I ragazzini del primo anno percorsero il lungo corridoio della sala grande, sollevando il viso all'insù per osservare esterrefatti la volta stellata sopra le loro teste, pur sapendo che si trattava di un banale incantesimo. I tavoli delle quattro case erano stati perfettamente apparecchiati con stoviglie d'oro e i loro stendardi sventolavano a mezz'aria, i tessuti scintillanti che riflettevano la luce proveniente dalle mille candele sospese nel vuoto.
Freddie si guardò intorno con aria curiosa, stringendo la mano a quello strano ragazzino taciturno che aveva conosciuto sul treno: aveva detto di chiamarsi John, John Deacon. Dopo quelle poche parole, non aveva più azzardato una singola frase. Se n'era rimasto per tutto il viaggio seduto composto, osservando il brullo paesaggio scozzese fuori dal finestrino del treno. Per fortuna che, ad un certo punto, un paio di bambini della sua età e dall'aria vivace avevano deciso di occupare i rimanenti posti del suo scompartimento, facendo scorrere più velocemente le ore di viaggio.
-E adesso cosa succede? – domandò Freddie, notando che tutto il gruppo di primini si era fermato dinnanzi al tavolo dei docenti.
John non rispose, si limitò a indicargli un punto di fronte a sé. La professoressa McGrannitt sistemò uno sgabello a quattro gambe di fronte agli studenti, tenendo fra le mani un cappello da mago tutto sporco e rattoppato. Freddie strabuzzò gli occhi quando vide il cappello muoversi e iniziare a canticchiare una specie di filastrocca sulle quattro case di Hogwarts.
"... Forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è a Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori! ..."Non appena il cappello parlante finì di cantare, la professoressa McGrannitt prese la parola, srotolando una lunga pergamena ingiallita: -Quando farò il vostro nome, voi verrete avanti, indosserete il cappello e sarete smistati nelle vostre case –
-Speriamo di finire tutti insieme – sussurrò Freddie a John, Roger e Brian, i ragazzini che aveva conosciuto sul treno.
-Sarebbe pazzesco – aggiunse Roger, cercando di non farsi vedere dalla professoressa.
La McGrannitt iniziò a sciorinare una lunga serie di nomi, in ordine alfabetico. Lo smistamento durava pochi secondi, a volte, addirittura, al cappello parlante bastava semplicemente sfiorare il capo di uno studente per deciderne la casa. In altri casi, invece, ci voleva più del previsto.
-JOHN RICHARD DEACON –
-Oh, cosa abbiamo qui? – iniziò il cappello -Un altro Deacon, dico bene? Vediamo un po': un animo buono e gentile, grande serietà negli studi e una straordinaria capacità di osservazione. Un giorno, chi lo sa, potresti divenire un cercatore per la squadra di Quiddich, ma in quale casata? –
John rimase in apnea per tutto il tempo, aspettando ansioso il responso del cappello: -Ci sono: TASSOROSSO! –
Uno scroscio di applausi si levò dal tavolo dei Tassorosso, i quali accolsero calorosamente il loro nuovo arrivato.
Freddie osservò la scena con sentimenti contrastanti: da un lato gli sarebbe piaciuto essere nella stessa casa di John, d'altro canto, non smaniava all'idea di finire in Tassorosso. A primo impatto, infatti, gli sembrò una casa di mollaccioni, di gente troppo tranquilla per i suoi standard.
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The Queen Sorting
Fanfiction[Hogwarts AU] Lo smistamento ad Hogwarts è uno dei momenti più importanti nella vita di un mago. Cosa avrà da dire il Cappello Parlante su John Deacon, Brian May, Freddie Mercury e Roger Taylor?