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È andata così, o forse doveva andare così...
Jisung aveva fatto bene, se non benissimo a innamorarsi di Hyun.

Hyun era la ragazza perfetta: riusciva a sopportare le pessime battute di Jisung, andava a genio a tutti gli amici del ragazzo, era dolce e gentile, e sopratutto rendeva felice il ragazzo.

Stessa cosa per Hyun. Non aveva mai incontrato un ragazzo che la amava come faceva Jisung.
Non si era mai sentita così tanto voluta da qualcuno e speciale.
Erano ormai passati tre anni dalla fine della scuola e la loro relazione rimaneva sempre la stessa.
Forse ogni giorno si amavano sempre di più.

Oggi era maggio e faceva veramente caldo a Seoul.
Jisung aveva invitato Hyun ad uscire il pomeriggio dopo le lezioni dell'Università.
L'università non permetteva ai due innamorati di vedersi spesso siccome Jisung studiava biotecnologie alla Yonsei e Hyun studiava una cosa tutt'altra diversa da Jisung ed era entrata in un'università piuttosto lontana dal biondo.

<<Jisung-ah~! Stiamo camminando in salita e discesa da un ora. Non è che Namsan Park mi dispiaccia ma i miei piedi chiedono tregua.>> si lamentò Hyun dopo la quarta volta che i due furono saliti e scesi dalla collina.

<<Vedi Hyun... è che devo parlarti.>> Jisung divento serio tutto d'un tratto, il che fece spaventare Hyun.

<<Sungie, c'è qualcosa che non va? Sei stressato? Hai bisogno di spazio?>> chiese Hyun preoccupandosi.
Prese il viso di Jisung e la ragazza cercò di guardarlo negli occhi.

Voleva farlo. Doveva farlo. Amava troppo Hyun.

<<Hyuni... ci conosciamo da veramente tanto tempo e usciamo insieme dai tempi della scuola superiore.
Ti amo veramente così tanto e sei la persona più importante nella mia vita, per ora.
Per ora perché vorrei condividere con te tutta la mia vita e so che questo discorso è così banale e tu meriteresti il mondo, puoi dirmi anche di no perché so che tre anni sono pochi, ma io ti amo tantissimo e volevo chiederti...>> Hyun non aveva parole. Era a bocca aperta.
Stava piangendo, cosa che odiava siccome quando piangeva la sua vista si offuscava e non riusciva a vedere bene.
Infatti le sue lacrime stavano prendendo il sopravvento non permettendole di vedere Jisung.

Si. Jisung stava per chiedere a Hyun di sposarlo.
Amava veramente tantissimo Hyun e voleva condividere la sua vita con la donna.
Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli, ma come sempre non era riuscito a seguire il suo piano.

Il ragazzo si mise in ginocchio e prese dalla tasca una scatoletta.
<<Park Hyun, mi vuoi sposare?>>

Hyun non sapeva cosa dire.
Si. Voleva sposare Jisung. Voleva stare con lui per sempre, ma non riusciva ad aprire bocca.

<<I-io...>>

<<J-Jisung, anche io ti amo. Si. Si. Si. Si. Ti direi mille volte si.>> Hyun sorrise. Nella sua testa non sembrava così banale quel si, ma si sentiva come se mancasse qualcosa alla proposta del ragazzo.

Sentiva che mancava... un bacio.

Come se Jisung le avesse letto nella mente, il ragazzo prese per la vita Hyun e unii le loro labbra.
Era un bacio strano, era... più speciale degli altri.
Non era come gli altri baci che si davano i due.
Non era né passionale, ne dolce ne gentile o altro.
Era un bacio a stampo, un semplice bacio a stampo che regalo mille emozioni ai due.
Forse proprio perché in quel momento i loro cuori erano collegati e si amavano più del solito.

<<Ti amo, Hyun.>>

<<Ti amo anche io, Jisung.>>



































a/n
È finita gente, mettetevi l'anima in pace.

a/n 2
Questa storia non è la migliore delle mie opere
Volevo anche scusarmi con i lettori perché a volte ci ho messo veramente tanto a finire un capitolo e/o pubblicarlo.
Scusate tutti gli errori di battitura o grammatica ma non l'ho ancora revisionato.
Spero che il libro vi sia piaciuto!

🎉 Hai finito di leggere 𝘀𝗵𝗶𝗻𝗲 ; 𝗵𝗮𝗻 𝗷𝗶𝘀𝘂𝗻𝗴 (𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗲) 🎉
𝘀𝗵𝗶𝗻𝗲 ; 𝗵𝗮𝗻 𝗷𝗶𝘀𝘂𝗻𝗴 (𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗲)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora