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~Izuku Midoriya...~
Sbattei le palpebre confuso.
~chi...cosa...~
Alzai una mano per ripararmi dal sole che mi illuminava il volto.
~Dove sono?~
Mi misi carponi. La luce mi sembrava voler squarciare la pelle. Il calore aumentò...aumentò...
Mi si spaccarono le labbra.
~SVEGLIATI, FIGLIO MIO.~
     ...

- IZUKUUUUUUUUUUUUUU~-
-aaaaAHHHHH!- Mi drizzai a sedere sul letto, ancora urlando. Mi ritrovai davanti il viso di mia madre.
-Izuku, forza!! Devi andare a scuola! È l'ultimo giorno, poi non preoccuparti, sarà finito.- Mi stropicciai gli occhi, con ancora dei puntini neri che mi danzavano sulla retina, per la luce che avevo visto....
....in sogno?
Mi vestii e andai in cucina , praticamente correndo. Presi al volo un biscotto e farfugliai "ciao mamma!" , dopodiché mi lanciai in strada, correndo come un matto, per cercare di arrivare in orario il mio ultimo giorno di prima media.

~SKIPPO TIMEH :3~
Driiiinnnnnn
Fine delle lezioni. Tutti urlano contenti e si riversano in cortile: un tipico ultimo giorno.
"Lezioni." Non avevamo fatto niente.  Tutti chiaccheravano con i propri amici, tranne me.
Un cespuglio non ha amici.
Un cespuglio non parla. Sta attento alle lezioni e basta.
Un cespuglio non ha una vita sociale.
Beh, è vero.
Mi hanno affibbiato il soprannome di "cespuglio" per via dei miei capelli verdi. Amo questo colore, è anche il colore dei miei occhi, quindi sia io che mia mamma,  abbiamo deciso di tingerci i capelli di verde.
Hanno cominciato a dire che un cespuglio non parla, non socializza, non ha amici. E in breve sono diventato il bersaglio degli aereoplanini di carta.
E delle gomme.
E degli insulti.
Ma a me non importa.
Questo è un mondo noioso. ~Light Yagami approved~

~RISKIPPO TIMEH :3 ~
Bando alla tristezza.
Camminai un po' per strada, e, visto che era una bella giornata di sole, calda, tipica di giugno, decisi di fare un giro lungo, per una stradina laterale che nessuno conosceva, e nessuno mai ci andava, che passava per il bosco del parco.
Non l'avessi mai fatto!
Non so per quale angolazione del sole, per quale ragione avesse scelto di trovarsi in quella posizione, fatto sta che il bosco era veramente buio.
Non era buio pesto, ma calò veramente tanto la luce. Inoltre, una nuvola di passaggio oscurò ancora di più il sole.
Mentre camminavo, c'era qualcosa che mi faceva venire i brividi. Mi fermai di scatto.
Crack.
Mi si bloccò il respiro.
Crick, crack.
Il mio cuore parve fermarsi.
Mi girai lentamente, e per poco non urlai per lo spavento.
Il ragazzo che mi ritrovai davanti mi mise una mano sulla bocca, e mi fece segno di star zitto.
-Non muoverti, baka.-
Quasi non urlai una seconda volta. Come mi aveva chiamato?
Osservai bene quel ragazzo. Aveva i capelli bianchi, e gli occhi grigi, dove aleggiava un che di misterioso.
Cominciai a cercare di divincolarmi dalla sua presa. Mi balenarono in mente tutti gli avvertimenti che mia madre mi dava sugli sconosciuti.
Anche se sembrava avere un anno o due in più di me, mi spaventai lo stesso.
-fermo, idiota! Non sono un rapitore, non ti voglio fare del male! Muoviti e siamo...-
Un verso grutturale si levó dal folto della foresta.
Una specie di mostro con nove teste sbucò dal bosco, sputando una cosa che bruciava il terreno dove toccava.
...un'idra???
Mi chiesi esterrefatto. Sono un fan della mitologia greca, mi sono studiato tutte le storie a memoria!
La riconobbi subito.
Quel ragazzo mi gridò: -scappa!- e si voltò per affrontarla.
Posò una mano a terra, e l'idra si trasformò in una statua di ghiaccio.  Un' altro ragazzo, con i capelli rossi, sbucò fuori dai cespugli, urlando inferocito. Urlò: -BRUCIA, FECCIA!- E una colonna di fiamme ridusse il povero mostro in cenere.
Io, molto coraggiosamente, non avevo smesso di urlare per tutto il tempo, dalla mia posizione per terra, avevo avuto una visuale perfetta del mostro.
Silenzio. Tranne per la mia voce che continuava ad urlare.
Rendendomi conto che  i due ragazzi mi osservavano, chiusi la bocca e deglutii sonoramente. -AAAAAAAaaaaaaahh. Ah.-
Tossicchiai, mi rialzai e mi misi in guardia, i pugni chiusi che aleggiavano davanti al mio viso.
-CHI SIETE, COSA VOLETE, COS'ERA QUELLA COSA?- Chiesi con un tono di voce molto simile a una ragazzina che fangirla.
I due ragazzi mi osservarono incuriositi.
-È lui?- chiese quello con i capelli rossi, una bruciatura dell'occhio sinistro e gli occhi azzurri infuocati di rabbia. -Credo di sì. - rispose quello con i capelli bianchi, gli occhi grigi freddi e l'espressione apatica.
Sembravano gemelli. Avevano anche la stessa voce. Sembravano così diversi...caratterialmente, intendo. Erano i d e n t i c i, tranne per il colore dei capelli e degli occhi.
Mentre venivano verso di me, la mia vista andò insieme. Strizzai gli occhi, e quando li riaprii, al posto dei due gemelli c'era un ragazzo solo, con i capelli divisi a metà, metà rossi e metà bianchi, e gli occhi eterocromi: uno azzurro e uno grigio e una bruciatura sull'occhio sinistro, che mi tendeva la mano.
Urlai ancora. Questo era troppo per il mio cervello.
-Scusa! Credo di averti spaventato.- disse lui. Un piccolo sorriso, quasi impercettibile, gli piegò le labbra.
-Mi chiamo Shoto Todoroki. E credo di doverti spiegare molte cose.-

~SKIPPO TIMEH :3~

-Woah.- Mi passai una mano sul viso, incredulo di tutto quello che avevo sentito.
-Esatto.- Todoroki prese un sorso dal suo milkshake alla fragola.
-Quindi, Todoroki-kun, mi stai dicendo che...- abbassai la voce quando una cameriera passò di fianco al nostro tavolo. -...gli dei dell' Olimpo... e tutta quella roba mitologica- Feci gesti in aria -..esiste sul serio???-
-Esatto.- Rispose per la seconda volta il ragazzo bicolore.
-Woah, woah, woah. E quindi tu sei figlio di Ecate?- Lui si irrigidì. -si. - -E hai due personalità?- Lui mise giù il milkshake. -Frena il tuo entusiasmo, semidio. Non è una vita semplice. I semidei non arrivano quasi mai all'età adulta. È un mondo pericoloso, Midoryia. Devo portarti al Campo.-
-Quello di cui mi hai parlato?- Mi brillavano gli occhi per l'entusiasmo. Ero un SEMIDIO! Beh, non sapevo ancora di chi ero figlio, ma non ero solo un comune mortale!
Mi misi a ridere come un bambino.
-Midoryia, ti devo insegnare veramente tante cose.

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WIIIH GENTEH!
Eccomi qua. Devo ammettere che questa storia mi piace un sakko!
Credavaaaate che aggiornassi "before i met you," EEEHHHH??
*le parte via il telefono*
Ma mannggia al Wall maria...
Aggiornerò pruesto, tranquillih.

Volevo dirvi anche che se tutto va bene, il 15 marzo sarò al Cartoomics di Milano, dove porterò il cosplay di Shigaraki.
Spero di non morire di botte ahahaah. Sarò insieme a un Deku, un Kirishima (o forse una Uraraka boh) e una Eri selvatici.
E quindi PLUS ULTRA!!!

THE DAY HAS COME!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora