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Jk Perdonami per ieri, ho avuto una piacevole sorpresa e ho accantonato il cellulare.
Me Piacevole sorpresa?
Jk Sì.
Me Tipo?
Jk Una ragazza che avevo conosciuto qui e che avevo aiutato a quanto pare ha voluto sdebitarsi.
Me Oh.. davvero carina
Me Il gesto intendo
Jk Sì, diciamo pure così.
Ti sei disconnesso dalla chat
Jk Ti vedo online ma non visualizzi. Tutto bene?
Jk Houston, Houston. Mi sentite?
Jk Ok, afferrato. Vado.
Jeongguk spense il cellulare riponendolo sul comodino, urtato dal comportamento che aveva assunto il più piccolo. In quel momento era steso sul letto, nudo, con solo delle lenzuola bianche stropicciate a coprirlo. Incrociò gli avambracci dietro il capo, sollevando quest'ultimo alzando così lo sguardo. La mascella ed il collo erano tesi mentre il respiro era alterato a causa della rabbia che cresceva ogni secondo di più. Bastò che la porta del bagno si aprisse, rivelando la figura seminuda della ragazza che gli aveva fatto visita la notte precedente, per distogliere l'uomo dai suoi pensieri. Un ghigno si palesò sul suo volto. «Toglitelo» ordinò indicando con lo sguardo il suo accappatoio in cui in quel momento era avvolto il corpo femminile della giovane. L'unico tessuto che copriva le nudità della ragazza fu lasciato scivolare a terra. Con passo lento, ancheggiando, questa si avvicinó al letto dov'era steso il corvino. Salì sopra il materasso gattonando fino al corpo scultoreo del ragazzo. Montò sul suo bacino, a Kook brillarono gli occhi. Il più grande agganciò le mani ai fianchi larghi dell'altra stringendoli. «secondo round?»