Fuoco

34 3 0
                                    

Fuoco, tutto brucia. Lo stemma, di colore viola su fondo nero, vedo sul mio scudo.
-L'era degli umani è finita-
-Si ripete la storia, solo che al posto dei padri ci sono i figli e finché ci sono io, l'umanità non ha nulla da temere-.
Sulla mano destra compare un simbolo che si espande fino al mio viso, lo stesso succede a colui che mi sta davanti.

Cavallo al galoppo investono il mio viso, dolore che si diparte da ogni singolo punto delle mie ossa, sono morto ?
Credo di no, sono all'interno di una tenda bianca.
La ragazza di prima mi sta davanti e sembra stia lucidando un elmo.
-Cosa è successo ?- domando turbato
-Buongiorno ! O meglio buonasera, mio padre ti ha pestato...sai quell'omone grosso di prima- le sue parole mi fanno tornare tutto alla mente in modo rapido e ricordo d'essere in un accampamento, ma è tutto troppo strano, c'è troppo silenzio.
-Dove sono tutti ?- domando -Combattono contro i mostri-
-Quei mostri ? Difendono il mio regno ?-
-Ehm no, il generale del loro esercito ha sfidato il capo del nostro e poi tutto è degenerato, ma non ci ho capito molto.
Tra poco dovrebbero iniziare a darsele di santa ragione.

Nell'aria alone di morte e un corno suona la marcia dei fanti. "Incoccare" urla uno dei generali, dopodichè "scoccare". Frecce, la cui punta è avvolta dalle fiamme, piovono sui nemici, i quali, però, avanzano con poche perdite.
Per una seconda e terza volta il mare di fuoco s'abbatte con la sua ira sui soldati nemici, che non sembrano voler fermarsi. I soldati umani avanzano, gli scudi dei due fronti si scontrano e da lì  inizia la battaglia.

Il capo sta sulla cima del colle, mentre i suoi soldati cadono in nero presso la piaggia.
-Signore...le catapulte speciali da me inventate, perché non le ha usate ?- fa un piccolo figuro all'importante uomo. -Le catapulte ? Davvero ? C'è solo quella che hai rubato e modificato. Poi non spetta a te fare critiche sulle mie tattiche belliche, ora sparisci-.
Il ragazzo, giovane e irruente, torna sconsolato all'accampamento, deluso dal non aver potuto esser d'aiuto in battaglia.

Chi mi ha legato è un incapace, in un secondo ho fatto scivolare mani e piedi fuori dalla corda.
-Comunque, mio padre ti ha portato qui e troppo preso dal prepararsi alla battaglia, mi ha affidato il compito di legarti per bene, non credo che tu possa riuscire a liberarti facilmente-.
Guarda che personaggio è questa. Devo andarmene, ma non posso farle del male e, sopratutto, devo aspettare il momento giusto.
-Sai, comunque...- cerca di dire qualcosa da girata. È il momento, faccio uno scatto e silenziosamente esco dalla tenda.

Realmondo (In corso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora