San Valentino

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Nelson non ce la faceva più. Continuava a far roteare con l'indice la pallina del mouse su e giù, con lo sguardo fisso sullo schermo del computer ma la testa ormai altrove da diversi minuti.
Mai avrebbe immaginato che fare un regalo richiedesse così tanto tempo ed energie, forse perchè erano davvero rare le volte in cui si era ritrovato a doverlo fare per una ragazza.
In effetti, Beatrice non aveva mai voluto nulla per la festa di San Valentino, a lei bastava solamente passare una piacevole serata in compagnia, niente di più.
Questo almeno era quello che lei gli aveva sempre detto da quando stavano insieme, perciò non capiva bene nemmeno lui il motivo per cui quest'anno fosse così ostinato a prenderle un pensierino.
Ad ogni modo, il solo volerlo fare a quanto pare non era sufficiente. Solo in quel momento, davanti a quel pc, si rese conto di non conoscere affatto la sua dolce metà.
Sapeva che le piacessero molto gli animali ma non le aveva mai chiesto quale fosse il suo preferito; non indossava mai lo stesso colore per lunghi periodi quindi anche su quale lei prediligesse era un grosso punto interrogativo; era al corrente del fatto che amasse leggere ma le volte in cui lo faceva lui -allo stesso tempo- stava con gli occhi fissi sui suoi adorati manga e non prestava attenzione al genere di letture su cui l'attenzione di Bea era riposta.

Decise che per il momento, sarebbe stato più producente distrarsi un po', dato che era da ben più di due ore che stava navigando su Amazon, tanto che quasi arrivò ad odiare quel sito dal più profondo del suo cuore. 
Era ancora Domenica, dopotutto. Avrebbe sicuramente trovato qualcosa entro Venerdì, ne era più che convinto.

Giovedì, ore 11:00

«Non ho trovato nulla.»
Un Nelson parecchio affranto si stava piangendo addosso su una delle scrivanie dello studio di Space Valley.
I suoi colleghi, nel frattempo, lo fissavano con un'espressione mista tra preoccupazione e sconcerto.

Uno di loro si avvicinò a lui, appoggiando una mano sulla superficie del tavolo e sporgendosi di poco in avanti per riuscire a scorgere il viso del ragazzo, nascosto dalle braccia.
«Si può sapere che hai? Con la tua aria depressa stai riempiendo lo studio di energia negativa.»

Quando Cesare parlò, il viso di Nelson si alzò di scatto e rivolse all'amico l'espressione più triste e bisognosa d'aiuto che esista.

«Sono disperato, mi è rimasto solamente un giorno per comprare un regalo a Beatrice e sono in alto mare.»
Il ragazzo si era aggrappato con entrambe le mani alla felpa del più grande, che non potè fare altro di rivolgergli uno sguardo pieno di finta compassione e una lieve punta di divertimento.

«Un regalo, hai detto? E da quando tu fai regali a San Valentino?»

«Beh, ecco...»
Nelson non seppe come continuare la frase, per il semplice fatto che nemmeno lui conosceva la risposta. Negli ultimi giorni si era solamente convinto che il motivo fosse perchè era innamorato di Bea, e voleva vederla felice, ma persino lui non credeva minimamente a quella spiegazione così buonista e patetica.

«Lascia stare!» liquidò la questione Nelson, scuotendo velocemente il capo.
«Piuttosto, aiutami. Tu cosa regaleresti alla tua ragazza?»

Cesare rimase qualche secondo a pensarci su, con tutta l'aria di chi davvero si stesse spremendo le meningi per aiutare un suo amico. Poi, un sorrisetto comparve sul suo volto. Si liberò dalla presa di Nelson, e si diresse nella cucina di Space Valley. Il cugino rimase lì, non sapendo cosa si sarebbe dovuto aspettare da Cesare, ma con la speranza che finalmente avesse trovato una soluzione al suo problema.

Passarono diversi minuti, Nelson picchiettava nervosamente le proprie dita sulle ginocchia, quando finalmente Cesare ritornò da lui. Stava nascondendo qualcosa dietro la schiena, mentre lo stesso sorrisetto di poco prima non aveva ancora abbandonato il suo viso, anzi, si era fatto ancora più marcato.

Celson CoffeeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora