ғoυrтн мιnυтe

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Questa volta, dovetti tenermi al muro per non cadere.
Quei cambi di scenario mi facevano girare la testa.

Ispezionai l'ambiente intorno a me, e non ci misi nemmeno due secondi a riconoscere la casa di Taehyung, quella in cui viveva con sua madre.
Ci ero stato migliaia di volte, molte di più rispetto a quelle in cui ero stato a casa di suo padre.
Non gli ero mai stato troppo simpatico.
Ma nonostante quello fosse un luogo così vicino a me, non capivo come mai fossi finito proprio lì.

Insomma, non sarebbe stata più logica casa mia?

Dovetti ricredermi quando sentii dei passi veloci nel corridoio, e vidi spuntare un me stesso di circa quattordici anni dalla penombra.
Si stava torturando nervosamente le mani, facendo avanti e indietro senza fermarsi.

Non ricordavo bene perchè fosse così in ansia, ma sospettavo che avesse a che fare con qualcosa all'interno della stanza di Taehyung, la cui porta era a pochi passi da me.
Volevo entrare a vedere cosa stesse succedendo, ma temevo che avrebbero visto la porta aprirsi.
Si sentivano delle voci provenire dall'interno, ed ero terribilmente curioso di sapere cosa stesse succedendo.
Anche perchè, se il me stesso più piccolo era lì fuori, significava che non avevo mai saputo cosa stesse succedendo lì dentro.

Come se una lampadina si fosse accesa nella mia testa, allungai una mano pallida verso la parete, a vedere se tutti i film riguardanti i fantasmi che avevo visto avessero dato i loro frutti.
Sorrisi ampiamente quando vidi le punte delle mie falangi scomparire oltre il muro, e le sentii attraversate da un brivido gelido.
Mi avvicinai ancora di più, inserendo nella parete anche l'altro braccio, e chiudendo gli occhi vi passai completamente attraverso, per poi sentire una scarica di freddo attraversarmi da capo a piedi.

Quando aprii gli occhi, mi resi conto con piacere di essere riuscito ad entrare in camera di Taehyung.

Quella era sicuramente la stanza che conoscevo meglio in tutta la casa, dati tutti i giorni- e le notti soprattutto- che ci avevo passato quando Taehyung ed io eravamo già più grandi.
Non era cambiata molto nel corso degli anni, come avevo avuto modo di constatare guardandomi intorno.

Le uniche cose che stonavano in quella camera che sapeva così tanto di Taehyung erano due ragazzi seduti lì sul suo letto.
Lui era in piedi di fronte a loro, e a giudicare da come sbatteva a terra un piede e si mordicchiava incessantemente il labbro inferiore, potei facilmente intuire che fosse turbato.
Gli altri due lo guardavano con aria quasi scocciata, come se stessero aspettando che dicesse o facesse qualcosa.

"Non voglio farlo" fu Taehyung a parlare, cessando di battere il piede a terra e guardando deciso i due ragazzi.
Uno dei due, quello più basso e con i capelli arancioni, si alzò dal letto, fulminandolo con lo sguardo:" Quindi stai dicendo che preferisci passare il tuo tempo con quel ragazzino invece che con Hoseok e me?"
Si alzò anche l'altro ragazzo, fiancheggiando il suo amico:" Sembra che tu non voglia più stare con noi".

Vidi Taehyung roteare vistosamente gli occhi:" Non sto dicendo questo, smettetela di mettermi in bocca parole che non mi appartengono!"
Gli altri due storsero la bocca, scettici.
"E allora cosè che stai cercando di dire? Perchè davvero non capisco" rispose acidamente l'arancione.
"Non c'è motivo che io smetta di passare del tempo con lui, va bene? Siamo amici, esattamente come noi tre. Perchè dovrei smettere di parlarci solo perchè voi volete che lo faccia?" domandò con tono esasperato.

Mi sentii chiamato in causa, dato che probabilmente il ragazzino in questione ero io.

"Ti rendi conto delle cazzate che dici, vero? Come fai a passare tutto questo tempo con lui, Tae? È un lattante, uno di quelli noiosi, con lo sguardo perennemente terrorizzato e la testa costantemente bassa" ribattè quello più alto.
Taehyng sbuffò spazientito:" Mai pensato che magari se ha questo atteggiamento con voi è perchè lo trattate come se fosse dello sporco sotto le scarpe? Con me non è così, con me è una persona totalmente diversa, siete voi che lo fate sentire come se non fosse abbastanza!"

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