Scenari*

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Sai ho sempre odiato l'estate,
Vuoti temporali incolmabili,
Stesse cose,
Stesso posto,
Stessa piscina,
Stesso bar marcio,
Vecchio e cadente.
Slot prese a cazzotti,
Tavolo da biliardo intriso di fumo.

Poi arrivi tu...
Ora amo l'estate.
Cancello la noia repressa del tempo passato con persone tossiche.
Sei l'emozione che nasce dal cuore e arriva allo stomaco di quando guardi le luci di una città da lontano e riempi i polmoni di arietta fresca serale.
Sei la tavola calda che è il mare a mezzanotte,
Sei calma e ansimante, nuda nella mia macchina,
Poi in una tenda
E infine nel mio letto a tarda notte,
È quasi l'alba.
Ti amo talmente tanto...
Restiamo a parlare appagati su lenzuola di seta,
Sfiorandoci con le dita,
In quel letto che racchiude la vita.
Ti conosco così bene,
Eppure ti osservo ogni volta con lo stupore con cui osservi una specie particolare della natura...
Con le pupille dilatate in cui scorre la bellezza dei fuochi d'artificio per festeggiare qualcosa che ha senso solo se sei con me.
E ti vedo,
Ti vedo ovunque,
Nei miei scenari di ogni stagione,
Ma è dell'estate che parlo,
I progetti,
Il mio tempo,
Il tuo tempo,
Il nostro tempo...
Prenditi tutto il mio tempo che vuoi
Ma fallo in fretta.





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G&V

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