Mi hai sempre detto:- Per accettarti,
spogliati... Mettiti nuda, davanti allo specchio e accettati...
Solo all' ora puoi dire che hai imparato ad amarti.
Oggi l'ho faccio mi spoglio,solo che sinceramente questo specchio è un pò diverso da come immagini.
Entro in bagno, inizia a farsi sentire un freddo, che quasi i dolori spariscono.
Avevi ragione,quando mi dicevi:
- Ormai il freddo è la tua casa, ed è vero non lo sento più.
Noto un bianco delle mattonelle bagnate perché fuori a piovuto e si riflette negli occhi...
..Ed è strano questo colore mi fa sentire in ospedale, anche se l'ospedale è più allegro, ma forse è semplicemente il mio cuore ad essere spento.
Mi tolgo i vestiti e vado verso la vasca,
che ho riempito con l'acqua che è limpida l' ho lasciata cosi senza profumi e odori.
Mi sto specchiando... Provo a raccontarti come è andata.
Entro nell' immagine che vedo e mi siedo nell'acqua accovacciandomi su me stessa... Chiudendomi a riccio, penso di proteggermi e invece inizio a tremare.
Allora penso:- Lasciati andare e mi apro....
Lasciando andare le mani e le gambe con il viso sollevato sulla superficie dell' acqua... Ma un pensiero.. un ricordo mi stava facendo andare giù.
Mi sentivo come se fossi nella pancia della'' mamma'' almeno pensavo fosse quella la sensazione che gli altri mi raccontavano,
perché:
-mia madre non c'era
-mi diceva che ero un errore quando
ero solo una bambina.
-perché mia madre non è il mio specchio e io non so dove guardare.
Ma gli occhi reagiscono ,da chiusi si aprono lentamente e l'acqua sembra unirsi ad ogni parte del corpo..
Quasi voleva farmi rinascere.
I miei piedi iniziavano a formicolare..
... Non erano ne pesanti e ne leggeri..
Volevano ''camminare''.
Sulle mie gambe i lividi che mi ero proccurata perché ho odiato tanto le mie gambe mi facevano meno male, quasi sembravano sparire.
Quei lividi erano la sofferenza
di non poter camminare, correre o saltare come gli altri.
Avevo un ricordo positivo:- l'altalena... Li si che riuscivo a camminare.
È oggi voglio camminare.
Le mie mani avevano voglia di riprendere a scrivere.
Quanto mi ha salvato quel foglio vuoto e quella penna... Non potete immaginare...
E poi le mie braccia prendevano colore le ho sempre viste stanche e deboli, che mi hanno tenuto bloccata per anni, come quel serpente che mi soffocava ogni notte.
Ora le mie braccia sembrano due ali quelle che mi hanno tolto da bambina, solo che adesso devo imparare di nuovo a volare.
La mia pancia inizia a respirare e percepisco i dolori del mio basso ventre che racchiude quei ricordi lacerati chiusi in un vecchio casetto e mai aperti... Ma i dolori piano piano si allegeriscono diventano respiri lenti e giusti , quelli che non ho imparato a fare.
È forse capisco cosa significa fare l'amore.. Vuol dire respirare con se stessi, vivendo il piacere di sentirsi.
È forse quelle cicatrici diventano doni da non dimenticare perché oggi sono viva. Sono stata forte.
Sto sorridendo sai è stata una lotta difficile.
La mia nuova immagine prende forma posso rialzarmi e tornare a respirare.
Ho imparato a nuotare è ho cosi tanta paura.
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come in una culla...di racconti🌸💞⭐
Truyện Ngắnsentire e sentirsi... imparare a raccontarsi💞⭐🌸