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Mi svegliai di soprassalto, a causa di un incubo, non ricordo bene, ma aveva a che fare con il buio e con i pipistrelli.

Per fortuna non ho svegliato Kacchan, sennò potevo già preparare la bara.

Guardai la sveglia: erano le 3:30

Mi accorsi, però che non stavo abbracciando il cuscino, come pensavo, ma Bakugo.

"Okay, ora calmati Izuku! Non fare movimenti bruschi... calmo! Mantieni la calma!"

Cercai di separarmi da lui, ma questo non fece che peggiorare le cose, lui si agitò nel sonno e mi strinse di più, finì per metà su di me e appoggiò il viso nell'incavo del mio collo, il mio punto debole, e ciò non fece altro che causarmi un gemito molto poco virile.

-Mmh, Deku...- gli sentii mormorare nel sonno.

Non resistetti e gli accarezzai i capelli.

Sono così morbidi...

-Sì, Kacchan... sono qui.- gli sussurrai dolcemente.

E caddi tra le braccia di Morfeo.

***

-Deku!- quasi urlai, Bakugo mi aveva svegliato urlandomi praticamente nelle orecchie.

-Che c'è adesso?!

-Ti vuoi staccare da me?!- e dicendo così cercò di spingermi via, ma io persi l'equilibrio e caddi dal letto, portandomi ovviamente dietro il biondo e finimmo (dato che lui non la smetteva di agitarsi) col rimanere aggrovigliati tra le coperte...

Grazie Kacchan, bel risveglio...

-Vuoi stare fermo?!

-Zitto Deku! È già abbastanza imbarazzante senza che ti ci metti anche tu!

-Smettila di agitarti! Peggiori la situazione!

-Tsk...

Dopo una decina di minuti riuscimmo a districarci da quel groviglio di coperte.

-Non una parola, Deku.- ringhiò con la voce carica di rabbia, anche se il rossore fino alla punta delle orecchie lo tradiva.

Legati da un filoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora