31. Cretino!

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Era domenica pomeriggio e Ollie si trovava davanti al Gogo, in attesa che arrivasse Minho.

Quel cretino! Perché mai ha voluto che ci trovassimo proprio qui?

Pensò la ragazza lisciandosi la gonna.
In quel momento, alle sue spalle, arrivò Minho, che di soppiatto le coprì gli occhi con le mani.
"Indovina chi sono?"
"Mmh, Bang Chan?"
"Ma, ma, ma... ma che vacca!"
"Minhooo!"
"Allora lo vedi che sai chi sono"
Ollie gli afferrò le mani, le tolse dal suo viso e girandosi incrociò le braccia.

"Sei un cretino!! Mi spieghi perché ci siamo dovuti incontrare qui? Se hai intenzione di entrare io me ne vado eh!"
"Io? Entrare al Gogo? Ma anche no! Ti ho portata qui per farti ricordare il motivo per cui mi devi un appuntamento"
"Che razza di-"

Ollie si bloccò.
Con la coda dell'occhio, intravide la cameriera che quel famoso giorno era stata tanto buona e cara con Minho e, colpita da una fitta di gelosia, prese il ragazzo a braccetto.

"Vieni un secondo"
"Audace!"
"Zitto e vieni!"
Ollie lo trascinò davanti alla vetrina del bar che mostrava il menù della caffetteria, fece finta di leggerlo e quando la cameriera passò, non poté fare a meno di notarli.
"Mmmh, non mi convince molto, cambiamo posto MinMin?"
"Certo bella, andiamo dove vuoi"
Le rispose Minho che, avendo intuito cosa stesse succedendo, decise di approfittarne e poggiò una mano sul fondoschiena della mora.
La cameriera fece una smorfia e rientrò nel locale.

"Minho, è finito il teatrino, puoi togliere il tuo tentacolo da lì"
"Non posso, credo che la mia mano si sia incollata"
"Ya Minhoooo"
Ollie scoppiando a ridere, cercò di divincolarsi, ma il moro l'afferrò per le spalle.
"Dove pensi di andare? Oggi devi starmi appiccicata"
Lei arrossì e appena il ragazzo le afferrò la mano, sentii il suo cuore sussultare.

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"Minho dove stiamo andando? È quasi mezz'ora che camminiamo"
"Shhh, ti sto portando in un posto che ti piacerà di sicuro, data la tua natura"
"La mia natura?"
"Shhh!! Appena arriviamo capirai"

Dopo altri quindici minuti giunsero al luogo tanto atteso.
"Lo street food!"
"Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto"
"Mi stai dando della cicciona?"
"Assolutamente sì"
Ollie lo colpì sul braccio.
"Su su, da dove cominciamo?"

Girarono per tutto il pomeriggio tra le varie bancarelle di cibo e i due ragazzi non si fecero mancare di assaggiare nulla.
Provarono di tutto, dal gelato nero agli anelli di calamari, quando esausti, si fermarono a sgranocchiare degli spiedini di polipo su un marciapiede.

"Fono buoniffimi!"
Disse Ollie con la bocca piena, mentre Minho scoppiò a ridere.
"Non parlare con la bocca piena, non è carino"
"Che ci poffo fare? Devo efprimere in tempo reale i miei appreffamenti per il cibo"
Il moro, che stava per addentare il prossimo polipetto, si fermò.
"Giusta osservazione"
Disse per poi inclinare la testa e restare a guardarla godersi il suo spiedino.
"Tu non mangi??"
Constatò Ollie pulendosi la bocca con un tovagliolino di carta.
"Che c'è? Non ti piace?"
"Sì, sì, mi piace"
Il ragazzo sospirò e finì il suo cibo.

"Ora che si fa?"
"Come sarebbe a dire che si fa! Manca il dolce!"
"Hai ragione"
Minho spostò il piattino di plastica con dentro il resto del pesce e scivolò più vicino alla morettina, le mise una mano sulla guancia e premette le labbra contro quelle della ragazza.
Cominciò a muoversi delicatamente provocando qualche dolce schiocco.
La mora si appoggiò alle spalle di lui e alzò leggermente il viso, mentre Minho sorrise nel bacio.
"Ti basta come dessert?"
"Voglio anche il caffè"
Lui rise e riprese a baciarla.
Le loro lingue si intrecciarono una seconda volta e quando lui si staccò, la prese per un braccio e la fece sedere sulle sue gambe.
"Ora sono davvero sazio"
"Te l'ho già detto che sei un cretino?"
"Almeno dieci volte"
Lui la strinse dalla schiena e le appoggiò il mento sulla spalla.
"Però vorrei poter essere il tuo di cretino"

Era la prima volta che il ragazzo si comportava in modo tenero, Ollie non lo aveva mai visto così.
Dopo quella frase infatti, capendo che avrebbe potuto cedere, raccolse tutte le sue forze e prendendogli le mani, si alzò in piedi.

"Forza, ci mancano ancora un po'di stand da visitare"
"Visitare... Ti stai mangiando mezza Corea"
"Ma come osi! Cretino!"
Gli sorrise lei e poi mano nella mano, proseguirono la loro avventura di degustazione.

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