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Uccidimi, quello che hai fatto é stato molto peggio. Mi hai uccisa non una ma cento volte. Ed io, che per te misi in dubbio l'amicizia di tutti, dei più cari, dei più vicini, dei più sinceri.

Ho sorvolato su troppe cose a lungo, mi stavi trasformando in una persona peggiore. Mi hai insegnato cose terribili. Silenziosamente e forse senza accorgertene, mi hai insegnato che per vivere un'amicizia vera bisogna invadere la vita dell'altro, privarla dei suoi spazi, dei suoi respiri, della sua anima. Hai rubato tutto di me, mi sono messa a nudo dinanzi a te, ho pianto per te, ho sofferto per te, troppe volte. Ma chi voglio prendere in giro?  Nonostante tutto c'è qualcosa che  mi spinge a non lasciarti. Ho saputo di tutto, di tutte le cattiverie che mi dici e che fai agli altri.

Ma io ti capisco ed é questo il problema,  che io capisco tutti, tranne me.. Ho capito che tu soffri, che non hai una vita, la tua non può esser definita tale... Come si vive senza l'affetto di una madre, di un padre?  Come si vive con la respinzione di tutti?  si cambia, in male...  Ed io ti capisco, capisco che la vita é stata troppo crudele con te e che tu abbia reagito di conseguenza. Capisco che hai bisogno di un rapporto ossessivo, che ti penetri, perché vorresti colmare il vuoto che c'é in te..

Credo che io accetti troppo di te, dovrei iniziare a pensare che la mia vita non può essere un tormento, per te che mi confondi.. ma che mi colmi l'anima.

Amore amaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora