Capitolo 1 Un piccolissimo errore...

812 15 18
                                    

Narratore: Simon (cartone moderno)

Oggi è il giorno, in cui sarebbe cambiato tutto.
Ho fatto una nuova scoperta!
Che rivoluzionerà l'umanità.
È notte e i miei due fratelli, stanno dormendo serenamente; perciò è il momento ideale per sperimentare.
Ho scoperto che a questo mondo, non siamo da soli.
Questo mondo è formato da dimensioni, formate da altereghi che si somigliano in ogni dimensione.
Non solo codesti altereghi si somigliano, sono anche la stessa persona.
Sono come se fossero antenati di antenati, in moltissime realtà.
Le dimensioni, vogliono non farsi notare; ma esse esistono e racchiudono molti segreti, che io svelerò.

La rivoluzione del mondo, è iniziata!

Sicuro di me, azionai la macchina ed essa iniziò a vibrare.
<<Questo è un segno..>>
Commentai, mettendomi bene gli occhiali.
La macchina continuò a tremare, fino a svegliare Alvin e Theodore.
<<Simon, che succede?..>>
Mi chiesero curiosi e un po' spaventati, finché non videro la macchina.

Oh no! Questo non va affatto bene!...

<<R-ra-ragazzi... Non avvicinatevi alla macchina, è pericoloso!...>>
Esclamai, cercando di tenerli lontani da essa..
Qualsiasi mossa brusca e potrebbero rovinare il mio intero piano di rivoluzione!..
<<Dai Simon.. Facci dare, solo un'occhiata!>>
Insistette Alvin, ma io inarcai le sopracciglia, arrabbiato.
<<No!>>
<<Andiamo!>>
Mentre litigavano a più non posso, non pensai a Theodore; pensavo soltanto a prendere a parole Alvin...
Ma, senza che me l'aspettavo, Theodore inciampò e azionò per sbaglio, la macchina.
Io e Alvin, smisimo di litigare e guardammo la scena preoccupati.
Una luce abbagliante e verde, avvolse tutta la stanza e colpì Theodore; che cadde a terra all'istante.
<<Theodore?!?!>>
Esclamai insieme ad Alvin e andammo verso il nostro fratellino.
<<R-ra-ragazzi... Non... Non preoccupatevi per me.. Bensì, pensate a lui.>>
Disse Theodore e indicò un chipmunks dietro di noi...

10 ore prima

Narratore: Alvin superstar (film)

Era una giornata fantastica e tutto sembrava andare bene.
Stavamo tornando a casa da scuola, con nessun problema nelle spalle.
Avevamo fatto un compito in classe e come sempre, Simon ha preso 100.
Io ho preso 65 e Theodore, ha preso 80.
Insomma... Tutto è andato bene e sono soddisfatto del risultato!
Io e Simon, eravamo sempre più vicini tra noi; ed è stato lui, ad aiutarmi a studiare.
Non so perché, ma ogni volta che lo vedo, sento un sentimento strano; che non avevo mai provato per nessuno prima d'ora..
Sento un calore caldo avvolgermi e le mie guance, diventano tutte calde..
Il mio cuore, inizia a battere più forte e sento, come se ci fossero mille farfalle dentro il mio stomaco!..
Iniziò a fare strani pensieri e mi innervosisco, quando Simon passa il tempo con Jeanette..
E mi sento triste, quando non mi calcola, quando non mi sorride.
Soprattutto quando non mi sorride.
Amo, quando mi sorride!
Lui...

Ha un sorriso così dolce e bello e...
...

Aspetta un secondo! Ma.. CHE COSA STO PENSANDO?!?!!..
Alvin, Alvin! Smettila! Togliti questi pensieri dalla testa!
È tuo fratello, in fondo!..

Mi rimproverai mentalmente e cercai di scrollarmi quei pensieri di dosso..
Non so che mi succede, ma ogni giorno che passa, non riesco a smettere di pensare a lui! ..

E lo ammetto!
..
Certe volte, lo vorrei baciare...

So che è assurdo e forse sono matto!
Ma muoio dalla voglia di farlo, come se fosse l'unica cosa che mi bloccasse dall'essere felice!..

Forse è vero...
Forse sono innamorato di lui!
Ma non riesco a farne a meno...

Ero immerso così tanto nei miei pensieri, che non mi accorsi della realtà che mi stava attorno.
<<Alvin?!>>
Mi chiamarono i miei fratelli, squotendomi una mano davanti al viso e a quel punto, tornai in me.
<<Eh?>>
Dissi, per poi sentire Simon sbattersi una mano in fronte.
Sorrisi imbarazzato e arrossii un po'.
<<È la quinta volta che ti chiamiamo!.. Comunque sia, non ha importanza.
Ti abbiamo soltanto chiesto di comportarti bene; perché sennò, non ci sarà alcun concerto in Francia e lo sai!>>
Esclamò Simon e io roteai gli occhi.
<<Si lo so Simon, comportarsi bene uguale concerto. Qualcosa di nuovo?>>
Chiesi annoiato e Simon si sbattè una mano in fronte, irritato.
<<Dobbiamo andare a casa e Dave ci ha chiamati poco fa, dicendoci che ci chiederà le regole. Te lo sei scordato?>>
Mi chiese Simon e io sospirai.
<<No>>
<<Bene e ascoltaci quando parliamo. Ultimamente, hai la testa fra le nuvole! Ed è strano dovertelo dire.
Tu sei sempre distratto!..>>
Esclamò Simon e io annuii annoiato.
<<Ad ogni modo, penso che dobbiamo an->>
Non riuscii a finire la frase, perché davanti a noi, c'era una luce abbagliante e blu...

Alvin- Un piccolo errore... (Alvon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora