Rovina

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Con le lacrime agli occhi guardavo quell'uomo dall'alto e non ci capivo più niente. Seduta su quel pavimento freddo, cercavo di fargli capire quello che volevo dire sensa scoppiare in lacrime.
Io: BASTA, Edoardo... Io non ce la faccio più, oramai non so più cosa provo per te, ogni tanto ti vorrei abbracciare come facevo una volta, ma ogni volta che ti abbraccio tu non provi niente, noi non proviamo niente. Come se non fosse niente. Mi ricordo la prima volta che l'abbiamo fatto, entrambi vergini, non sapevamo che fare, eravamo così felici di stringerci e il sudore che scendeva nelle nostre schiene
Scoppio il lacrime prima di finire la frase
Si capisce poco di quello che dico ma continuo
Ora non so più cosa vuol dire scopare con te, il lavoro ci ha rovinato la vita, ero così felice con te, perché ora ogni volta che rientri a casa mi viene da piangere, arrivi a casa, mangi, e vai a dormire. Mi ricordo quando qualche anno fa ci sognavamo di trovare una casa un lavoro e vivavamo ancora con i nostri genitori, che bello quando tornavo a casa la mattina dopo perché ero con te, e non m'interessava se mia madre o mio padre mi avrebbero sgridato, ero con te. Quando non avevo i soldi manco per mangiare con te e ogni volta ti inventavo delle scuse perché non potevo uscire. Mi manca tutto questo. Mi manca il nostro amore, quello che provavamo prima.
Edoardo mi guarda
Edoardo: Amore ma non siamo più dei ragazzini.
Io: l'amore non è per i ragazzi, e per chi si ama, e noi non ci amiamo più...
Edoardo: Forse tu. Io ancora ti amo. Quando arrivo dal lavoro sono stanco capiscimi
Io: Ma io non ritengo tutte attenzioni del mondo, ma solo le tue...
Edo tu sei sempre stato tutto per me, ancora oggi rinuncerei alla mia vita per te, ma se mi facessero questa domanda non so dopo quanto risponderei, una volta avrei risposto subito si, ora non lo so. Credo che con noi due la vita ha fatto uno brutto scherzo, perché quando ti chiedono cosa vuoi nella tua vita?  Tu rispondi una casa, un marito, una macchina magari, esageriamo con dei bambini o un cane. Noi abbiamo tutto una macchina, dei lavori che ci pagano bene, una casa grande, e tra poco un bambino, ma non abbiamo la felicità. Potremmo anche avere tutte queste cazzate. Ma io non ho più la felicità, ogni tanto quando sono sotto la doccia scoppio in lacrime e non so nemmeno perché.
Io ti amo? È la domanda che mi faccio più spesso.
L'uomo che sta per diventare il padre dei miei figli, lo amo ancora?
Ogni tanto ti guardo mentre dormi affianco a me e mi dico nella mia testa, ma è questo quello che volevo nella mia vita?
Io ancora lo amo quest'uomo?
E penso soprattutto che queste domande non mele dovrei fare e che è ovvio che ancora ti amo ma... Non lo so...
Possibile che celo la verità. Prendo le cose alla leggera e non ci penso piu. Lui mi ama?
Questa è la domanda che mi fa male.
Quando mi guardi vorrei sapere cosa provi, sei così taciturno da quando lavori, non mi racconti niente della tue giornate, e io che aspetto per tutta la giornata il momento in qui arrivi. Le giornate sono lunghe. Soprattutto quando ti svegi presto e non sai che fare.
Io ti amo?

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