Chapter 1.

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Abbiamo appena superato i controlli e per fortuna è andato tutto bene, non è la prima volta che prendo l'aereo ma tutte le volte mi viene l'ansia fin da piccola.

Ormai sono passate tre settimane circa da quando ho ricevuto la notizia.

La mia cosa preferita negli aereoporti sono i negozietti in cui mi fermo sempre per comprare qualche rivista per il viaggio o altre cose.

Appena salita sull'aereo mi siedo accanto al finestrino si sarebbe dovuta sedere chiara lì ma mi ha ceduto il posto sapendo che era il mio preferito.

Dopo aver sentito le solite spiegazioni da parte delle hostess mi metto le cuffiette e faccio partire uno dei film che mi ero scaricata: "tutte le volte che ho scritto ti amo", l'avrò visto mille volte quel film ma non mi stanco mai.

Questa vota però non arrivo neanche a metà film che iniziano ascendere le prime lacrime perché mi ricordo  quando lo guardavo con Federica.

Lo misi in pausa, uscii da Netflix e feci partire la mia playlist preferita che avevo scaricato per ascoltarla in modalità aereo.

Guardo fuori dal finestrino il cielo, le nuvole mi trasmettevano calma.

Dopo una decina di ore circa siamo arrivati.

Fuori dall'aereoporto prendiamo subito un taxi.

Nonostante tutto New York è sempre magnifica.

Arrivati nella casa che l'azienda di papà ci ha "offerto" corro in camera appoggio i bagagli e mi sistemo cercando di veder il lato positivo delle cose. Devo ammettere che la casa e veramente grande ha 2 piani, 3 camere da letto (la mia, quella di mia sorella e quella dei miei genitori) 2 bagni, soggiorno, cucina, mansarda e terrazzo.

Inizio subito a "esplorare" la casa per cercare di abituarmi al cambiamento.
In mansarda noto un lucernario da cui si poteva vedere quel magnifico tramonto e anche tutti i grattacieli e le varie abitazioni. L'unico motivo per il quale ero felice di essere lì era il  posto Ho sempre amato New York come città.

Persa nei miei pensieri noto che chiara era lì in piedi accanto alla porta che mi guardava sorridendo.

"Che fa la mia sorellina? " dice accennando una piccola risata

"niente" rispondo "stavo guardando il panorama da qua su" continuo

"ti va di andare a fare una passeggiata solo noi due?" mi propone

Sa sempre come tirarmi su!

Annuisco mi alzo e insieme scendiamo le scale. 
Giù troviamo papà che guarda la TV e mamma che cucina.
Chiara li saluta prende le chiavi e usciamo. Io non apro bocca finché non siamo fuori di casa, sono ancora fredda con i miei per via del trasloco. Mi piacerebbe sistemare le cose ma.....

Uscite di casa chia mi porta da Starbucks. Sa che lo adoro.

Io prendo un frappuccino al cioccolato mentre lei ne prende uno al caramello. Buonissimi.
Paghiamo e usciamo.

Iniziamo a percorrere le meravigliose e affollatissima strade di NY. La amo come città. Cerco di non pensare a ciò che mi manca di casa.

Camminando raggiungiamo la spiaggia. Ci togliamo le scarpe e iniziamo a correre per la spiaggia.
Mi sembra di tornare a quando ero piccola e io e chiara giocavamo insieme. É bellissimo.

"Vediamo se ti ricordi" mi dice chiara, mi prende per mano e inizia a cantare una delle canzoni che mi cantava quando ero piccola per tirarmi su di morale.
"Certo che me la ricordo come potrei dimenticarla" dico subito sorridendo.

Il cielo stava iniziando a imbrunire così decidiamo di dirigerci verso casa.

"Penso che dovrei sistemare le cose con mamma e papà sono stata un po troppo dura" dico

Chiara mi guarda e trattiene una piccola risata

Io non capisco ma faccio finta di niente.

Appena arrivo a Casa apro il portone, c'è troppo silenzio. Saliamo le scale, ma quando apro la porta....

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Spazio autrice.

Ciao ragazze, l'inizio della storia vi sia piaciuto. Presto uscirà anche il prossimo capitolo che sto scrivendo💕

𝑼𝒏 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒆 "𝑪𝒊𝒂𝒐..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora