Parte 1

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«Non toccare, non spostare, non guardare le mie cose. Cerca di tenere la tua parte della stanza ordinata, non voglio vedere vestiti o oggetti di qualsiasi genere sparsi per il pavimento, lo spazio è piccolo e dobbiamo trovare un equilibro per una buona convivenza.
Abbiamo un armadio a testa e se dovessi trovare uno dei tuoi vestiti nel mio stai sicura che non lo riavrai più indietro.
I giorni per il bucato sono il Martedì ed il Venerdì, poi ci metteremo d'accordo per i turni che appenderò alla porta» guardo la ragazza minuta di fronte a me mentre la mie labbra continuano a recitare il protocollo che ingiungo da ormai 3 anni. La mia voce sembra quasi lontana mentre la fisso, come se le mie labbra avessero preso iniziativa e parlassero senza che io me ne accorga.

«Non mi interessano le tue storielle adolescenziali né tantomeno con chi te la fai.
La mia sveglia è sempre alle 6 in punto. Se non ti sta bene essere svegliata così presto comprati dei tappi per le orecchie oppure chiedi il cambio di stanza.» Il mio tono di voce è l'unico suono udibile in tutto il corridoio del dormitorio. Guardo i suoi capelli rosa e quegli occhiali enormi che le ricoprono metà viso. Le guance sono rosse per l'imbarazzo e lo sguardo è rivolto verso il pavimento.

«Ultima cosa, e stampatela bene in mente perché è anche la più importante, NON si portano ragazzi in stanza. Non ho voglia di vedere le palle mosce dei pivelli che ti vuoi scopare, né tanto meno i loro culi pelosi in giro per la camera. Quindi cercati un altro posto per fare sesso.»

Prendo un grosso respiro e la guardo dall'alto in basso. Quel monologo mi ha fatto seccare la gola e la salivazione, dovrei creare un fascicolo prestampato da consegnare ogni volta che una faccia nuova tenta di invadere il mio spazio, con tanto di una mia foto in copertina con il palmo rivolto verso l'interlocutore e la scritta "Regolamento di Clarice Kramer, se osi anche solo disubbidire ad una di queste, ti farò rimpiangere di avermi incontrata."

«Bene» Creo il mio solito e finto sorriso di benvenuto, facendo così intendere l'enorme gioia di dover dimezzare lo spazio in cui vivo con un'altra persona, e mi faccio di lato aprendo la porta.

La ragazza con i capelli rosa, che ancora non ha detto una parola, apre la bocca mentre il suo sguardo passa dalla porta che ho appena aperto alla rampa di scale in fondo al corridoio per un paio di volte prima di sospirare e dire qualcosa a bassa voce. La sua mano afferra velocemente la valigia prima di recarsi a passo spedito verso il corrimano, per poi scendere le scale così velocemente da impressionarmi.

«C'è voluto poco» noto facendo spallucce, immergendo la mia mano nel sacchetto di plastica, tenuto attaccato al mio petto per tutto il monologo, tirando fuori una patatina che puntualmente mi porto alla bocca per poi ritornarmene in stanza, soddisfatta.

Arranco fino al letto chiedendomi perché la Princeton abbia ancora questa assurda tradizione di far accoppiare, ogni anno, una novellina/o con un alunno più grande. Credono davvero che così facendo ci sia meno bullismo? Io non credo proprio.
Per il resto non mi importa. Ho un insano potere di persuasione che porta sempre il nuovo arrivo a scappare a gambe all'aria prima ancora di mettere piede nella mia stanza.
Prima che riescano a trovarmene un'altra ci vorrà almeno un altro giorno. Quindi ancora 1 giorno di libertà prima che un'altra faccia da poppante cerchi di fottermi lo spazio. Le odio. Son qua per studiare e per costruire delle basi per il mio futuro, non di certo per fare da baby sitter a una ragazzina ancora con i denti da latte.

Sì certo, un po' di compassione si plasma quando vedo le loro lacrime, ma fra 1 anno saranno al mio posto e, posso metterci la mano sul fuoco, saranno peggio di me. Ecco a cosa porta questa università. Al cambiamento. 1 anno da novellina ti insegna come ti devi comportare fra i corridoi di questi edifici. Sei debole? Ti fanno fuori.
Posso già vedere quella ragazzina con i capelli rosa abbandonare le sue magliette extra large per altre che le ricoprono appena il seno. All'ombelico comparirà magicamente un piercing e le sue chiappe saranno in bella vista a tutti i ragazzi della Princeton.

Caccia al colpevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora