In Viaggio per Hogwarts

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Finalmente il grande giorno era arrivato, ero quasi arrivato alla stazione di King Cross assieme a mio padre, Maximilian, un uomo alto e muscoloso, dai capelli corti castani.
Non gli assomigliavo molto anzi oltre agli occhi blu non avevo nient'altro in comune con lui; insieme a me c'era anche mia sorella Helen, lei si che assomigliava al padre non solo di aspetto ma anche di carattere, erano entrambi leggermente più vivaci di quanto lo fossi io, che del resto ero più un ragazzo timido.
Helen aveva i capelli ricci chiari e anche lei gli occhi blu com me, anche se i suoi cambiavano di tanto in tanto, era la più bella della famiglia, ed era anche l'unica femmina perché nostra madre morì in passato in seguito alla mia nascita e anche se ci rimasi i primi tempi grazie a mia sorella tutto passo velocemente.

-Evan, in quale casa credi finirai?-

Mi domandò Helen

-È il cappello parlante che decide e sono sicuro che la casa che mi assaggerà sarà quella più giusta per me-

Le risposi

-Allora riformulo la domanda in un modo migliore...in quale casa preferiresti finire?-

Mi domandò nuovamente mia sorella

- preferirei andare a finire nella casata dove in passato fu smistata anche la mamma-

Le risposi sorridendo.
Mentre lei stava per aprire bocca nostro padre la interruppe dicendo

-Ragazzi guardate siamo arrivati-

Di fronte a noi si ergeva maestosa l ultima tappa dopo la quale sarei arrivato ad Hogwarts.
Cominciai a sentire una forte sensazione di felicità che mi attraversava tutto il corpo, aspettavo questo giorno da anni, frequentare la più grande scuola di magia, un sogno che prima sembrava inesistente adesso sembrava così reale.

-Allora entriamo?-

Domandò nostro padre
Io e mia sorella ci guardammo per un istante negli occhi, per poi annuire.
Maximilian, mio padre posò le due gabbiette con al suo interno due civette, la mia era quella bianca come la neve e con gli occhi blu più intensi dei miei, mentre invece quella di Helen anch'essa era bianca ma aveva gli occhi di due colori diversi.
Pur essendo di stirpe magica mio padre decise di stabilirsi per un po ti tempo nel mondo babbano, degli umani; entrati nella stazione ci furono alcuni sguardi indiscreti nei confronti miei e di mia sorella, lei però non sembrava darci tanto peso io al contrario di me che sentivo addosso un imbarazzo enorme.

-Ragazzi siamo arrivati-

Ci fermo nostro padre indicando una colonna fatta di mattoni.

-Padre ma come facciamo a passare di lì?-

Domandai sorpreso.

-Guarda me-

Mio padre prese a correre vero la colonna, cercai lo sguardo di Helen ma lei era intenta a guardare l'azione che stava per compire il padre io chiusi gli occhi per un istante e quando gli riaprì mio padre era sparito.

-ma...ma dove è finito?-

Domandai stupito.
Lei non mi rispose. Bensì indicò il muro.

-tanto val provare-
Disse Helen spostando lo sguardo su di me

-non abbiamo nulla da perdere al massimo diremo una scusa -

Aggiunse

-v-va bene...-

Risposi sempre un po insicuro.
Feci un respiro profondo e spostai lo sguardo sul muro

-andiamo...-

Sussurrai.
Cominciammo a correre verso il muro della colonna stringendo forte i manici dei carrelli, sentivo tantissima paura ma ero anche molto felice, probabilmente anche mia sorella provava le stesse cose o almeno è quello che pensavo; arrivammo a pochi metri dalla colonna, chiusi gli occhi continuando a correre, ci fu un attimo di silenzio seguito da un fischio di un treno che mi costrinse ad aprire gli occhi, ero arrivato al di là della colonna in un'altra stazione.

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