sognando.
"Sam, io... non..." le parole mi muoiono sulle labbra fermate dal suo dito che profuma di muschio bianco.
"Dimmi di sì, piccola Claire." Mi prega come fosse nel deserto senz'acqua.
Il cuore mi martella nel petto, i miei occhi fissano affamati le sue labbra.
Faccio di si col viso, senza dir nulla.
Sam come un auto ferma al semaforo, scatta verso di me. Mi bacia intrufolandosi dentro di me, lo accolgo e gli permetto di possedere la mia bocca.
Il bacio è passionale, pieno di lussuria e carico di un'energia mai provata prima.
"Piccola Claire, mi fermo se vuoi, ma voglio di più! Cazzo, sei bellissima! Fermami, ti prego, se non lo fai tu! Ti prenderò come il più famelico dei predatori."
Quelle parole mi travolgono come un fiume in corsa, lo voglio anche io e alla stessa potenza. Voglio che mi renda donna, sono vergine e solo a lui avrei permesso di farmi sua.
"Sam lo voglio anche io." Sussurro sulle sue labbra.
Le sue mani mi afferrano come se stessi per cadere, tracciano ogni centimetro del mio corpo e lambiscono ogni lembo di pelle ormai infuocato.
Mi alza il vestito prepotente, in cerca del suo desiderio. Poi mi solleva da terra, facendo allacciare le mie gambe al suo corpo vigoroso.
Il mio corpo è un treno in corsa, senza freni, senza pudore. So solo che voglio Sam, per anni sono stata ad osservarlo mentre diventava bello da mozzare il fiato. Lo guardavo uscire con le più belle ragazze dì Charleston, mentre io restavo in disparte soffrendo e opprimendo i miei sentimenti. Per me non è mai stato solo il belloccio, l'ho visto studiare con mio fratello Brian e batterlo alle gare di matematica. Ha terminato gli studi con alti onori al liceo e infine è entrato ad Harvard con una borsa di studio stratosferica.
Da tre anni, torna in città di tanto in tanto. Lui e Brian sono ancora ottimi amici, ma da quando mio fratello ha scoperto la mia quasi "ossessione" per Sam, mi ha fatto promettere di dimenticarlo.
Ed è per questo che non riesco a resistergli, adesso. Non so perché Brian mi abbia imposto di ignorare Sam, io l'ho sempre voluto anche se solo una volta.
"Sto per entrare piccola Claire!" Mi avverte dopo avermi strappato letteralmente lo slip.
"Non aspetto altro, Sam! Ti prego, entra dentro di me!"
Non se lo ripetere di nuovo, con una spinta forte e decisa, si impossessa della mia femminilità.
Per un istante avverto un dolore acuto, Sam si blocca, smette di baciarmi.
"Claire...?"
"Non ti fermare Sam!" Sibilo io infilando le mie unghie nella sua camicia.
"Claire... tu..."
"Smettila di fare l'ingenuo!" Mormoro al suo orecchio, leccandoglielo poi con la lingua. Quel gesto così intimo e sensuale lo fa rilassare, inizia a muoversi lentamente. Il mio corpo è in preda a spasmi di piacere epocali. Se lo avessi saputo prima, non avrei aspettato tutto questo tempo.
"Claire, sei così calda!" Ansima mentre affonda in me con spinte sempre più insistenti.
"Sam..." farfuglio aggrappata a lui, mi muovo su e giù aiutata dalla sua forza.
Lui mi riempie e sembra che io sia il suo incastro perfetto.
"Claire se continui a muoverti così, verrò dentro di te."
"È questo quello che voglio, Sam! Prendo la pillola, sei al sicuro!" Gli dico.
Le sue labbra si impossessano voraci delle mie, sono affamate e ogni suo bacio arde di passione ineguagliabile.
Le spinte diventano sempre più veloci e forti, le sue mani violente afferrano i miei capelli mentre i nostri corpi sono un'unica cosa.
Grido per il piacere che solca le mie gambe, Sam mi tappa la bocca con l'ennesimo bacio e mi sbatte con veemenza contro gli scaffali fino a quando non raggiunge il piacere con me, in me e dentro di me.
Restiamo così, fermi e ansanti con i cuori che battono alla stessa velocità, il fiato corto e i nostri corpi uniti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 13, 2023 ⏰

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