4. Barbarian King

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Chapter 4: barbarian king

"fate quello che noi diciamo, non quello che noi facciamo".
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IO UN BRIGANTE?! IO SONO IL GRANDE E POTENTE RE DEL BOSCO KATSUKI BAKUGOU, INCARICATO DAL PRIMO GRANDE RE DI PROTEGGERLO!"

"d davvero?!"

"PERCHÉ SEI SCIOCCATO?!"

"N no è che un re me lo immaginavo diverso... Più ecco elegante ".

Lo osservai arrossendo leggermente

"è davvero bello"

pensai

"ha dei capelli biondi lucenti, due  occhi caldi e scarlatti e un corpo mozzafiato messo in risalto da un mantello che nemmeno lui saprà come fare con tutto questo caldo" .

Indossava due al massimo tre collane tribali colorate, in tinta con due grossi orecchini,  dei pantaloni di fortuna ed infine riposta sul fianco, una grandissima sciabola. Puntai un pochino lo sguardo a destra

"gulp f forse due"

Deglutii imbarazzato e intimorito. Nel complesso, sembrava davvero un fuorilegge.
Si avvicinò minaccioso e annusó l'aria

"TCH PUZZI DI PISCIO, DI CERTO NON BAGNERÓ L'ERBA DI QUESTO LUOGO SACRO CON IL SANGUE DI UN CONIGLIO! ORA VATTENE!".

"a aspetta!"

"CHE VUOI NAH?"

"p potresti accompagnarmi?"

"perché mai?!"

"B beh con un guerriero così forte e così coraggioso n non verrò attaccato e p poi è il compito di un re essere ospitale con i Viaggiatori..."

Lui mi guardò con fare superbo altezzoso e compiaciuto, lo avevo preso nel sacco

"E SIA!"

Insieme ci incamminammo nel bosco e io gli chiesi:

"re... Perché vi siete mostrato? La leggenda dice che...".

"QUEL BASTARDO DI UN RE FASULLO VUOLE INVADERE IL MIO TERRITORIO!''.

"C come?!".

"VUOLE IL POTERE E ABBATTERE LA FORESTA PER IL SUO LOSCO SCOPO! I DRAGHI SONO NERVOSI NON FANNO CHE ATTACCARE BRIGA!"

"Mma parli con i draghi?!".

"CERTO PERCHÉ VOI PERDENTI NO?? IO FACCIO PARTE DEL LORO BRANCO, GOVERNANDO NELLA FORESTA È NORMALE CHE I PIÙ FORTI SI RICONOSCANO L'UN L'ALTRO TCH! COMUNQUE SIA GLI ANIMALI NON L'HANNO PRESA BENE E NEMMENO IO!".

Il giovane sovrano serró I pugni

"ORA MUOVI IL CULO!!".

"O okay!".

Rimase in silenzio per il resto del tragitto osservando sorridendo leggermente tutte le creature che scorgeva lungo il tragitto...
Io arrossii:

"che sorriso dolce è luminosissimo sembra una lanterna non vedo ombre in lui"

Pensai, ed un'aura di improvvisa felicità e di calore mi avvolse, allungai il collo cercando di godermi di più quello spettacolo, in paese non si possono ammirare sorrisi così limpidi privi di malizia o falsi per aver qualcosa in cambio. Il suo era così... Naturale.
Nel mio intento di memorizzare ogni Particolare di quel riso, lui si voltò e urlò in preda ad uno scatto d'ira:

"FERMO! ELEFANTE"

"c che ho fatto?!"

"ALZA QUEL CAZZO DI PIEDE PUZZOLENTE BIG FOOT".

Guardai in basso:

"u un fiore?".

"È UN DENTE DI LEONE SCEMO! SAI ALMENO CHE COS'È NAH"

Io lo guardai imbarazzatissimo quel verso finale mi fece tremare, una sensazione di calda mi percorse la colonna. Non sapendo che rispondere guardai il fiore iniziando a giocherellare con le dita delle mani sudate per il troppo imbarazzo e per la calura.
Lui delicato si caló in ginocchio e non so se per coincidenza o per puro caso ritrovai i suoi occhi incrociarsi con i miei. Ci guardammo negli occhi e non appena lui iniziò a parlare non potei fare a meno di contemplare il movimento delle sue labbra serie.

"TCH! IL DENTE DI LEONE È UNA PIANTA DELLA SPERANZA.."

eh?

" ALL'INIZIO CRESCE COME UNA BRUTTISSIMA ERBACCIA CON UN BATUFFOLO BIANCO E QUANDO POI SENTE DI AVER PORTATO A TERMINE LA SUA VITA... "

Prese un momento di pausa e afferrato leggermente il fiorellino lo tirò su

"SI CHIUDE IN SE STESSO PER POI RISPLENDERE IN TUTTA LA SUA LUCE APRENDO UNA BELLISSIMA COROLLA GIALLA CHE RUGGISCE AL SOLE"

Non me lo sarei mai aspettato che un ragazzo così grosso e rude potesse essere tanto profondo dolce ed amorevole.
Si alzò e mi freddó con un'occhiataccia

"MUOVITI O TI STACCO LA TESTA A MORSI DEKU!"

"D Deku?! Io io mi chiamo... M"

"NON MI IMPORTA! TANTO NON CI INCONTREREMO PIÙ! E PER DI PIÙ SEI INUTILE E GRACILE DEKU TI CALZA COME UN CONIGLIO CHE CAGA PALLETTE!"

Io lo guardai leggermente offeso

"ma chi si crede di essere!" Però non so perché udendo quel nome... Al solo suono mi scalpitava il cuore.

Dopo quell'avventura singolare ogni giorno passavo per il bosco ma... Non lo incontrai più... Forse era meglio così... Appartenevamo a due mondi totalmente diversi... Però io lo ammiravo. Lui, da solo, nella foresta, lontano da tutto e da tutti, forse era un po' scorbutico, ma era comprensibile, infondo non aveva mai avuto contatti umani.
Volevo rendermi utile, così decisi che ogni mattina mi sarei recato sul limitare del bosco lasciando il pranzo al re. Evidentemente gradiva il pasto dato che al mio ritorno non trovavo nemmeno il piatto ed in cambio al posto delle stoviglie un piccolo fiore.

In questo modo passarono quattro mesi durante i quali re Endeavor aveva preparato l'assalto. Un giorno lui ed il suo esercito incendiario fornito di spade e fucili, penetrarono nel bosco, territorio del vero sovrano. Avevo appena lasciato il piatto fumante al suolo quando, scorgendo in lontananza l'immensa massa di uomini caddi nel panico, le mie gambe si mossero da sole entrai nella foresta gridando a squarcia gola

"Kacchan!! Stanno arrivando! Scappaaaa"

Ma... Ma... Non mi accorsi che ormai lo scontro era già cominciato... Sentii delle esplosioni ed un potente ruggito. Corsi a perdifiato.

Spaventato come mai prima d'ora lo trovai... Col fiatone, stanco, col mantello fino a qualche mese fa splendente e ricco di morbida e vellutata pelliccia, squartato e ormai senza pelo, pieno di lividi buchi e grondante di sangue. Ciononostante era lì, in piedi, pieno di energia, vigore e...sorridente era più agile di un Anguilla e Potente, molto potente...

"DEKU!!! VIA DI QUI!"

"ma Kacchan sono troppo forti!"
.
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Era passata già un'ora dalla mia caduta nel crepaccio, non sentendo più le grida di Katsu mi aspettavo il peggio, soffocando il pianto e la tachicardia del momento pensando positivo.
Improvvisamente sentii dei passi nel crepaccio un respiro pesante avanzare verso di me

"kacch!!"

Mi copri la bocca con la sua mano ruvida fumante e tremante per lo sforzo

"SHHH, NON DIRE UN'ALTRA FOTTUTISSIMA PAROLA"

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