Non vi lascerò morire

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La caduta durò dei lunghissimi secondi, l'impatto con il mare quasi fece male a Lilian che fu strattonata in vita dalla corda. Ma sapeva che il difficile non era ancora nemmeno cominciato. "Scogli no, scogli no, scogli no!!", pensava velocissima la ragazza, terrorizzata all'idea di sfracellarsi, ma lì l'oceano era profondissimo.

I giubbotti salvagente avrebbero permesso ai due fratelli di galleggiare, quindi di non annegare, però non li difendeva dal contatto con l'acqua, che li faceva praticamente perdere tutte le forze fino allo svenimento. E Rea sperava appunto che si limitasse a farli svenire, senza collassi cardiaci o complicazioni del genere cui non sapeva come tener fronte. Avrebbe provveduto lei a tenerli con la testa fuori dall'acqua.

Aveva le pinne con sé, che infilò mentre si trovava sott'acqua per il tuffo; quelle l'avrebbero aiutata a nuotare, e a portarsi dietro i due fardelli. La sua speranza era di trovare qualche rottame galleggiante del suo aereo e improvvisare una zattera.

Tornò quasi senza fiato in superficie, giusto in tempo per guardare, ad un paio di chilometri più a sud, il suo bellissimo aereo che si schiantava sull'acqua e veniva inghiottito per sempre dai flutti. Il suo Canadair, il suo meraviglioso e lucente Canadair scompariva sott'acqua, e non avrebbe potuto recuperarlo mai più. Aveva perso ciò che aveva di più caro, un pezzo unico in tutto il mondo. Aveva salvato i due ragazzi al prezzo più alto che potesse pagare, oltre alla vita s'intende, ma considerando che erano in mezzo all'oceano non poteva dirsi l'ultima parola.

E poi dov'erano? Finchè erano in volo Rea era sicura che stessero andando dritti ad ovest, però adesso in balia delle maree si sarebbero spostati in maniera completamente ingovernabile, e l'idea di finire dentro ad una delle Fasce di Bonaccia, alla mercé di mostri marini, non era molto allettante.

Recuperò grazie alla corda i due ragazzi, che galleggiavano tranquilli ma svenuti, e senza perdere tempo innalzò una barriera attorno a sé, ormai si era resa conto di non aver nemmeno bisogno di strani gesti per farla, estendendola anche ad Ace e Rufy: certamente per cercarli nel vasto mare qualcuno avrebbe usato l'Ambizione come un radar, Marina inclusa, come avevano fatto con lei le amazzoni alle Sabaody, ed era meglio non correre il rischio di far tornare Ace punto e accapo. Si distese sul mare di schiena e nuotò per un bel pezzo così, aiutata dalle pinne, trascinandosi dietro i due pirati che teneva a lei grazie alla provvidenziale corda.

I giubbotti funzionavano alla perfezione, tenendoli con la testa fuori dall'acqua nonostante il movimento.

Come previsto, avevano perso conoscenza, ma respiravano. Ogni tanto si girava a controllare la direzione: voleva andare verso il punto in cui il suo aereo si era tuffato in mare con un botto catastrofico, per tentare di recuperare qualche rottame per tenerli all'asciutto. Non sapeva quanto tempo sarebbero rimasti in mare, ma doveva prepararsi al peggio, e il sole non sarebbe stato alto per sempre.

-Mi sentite?- chiedeva ogni tanto, senza ricevere risposta. Nuotare zavorrata per due chilometri e passa era dura, e ogni tanto si concedeva una piccolissima sosta.

L'oceano era calmo, ma si sollevavano marosi altissimi che a volte ostacolavano la vista. Lilian aveva molta paura, quando se ne rendeva conto si teneva i due ragazzi vicini e attendeva impotente, temeva di essere travolta, ma veniva semplicemente sollevata, e non le successe niente. Arrivò esausta dopo quasi due ore tra i rottami del suo aereo, però non era rimasto molto che potesse galleggiare e reggere una o due persone: galleggiavano molti pezzi concavi della fusoliera, ma minacciavano di affondare se solo qualcuno vi fosse salito; quando finalmente trovò un pezzo di ala, capì che per issare "a bordo" uno dei due aveva bisogno di una forza che non possedeva. Era inerme, con due feriti e alla completa deriva nell'oceano. Presto o tardi la Marina sarebbe venuta a cercarli, Ambizione o no, e questo pensiero l'angosciava.

Flyin' high - Il volo del CanadairDove le storie prendono vita. Scoprilo ora