riusciremo a salvare Chloe?

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Rapita. Era stata rapita. Ed era tutta colpa sua. Gibbs non riusciva a pensare ad altro, neanche a dirigere le indagini. McGee, DiNozzo e Ziva avevano già iniziato le solite operzioni di routine ma avevano bisogno del loro capo.
-Capo. La troveremo non ti preoccupare- disse Tony avvicinandosi e mettendogli una mano sulla spalla. Bastarono queste poche parole per dare la forza a Gibbs, la forza di andare avanti per salvare sua figlia, l'unica figlia.
-DiNozzo scendi in strada e vedi se qualcuno a visto qualcosa-
-Subito capo-
-Ziva-
-Ciamo la polizia per chiedere aiuto nelle ricerche e invio una foto-
-McGee-
-Sto già provando a rintracciare il segnale del cellulare...ma io dubito che sia acceso. Sì insomma se il rapitore fosse furbo lo spegnerebbe o...-
-Tu dici McGee?!-
-Ham, no io cioè dicevo che...mi metto al lavoro capo-
-Muovetevi. Io vado da Abby-
Appena Gibbs entrò nel laboratorio Gibbs si accorse subito che c' era qualcosa che non andava, ma quando le mostrò il ciondolo chiedendole di rilevare le impronte Abby capì subito che le cose erano più gravi di quello che credeva.
-La troveremo Gibbs, te lo prometto- e mentre diceva così lo abbracciò, ma prima che potesse aggiungere altro il cellulare di Gibbs squillò
-Dimmi DiNozzo-
-Capo sali, ci sono delle novità- senza perdere altro tempo Gibbs si precipitò verso l' ascensore.
-Siamo riusciti a identificare il mezzo. Un suv nero, ho già dato la descrizione alla polizia e all' FBI- riferì Tony una volta che il capo era arrivato nessa squad room.
-McGee-
-Buone notizie capo. Naturalmente il cellulare è spento..-
- e questa sarebbe una buona notizia?-
-Ham..no..ma la batteria è ancora inserita. Con l' aiuto del centralino potrei riuscire a triangolare il segnale. Abbiamo buone possibilità di trovarlo.-
-Al lavoro McGee- detto questo l' agente Gibbs si sedette alla scrivania. Aveva bisogno di un attimo per riflettere. Doveva schiarirsi le idee per poter ragionare meglio. La domanda che più lo tormentava era " perché era stata rapita?" Era a washington solo da pochi giorni nessuno poteva conoscerla bene tanto da rapirla ma allora...e se qualcuno l' avesse rapita per ferire lui? Come vendetta magari? Cercò di accantonare quell' idea ma non vi riuscì. Si alzò per andare a prendere un boccata d' aria ma proprio in quel momento McGee lo chiamò.
-Capo hanno appena acceso il cellulare. Si trova poco a nord di qui nel parcheggio di un' autorimessa-
-Muovetevi- disse Gibbs prendendo la pistola dal cassetto sotto la scrivania.
Arrivati all' autorimessa Ziva si accorse subito che il cancello principale era aperto, segno che qualcuno era stato lì da poco. I quattro agenti entrarono con le pistole alzate ma non videro nessuno, D'un tratto l' agente DiNozzo vide il suv nero parcheggiato vicino a una pila di vecchie auto arrugginite. Fece segno alla squadra che lentamente si avvicinò al mezzo. A un cenno del capo di Gibbs Ziva e Tony aprirono le porte
-N.C.I.S.- urlarono all' unisono ma il suv era vuoto. Fu McGee, una volta avvicinatosi, a notare l' unico oggetto che si trovava all' interno. Un cellulare. Notò che era acceso e sul display una foto. Una ragazza riversa sul sedile dell' auto con la tempia sporca di sangue. Quella ragazza era Chloe. Quando Gibbs vide la foto capì che i suoi timori erano fondati. Quella era una prova. Qualcuno lo voleva far soffrire e per farlo stava giocando con la vita di sua figlia. La determinazione divenne ancora più forte. Ora era disposto a tutto pur di trovarla.
-McGee, DiNozzo requisite il mezzo, portatelo alla base e analizzatelo impronte tracce di DNA qualsiasi cosa-
-Ziva con me. Andiamo da Abby-
***

-Gibbs mi dispiace. Sangue e impronte corrispondono a quelle di Chloe. Il rapitore deve aver utilizzato dei guanti in lattice. È risultata solo una polvere che lo spettrometro di massa sta analizzando ma nient' altro-
-Grazie Abby- disse Gibbs mentre stava per uscire dal laboratorio ma in quel momento arrivarono l'agente DiNozzo e l' agente McGee tutti trafelati
-Avete analizzato il suv-
-No capo. Ma c'è una cosa che devi vedere- disse Tony
- è su tutti i notiziari- McGee e così dicendo accese il televisore. Subito apparvero delle immagini sfocate che una volta diventate più nitide, come se qualcuno posizionasse una telecamera, mostravano una ragazza legata ad una sedia. Era sveglia ma il bavaglio attorno alla bocca le impediva di parlare anche se riusciva comunque a emettere dei mugolii. Era visibilmente ferita con tagli sulle braccia e graffi e botte sul viso. Doveva essere stata torturata. La tempia era macchiata di sangue. Nel sottofondo una voce femminile parlava.
-Questo video è stato spedito qualche ora fa a tutte le stazioni televisive di Washington. Non si sa ancora chi sia la ragazza o dove si trovi o se questa storia sia una montatura. Ma la polizia stà già investigando e...- ma Gibbs non aveva ascoltato una sola parola. Quella ragazza era Chloe. Almeno era viva ma forse non lo sarebbe stata per molto. I suoi sospetti avevano avuto conferma. Qualcuno stava usando lei per ferire lui. Abby, Tony, Ziva e McGee erano sconvolti. Dovevano agire per salvare quella ragazza che era entrata nelle loro vite solamente il giorno prima. Dovevano trovarla, per Gibbs.
Fu Tony ad accorgersene. Mentre tutti stavano in silenzio aspettando gli ordini di Gibbs aaveva usato tutte le sue poche conoscenze informatiche per riguardare il video...gli sembrava di sentire qualcosa sullo sfondo, ma non capiva cos'era.
-Abby riesci a migliorare il sonoro-
-Ci posso provare- disse Abby mettendosi subito al lavoro- Isolo i suoni sdi sottofondo e elimino gli atri- quello che ne risultò fu un fischio sordo ma alo stesso tempo moto potente. Doveva essere qualcosa di molto grosso come...
-...il fischio di una nave!- gridò Tony all' improvviso- deve trovarsi in uno dei capannoni abbandonati vicino al molo, anche l'ambiente attorno combacia-
-Ce ne saranno decine lì attorno- puntualizzò Ziva. Nel frattempo Abby aveva controllato i risultati dello spettrometro di massa che nessuno aveva più controllato a causa della scioccante notizia.
-Già, ma solo uno trattava gesso. Gesso che veniva usato nelle vernici per dipingere le navi della marina. Sappiamo dove si trova-
-Muoviamoci- e tutta la squadra si incamminò velocemente dietro il capo con Abby che li guardava uscire dal laboratorio.
-Buona fortuna- sussurò senza che nessuno la potesse sentire e si rimise al lavoro.
CONTINUA...

la figlia di Leroy Jethro GibbsWhere stories live. Discover now