Capitolo 3

78 11 2
                                    

I corpi anomali si stavano lentamente avvicinando a me ad un certo punto, un fischio fastidioso derivante dalla cucina, distrae misteriosamente tutti gli esseri e li attira a se. È il rumore che produce la bombola del gas quasi finita, sotto i fornelli. Conoscendo il mio vantaggio esco dalla casa in pochi secondi e mi allontano al più presto. In poco tempo raggiungo circa cento metri dalla casa e voltandomi scorgo uno dei fantasmi uscire dalla porta e cominciare a guardarmi, io rimasta come paralizzata ricambio lo sguardo. Ho completamente perso il controllo di tutto il mio corpo e comincio lentamente ad avvicinarmi al mostro quando... la casa esplode! In pochissimi secondi il luogo è ricoperto dalle fiamme.e intanto riprendo l'uso delle gambe e delle braccia e ricomincio a correre sovraccarica di pensieri. Corro per un infinità di tempo alla ricerca di un posto veramente sicuro. Spaventata a morte non sento neanche il dolore della milza, che di solito si sente quando si è fatto un eccessivo sforzo. Raggiungo la cima della collina che sovrasta tutto il paese e mentre io sono sana e salva da quà su si possono udire le urla delle persone che a poco a poco vengono unite e uccise. Migliaia di uomini donne e bambini morti in poco tempo vengono ammassati uno sopra l'altro al centro del paese. Le lacrime ricominciano a bagnarmi il volto quando 4 figure di quelle che hanno tentato di uccidermi, poste ai lati della montagna di morti buttano delle torce sopra di essa e fanno bruciare tutti i cadaveri. Si comincia ad innalzare un'alto fumo nero che esala un odore orribile. I mostri si continuano a moltiplicare come scarafaggi in poco tempo. E per la prima volta non riesco ad interpretare più nulla. Non riesco più a dire nulla. Non riesco più a capire nulla. Come se tutto quello che mi fosse capitato fino ad ora fosse stato il momento più bello della mia vita. Allontanatami da quella collina cominciai a vagare per la regione senza una meta, e senza nulla che potrebbe servirmi a sopravvivere. Raggiungo molte città in seguito, erano tutte nella stessa e identica situazione del mio paese. Ma non vi sono tracce di quegli orribili mostri paranormali assetati di morte. Se ne erano andati lasciando dietro di se città distrutte, case incendiate, e milioni di morti tutti ammucchiati e bruciati nelle piazze principali di ogni luogo. Dopo molti giorni raggiungo un'enorme città sperduta di cui non avevo mai sentito parlare, che nei cartelli veniva chiamata Londra. Anche essa nella stessa condizione di tutte le altre città che ho visto. Ma le fiamme della montagna di corpi, molto molto più alta di quelle altre, erano ancora accese. Questo voleva dire solo una cosa. Gli esseri erano vicini. Ferma immobile davanti alla montagna, ad un certo punto, dietro di me, sento cadere un sasso.

Go to the endDove le storie prendono vita. Scoprilo ora