"1"

40 5 1
                                    

Era una calda sera estiva e Christopher, come tutte le altre sere di quella stagione, se ne stava a guardare fuori dalla finestra del soggiorno, la quale dava verso il triste e spoglio cortile in cemento dei palazzoni in cui abitava.
Se ne stava con le braccia conserte appoggiate al davanzale e il mento sopra di esse in una posa che, unita alle ciocche bionde che ricadevano davanti ai suoi occhi celesti, lo facevano sembrare un bambino nonostante fosse un ragazzone grande e grosso.
Mentre lo sguardo si spostava pigro per quello spazio di cemento chiuso da quatto palazzi Chris pensava, pensava a quanto brutto fosse il quartiere in cui viveva, pensava al fatto che però quello era l'unico appartamento che poteva permettersi dato che era appena maggiorenne e disoccupato, pensava al fatto che volesse trovare la sua anima gemella (se esisteva davvero) per fuggire con lui in un posto migliore e magari riuscire a realizzare il suo sogno, quello di diventare fumettista; il fatto che vivesse in un quartiere del genere però non lo scoraggiava perché a suo dire "il luogo in cui vivi non denota chi sei".
I suoi pensieri però vennero interrotti da un lieve rumore, a quanto pareva qualcuno stava bussando alla porta d'ingresso, ma chi poteva essere?
Christopher praticamente non aveva amici, salvo qualche conoscente con cui scambiava due chiacchiere di tanto in tanto, ma di certo non conosceva qualcuno tanto bene da far sì che quest'ultimo si presentasse a casa sua a quell'ora di notte e per giunta senza preavviso.
Dopo che un sospiro abbandonò le labbra del giovane, si alzò dal davanzale della finestra e andò ad aprire la porta.
Alla vista della figura che trovò dietro la porta, non seppe bene come reagire, non si aspettava di certo di trovare un personaggio simile
«Buonasera» salutò l'uomo, o forse era un giovane il cui aspetto austero lo rendeva più maturo di quanto non fosse.
« come posso aiutarla?» gli chiese cordialmente, restando a rimirare l'elegante completo gessato indossato da quella figura dai capelli di un castano tendente al rosso
« posso entrare?» domandò lui con una voce profonda, di certo adatta al suo viso dai tratti ben marcati; a sentirlo parlare con tale sicurezza, Chris si disse che poteva essere un uomo d'affari o anche un attore dato il bel viso e l'altrettanto bella voce
« Dipende» rispose il biondino, tenendo una mano appoggiata alla maniglia dorata della porta che era stata aperta solo per metà, mentre il suo sguardo si era ora sposato sull'elegante bastone da passeggio nero che l'uomo teneva nella mano destra « chi è lei?»
« Definire chi sono è abbastanza complicato» rispose lui, accompagnando le sue parole con un elegante gesto della mano
« ma se mi lascia entrare posso raccontarle tutto davanti a una tazza di caffè»
Più Christopher ci parlava più si convinceva che non fosse di lì, di certo con i suoi modi eleganti veniva dal centro della città. Dopo una conversazione fatta sull'uscio della porta, conversazione che eviterò di riportare data la sua lunghezza e la sua inutilità, il proprietario dell'appartamento decise di far entrare quel misterioso ospite il quale appena entrato si guardò intorno quasi disgustato dall'appartamento, o per lo meno ciò era quello che si poteva intuire dalla sua espressione; fu Christopher ad interrompere l'ispezione prima che giungesse al termine, domandando all'ospite se volesse una tazza di caffè.
Mentre il biondino preparava la bevanda, si disse che era il momento di capire chi fosse quell'uomo
« allora, perché è qui?» domandò
« per aiutarti» rispose lui mentre si sedeva al piccolo tavolo della cucina, spostando la sedia con dei movimenti delicati, quasi non volesse fare rumore
« potrebbe essere un po' più specifico?» chiese Chris appoggiandosi con la schiena al pianale della cucina in attesa che il caffè fosse pronto.
« sono il tuo angelo custode, la tua fata madrina...chiamami come vuoi» disse e a quelle parole un sorriso, o per meglio dire un ghigno divertito, nacque sul suo volto « e non me ne posso andare fino a quando non sei felice»
Certo, perché chiaramente gli angeli esistono
« mi stai prendendo per il culo» sentenziò il giovane continuando a guardarlo
«magari, mi hanno affidato un caso perso...»
A quell'offesa l'espressione di Christopher si indurì, segno che quel commento non gli era piaciuto
« se ciò che dici è vero, dimostramelo»
« e cosa vuoi che faccia Chris? Devo far apparire un cucciolo?» gli domandò l'ospite che però non si trovava più seduto sulla sedia accanto al tavolo, ma si era spostato, Chris non capì bene come, accanto a lui.
Il poveretto, che aveva rischiato un infarto a causa dello spavento provocato da quell'avvenimento, guardò l'uomo che ora si reggeva a quell' elegante bastone con un sorriso divertito sulle labbra, a quanto pareva spaventare Chris gli era piaciuto.
« credo che questo basti» commentò mentre si voltava a versare il caffè in una delle due tazzine che aveva precedente recuperato dal pensile grigio sopra la sua testa.
Quando tutto sembrava andare per il meglio, il giovane si bloccò con la caffettiera ancora a mezz'aria, e se tutto ciò era solo frutto della sua immaginazione?
Chissà, magari a furia di stare solo il suo cervello aveva creato qualcuno per fargli compagnia
« non sei nella mia testa, vero?» domandò Christopher voltandosi verso colui che poteva essere frutto della sua immaginazione, come se si aspettasse una risposta sincera
« chi può dirlo» commentò l'altro
« forse sì, forse no...»
« lo sapevo» disse il biondino posando la tazzina senza posarla all'ospite che probabilmente era stato creato dalla sua mente
« sto diventando pazzo» constatò mentre passava una mano fra i suoi capelli come a cercare di riprendersi
« perché lo dici come se fosse una cosa negativa?» domandò l'altro prendendo la tazzina e bevendo un sorso di caffè con la sua solita eleganza
«beh, perché lo è»
«buffo» commentò l'ospite bevendo il caffè restante tutto d'un fiato.
Nel frattempo Chris aveva iniziato a camminare avanti e indietro per la stanza sotto lo sguardo attento dell'angelo
«non posso essere pazzo» si disse a bassa voce
« perché?» domandò l'altro, il quale sembrava divertirsi un mondo a vedere Christopher messo così
«beh, se fossi pazzo non potrei trovare lavoro e nemmeno l'amore» spiegò il ragazzo arrestando la sua camminata
« hai un lavoro?»
Christopher scosse solamente il capo in risposta
« quindi di cosa vivi?» gli chiese l'angelo mentre lo trapassava come fosse un fantasma, ignorando completamente lo shock che provocò all'altro
« lavoretti» rispose quest'ultimo « d'estate faccio il cameriere in un bar, a volte faccio i ritratti in piazza...cose così»
« ecco perché vivi qui» commentò posando lo sguardo sul proprietario di casa « dimmi qualcosa che desideri»
«una qualsiasi»
« sì Chris il pazzoide»
Chris lo fulminò con lo sguardo per quel nomignolo, non era di certo piacevole venir chiamato così da qualcosa che veniva dalla sua immaginazione
« un set da disegno» rispose guardando l'angelo, il quale fece apparire l'oggetto richiesto con un elegante gesto della mano
Il ragazzo si avvicinò all'oggetto incredulo, era un set delle migliori marche, di quelle che lui non si poteva nemmeno sognare di possedere. Rimase ad ammirare il set sotto lo sguardo vigile del suo ospite; di certo il fatto che riuscisse a prenderlo in mano e a toccarlo voleva dire che tutto ciò non fosse frutto della sua immaginazione
« allora sei reale» disse in un sussurro mentre spostava lo sguardo sul suo viso
« perché, avevi qualche dubbio?»
« beh, si» ammise il biondino mentre l'angelo si avvicinava a lui per stringergli la mano.
Christopher fu contento nel constatare di essere in grado di compiere quel gesto, poteva sentire la pelle del giovane sotto le sue dita, perciò esisteva ; ma ci pensò proprio l'angelo ad interrompere quella contentezza
« esistono le illusioni tattili, non farti strane idee» lo ammonì
«certo che sei proprio fatto apposta per rovinare i momenti belli» disse il biondino
« lo so» rispose l'altro « cos'altro desideri?»
« se sono pazzo tanto vale vivere per bene la mia pazzia» disse Chris «posso desiderare anche cose più importanti?»
« tutto quello che vuoi»
Ora Christopher era ben consapevole che facendo quella richiesta sarebbe sembrato la protagonista di una fanfiction sgrammaticata scritta da una dodicenne, ma quello era pur sempre un suo sogno
« voglio trovare il vero amore» ammise tutto d'un fiato, quasi si vergognasse delle sue stesse parole
« mi hai preso per un sito di incontri?» domandò l'angelo dopo una fragorosa risata
« hai detto tu che potevo chiedere qualsiasi cosa» protestò il ragazzo « probabilmente non sei abbastanza bravo»
« certo che sono capace!» esclamò « mi serve solo più tempo del previsto»
Christopher rispose con un'alzata di spalle «io ho tutto il tempo del mondo»
« cavoli, la pace nel mondo era più semplice»
A quelle parole il padrone di casa lo guardò con un sopracciglio inarcato, cominciava ad averne abbastanza di tutto quel sarcasmo e quelle battutine « mi stai prendendo in giro, vero?»
«Questa volta no» rispose sorprendentemente l'altro « devo trovarti l'anima gemella e a voi umani piace essere tantissimi e sparpagliarvi per il pianeta, per la pace del mondo basta uccidere tutti»
Okay, di certo Chris non si aspettava una risposta del genere, specialmente da un angelo
« uccideresti davvero tutti?»
«se desideri la pace nel mondo sì» rispose lui sedendosi.
Ora il biondo sapeva cosa non avrebbe mai chiesto
«no, non ci tengo a sterminare la razza umana» ammise sedendosi di fianco a lui, mentre quest'ultimo chiudeva gli occhi; sembrava parecchio concentrato, tanto che Chris decise di non disturbarlo.
Fu però l'angelo a interrompere quel breve silenzio, domandando al ragazzo che gli era stato affidato di esprimere le sue preferenze in quanto all'anima gemella
« allora» esordì Christopher « prima di tutto dev'essere un uomo, poi non ho particolari preferenze» ammise « solo dev'essere alto quanto me e bello, ma questo era scontato» ora era passato da essere la protagonista della fanfiction sgrammaticata ad essere l'autrice dodicenne « poi dev'essere simpatico perché non mi piacciono i tipi troppo seri e deve saper cucinare, non ne posso più di mangiare pasta e cibo surgelato»
Al commento sul cibo surgelato l'angelo storse il naso, poi alzò in aria le mani congiunte e quando le riaprì una miniatura della Terra coperta di puntini rossi
« deve essere un lui» esordì e i puntini diminuirono notevolmente « la bellezza è soggettiva quindi non la posso considerare...Che sappia cucinare» e i puntini si dimezzarono « e che sappia scherzare» concluse mentre i puntini diminuirono nuovamente.
Christopher si avvicinò al pianeta per osservarlo meglio « ce ne sono ancora troppi...» commentò, intuendo che quei punti segnalassero le sue possibili anime gemelle
« lo so, la gente è tanta» rispose l'altro « forza, caccia altre informazioni da dodicenne fan degli One Direction»
«A me non piacciono gli One Direction» protestò l'umano, rendendosi conto solo dopo che quella frase conteneva ben due insulti « e non sono una dodicenne»
L'angelo si trattenne dal fare commenti, invitandolo a continuare con un elegante gesto della mano
«Deve avere un bel fisico» disse Christopher; certo che aveva un'idea precisa su ciò che voleva.
« mamma mia, ora capisco perché non hai trovato nessuno fino ad ora» commentò l'angelo mentre i puntini diminuivano « magari dev'essere gay» disse ancora mentre il numero di possibili anime gemelle continuava a diminuire.
« Che non ascolti Kpop» intervenne Chris e ancora una volta i punti diminuirono
« Guarda, in Africa è pieno di gente che fa al caso tuo, mentre la Corea è vuota» constatò l'angelo « peccato, ti vedevo bene con Kim Jong-un»
Giusto, si era dimenticato di specificare che la sua anima gemella non poteva vivere in un altro continente, nonostante credesse che la cosa fosse abbastanza ovvia « magari dovremmo cercare in zone un po' più vicine dell'Africa» commentò
« Giusto. Dove siamo ora?»
« Chicago»
« facciamo Chicago e dintorni» disse l'ospite pizzicando con due dita sulla zona per ingrandirla
« sono ancora troppi» constatò il ragazzo picchiettandosi la guancia con l'indice destro « escludi vegani e vegetariani» e le anime gemelle diminuirono « niente criminali e traditori cronici» continuò mentre i puntini rossi scendevano notevolmente di numero « quanti ne sono rimasti?»
« Cinque» rispose l'angelo « il più vicino si trova nella tua città, nel tuo palazzo, nel tuo appartamento? Aspetta, sono io»
Il biondo lo osservò con un sopracciglio inarcato, lui non poteva di certo essere la sua anima gemella « quel coso si sbaglia, non credo tu sia il mio tipo»
« lo stesso vale per te; ma hai comunque scelta fra quattro persone, direi che sono abbastanza»
« esiste un modo per vedere chi sono queste persone?» domandò Chris
« Certo, se sei pronto andiamo ad incontrare il primo in centro a Chicago»
Giusto, si era dimenticato di quel piccolo particolare, ma per uno come lui che aveva paura di chiedere indicazioni stradali a uno sconosciuto sarebbe stato alquanto difficile intrattenere una conversazione con colui che probabilmente era l'amore della sua vita.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 07, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

My angelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora