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Capitolo 18

3 febbraio 2020

Layla

«Dai Layla! Sei un'ottantenne.»
«Smettila di dirlo Addison, non riuscirai a convincermi. In 21 anni di vita ci sarò entrata 5 volte in discoteca e non mi sono mai piaciute.»

Addison, Avani, Mads e le mie sorelle stanno cercando, invano, di convincermi ad andare con loro nel nuovo locale che hanno aperto. Ma io odio le discoteche. Cosa c'è di divertente in un posto dove non riesci a ballare, camminare o sederti?

«Non vengo nemmeno io.» sento dire da bordo piscina.
«Ma come? Tu ami andare a ballare!» urla Bryce uscendo dall'acqua.

Tayler mi guarda e alza le spalle tornando a guardare il suo telefono.

«Non vuole lasciarti da sola. Tayler non dice mai di no alla discoteca.» mi sussurra Avani.
«Nessuno lo costringe a rimanere. Sono grande e vaccinata, di certo non mi ammazzano.» dico indifferente, anche se dentro sto saltando di gioia.
«Si però mettiti d'accordo con te stessa! Hai detto di volere dimostrazioni e proprio perché non glielo hai chiesto tu dovrebbe farti ancora più piacere.» risponde Mads.
«Credimi le fa piacere, ma è così testarda e orgogliosa che non lo ammetterà mai. Stava aspettando questi piccoli gesti da lui e finalmente l'ha capito. - risponde Dixie alzandosi - Io vado da Nick.»

Rido. Non sia mai che quei due passino più di 30 minuti distanti.
Ondre mi osserva da lontano, io e lui ci conosciamo solo da qualche mese, ma mi capisce come pochi.
Appena le mie amiche si alzano per raggiungere gli altri più in là, lui viene a sedersi vicino a me.

«Allora? Che c'hai? - mi appoggio a lui mentre osservo Tayler fare lo stupido con Josh e mi scappa un sorriso. - Oooh ecco che succede! Il signorino ha finalmente capito cosa intendessi dire con dimostrazioni e tu vorresti urlare di felicità!» esclama cercando di non gridare troppo.

Annuisco girandomi. Mi lascio abbracciare da lui e nascondo il viso nell'incavo del suo collo.

«Oh oh, mi sa che l'hai fatto ingelosire...»
«Ehi Ondre, te la posso rubare un attimo?» sento dire alle mie spalle prima di poter chiedere al mio migliore amico cosa intendeva dire con quella frase.

Mi stacco da Ondre che si alza velocemente lasciando il posto a Tayler.

«Sarò veloce senza giri di parole. C'è qualcosa tra te e Ondreaz?»
«Cosa? Spero tu stia scherzando!» esclamo tra le risate.
«Simpatica - dice alzando gli occhi al cielo - è che vi vedo così uniti che mi sono venuti i dubbi.»
«Ondre mi capisce meglio di chiunque altro, non rovinerei mai l'amicizia che c'è tra noi con una relazione... Poi è come un fratello! - rispondo. - Perché non vai con gli altri stasera?»
«Non mi va di lasciarti da sola ed è meglio passare una serata con te sul divano a guardare un film che cento serate in discoteca.» dice non distogliendo mai gli occhi dai miei.

Sorrido, gli lascio un bacio sulla guancia e mi alzo.

«Vado a farmi una doccia, almeno non vi occupo il bagno dopo! - urlo alle ragazze. - A più tardi.» dico a Tayler.

Me ne vado sorridendo, sarà una magnifica serata.

**
«Sicuri che non volete venire?» chiede Bryce guardando me e Tayler sul divano.
«Sicurissimi, i vecchi rimangono a casa.» risponde lui ridendo.
«Usate i preservativi!» urla Anthony uscendo, beccandosi un ceffone da Avani.

Rido mentre aspetto che anche l'ultimo dei miei amici sia uscito di casa. Suggerisco di salire in camera mia, dato che sono stata l'unica intelligente a collegare la mia TV a internet.

«Allora? Che guardiamo?» chiedo cercando il telecomando.
«Harry Potter?» propone lui già sistemato sul letto.
«Quale?» chiedo esaltata.
«Il primo, li vediamo tutti. Uno a sera.»
«Siiiii!» urlo abbracciandolo di slancio.

Rimane rigido all'inizio, probabilmente non se l'aspettava e, devo dire la verità, non so perché io l'abbia fatto.
Faccio partire il film, mentre mi sistemo sul letto e spengo la luce.
Sento lo sguardo di Tayler addosso, ma evito di girarmi.

Dopo circa un'ora di film, lo metto in pausa e mi volto verso Tay.

«Hai guardato almeno una scena del film?»
«Lo conosco a memoria, non ne avevo bisogno.» mi risponde tranquillo.
«Lo so che a volte posso sembrare acida e distaccata, ma è solo una corazza che mi creo per non farmi male. - inizio cercando di mettere insieme un discorso - Questo per dirti che, anche se non sembra, mi ha fatto piacere che tu sia rimasto con me.»
«Ne sono consapevole Lay. Ti conosco meglio di quanto tu creda.»
«Ah si? Il mio primo concerto?» chiedo di scatto.
«One Direction, 2013. Me l'hai raccontato il primo giorno che ci siamo conosciuti quando io ho osato paragonare i Why don't we a loro.»
«Colore preferito?»
«Non ce l'hai... Dipende da come ti gira l'annata. - risponde ridendo - abbiamo finito il terzo grado?»
«No. Non posso averti raccontato tutto in un mese!»
«Non le hai raccontate direttamente a me... Parli in continuazione e io ti ascolto sempre. So che ami il cioccolato, ma mangeresti pizza tutti i giorni, ami il calcio, balli da quando hai 8 anni, suoni il piano, sei orgogliosissima di essere metà italiana e che un tuo sogno è quello di visitare l'Europa.»
«Wow... Ho detto davvero tante cose. E non sapevi mi piacessero i tatuaggi?» chiedo sorpresa.
«Certo che lo sapevo! - esclama - Mi serviva solo un pretesto per parlare con te. Ascolta, mi dispiace veramente. Sono stato un coglione che ti ha giudicata prima di conoscerti. Ho accettato quella maledetta scommessa, perché mi sembravi una facile, superficiale. Poi ho iniziato a parlare con te, ho capito dopo poco tempo che non eri come ti avevo immaginata. Ho visto tante parti di te in queste settimane, ma ho voglia di scoprirle tutte. Vorrei vederti al mattino appena sveglia, con quel broncio adorabile mentre cerchi di spegnere la sveglia; vorrei sapere tutto quello che ti piace mangiare e ciò di cui faresti volentieri a meno; vorrei starti accanto tutte le sere, prima di andare a dormire, far finta di guardare un film e poi dormire abbracciati e ripetere tutto il giorno dopo. Mi piaci davvero tanto Layla Luna D'Amelio e vorrei averti nella mia vita. Me lo permetti?»
«Sei insopportabilmente sdolcinato Tayler. Non farmi pentire di ciò che sto per fare.»

Dico e subito dopo lo bacio. Mi era mancato così tanto. No, ancora non mi fido al 100%, ma ha fatto qualche passo verso di me e voglio dargli un modo per dimostrarmi la sua buona fede.

Mi sposto sopra di lui, ha quasi paura a toccarmi.

«Ricominciamo da qui?» mi sta praticamente chiedendo di cancellare ciò che è già successo tra di noi.
«Non ti allargare troppo, è successo e non si può cancellare. Ma noi due si, possiamo ricominciare da qui.»
«Sempre a mettere i puntini sulle i.»

Rido mentre mi butto di nuovo sulle sue labbra.