punti...di vista.

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Finite le prove a teatro.
Mi sono incamminata per aspettare che mi venissero a prendere per poi tornare a casa e mi sono fermata lungo il parco;illuminato da luci fioche che arrivava dritta gli occhi per la sua debolezza e allora decido di riprendere a camminare,avevo voglia di osservare... È inizio a immaginare...
Mi vedo felice mentre vado sull' altalena,mi vedo camminare come gli altri mi vedo ridere mentre quasi sono un passo dalle nuvole, mentre lascio andare via le lacrime.
Poi c'è un freddo prato , dove appoggiarsi e dormire e quel freddo fa da manto al corpo che si adagia ad ascoltare il profumo delle rose addormentarsi.
Mi sono vista guidare, quell' aeroplano arancione e colorare quel cielo oscurato e quella pioggia che reclama di scendere per bagnarci la faccia per consolarci per chi dorme su quelle grige ma comode nuvole senza far ritorno.
Poi ho intravisto un gattino.
Era tutto bianco  occhi celesti specchiati dal nero della notte.
Non smetteva di miagolare, sarà stato un cucciolo di tre mesi.
Era come se cercasse qualcuno , o semplicemente voleva del cibo.
Per un attimo mi sono vista piccola piccola e so che significa... Essere così piccoli è non aver un posto a cui poter far ritornare.
Mi sono vista indifesa,
perché in fondo anch'io stavo aspettando qualcosa.
Era talmente spaventato che non mi ha permesso di lasciarli una carezza, ma infondo chi si fiderebbe degli uomini neanch'io lo farei.
Ho conosciuto la solitudine talmente tanto che l'ho amata ed è per questo che posso dire di capire i gatti, ma se trovate un amico a quattro zampe amatelo che vi darà tanto e ci sarà sempre e sopratutto non vi tradirà mai.

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