Chapter 2

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Il viaggio in aereo continuava ed Hermione si sentiva sempre più inquieta. Non solo per la situazione dopo guerra, o per i suoi, il patto con i nonni e il comportamento di Ron, ma adesso anche per quel paio di occhi grigi che la fissavano e la giudicavano. No lei non era assolutamente così.

Dopo un paio d'ore di volo in cui la strega cercava di aggiungere dettagli al suo piano e di studiare più strategie possibili per uscire da quel limbo il più in fretta, fallendo miseramente, l'aereo atterrò nel suolo australiano. Charlotte prese il cappello e cominciò ad uscire.

"Dai cugina, non fare quella faccia." Le disse cercando di alleggerire l'atmosfera.

"È che vorrei capire quando vedremo quella maestra di arti magiche antiche di cui mi parlavi." Le rispose riflettendo su tutto e ricevendo uno sguardo preoccupato dalla cugina che la aspettava in fondo alle scale dell'aereo.

"Tesoro lo so come ti senti, anche io se mi trovassi al tuo posto vorrei trovare i miei al più presto e finire questa farsa qui, ma per ora non è possibile. Bisogna mantenere la calma e ragionare su tutto a mente fredda, lo sai anche tu che è la scelta migliore. Senza contare che dobbiamo continuare la farsa con i nonni e sai benissimo che ne abbiamo bisogno." Continuò Charlotte mentre salivano in macchina. Hermione pensierosa si sistemò nel sedile e una volta riflettuto rispose alla cugina.

"Si lo so, hai ragione. Ma non è facile."

"Lo so, non è per niente facile ma c'è anche da dire che questa è anche un'ottima scusa per poterti prendere una pausa. Insomma da quando non passi un po' di tempo a rilassarti e pensare a te?" Le chiese con voce dolce.

"Beh...da molto tempo." Le rispose riflettendo. Alla fine da quando era arrivata ad Hogwarts ne erano successe di ogni e lei era sempre stata dietro a tutto: le avventure con Harry e Ron, i compiti, i serpeverde, la ricerca degli horcrux e alla fine la guerra che era stata l'ultima goccia che aveva fatto traboccare il vaso, ovviamente.

"Bene, siccome la maestra la vedremo domani e dobbiamo ancora arrivare all'hotel, fare il check in e parlare con i nonni facciamo queste cose per prime. Poi stasera ci rilasseremo alla spa, ne hai bisogno cugina, ne hai passate tante." Concluse il suo ragionamento abbracciando Hermione.

"Non so se sia una buona idea..."

"Mione hai un'idea migliore su cosa fare questa sera?!" Quando la vide negare con la testa riprese l'attacco: "Benissimo, quindi stasera andremo alla spa!" Concluse soddisfatta.

Dopo qualche tempo arrivarono all'hotel dove furono guidate alla camera, o almeno quello che credeva fosse una stanza.

"Benvenute signorine. Siete in una delle Ambassador Suite, in particolare questa vi darà una vista sulla St. Patrick's Cathedral. Le camere sono da questa parte, scegliete la vostra disposizione e dopo che ce l'avrete comunicata porteremo i vostri bagagli. Da questa parte c'è il soggiorno con la tv e il telefono dove potete chiamare il servizio in camera se non volete scendere a pranzare o cenare al ristorante. Il bagno è fornito di vasca idromassaggio oltre che di doccia e di tutte le comodità di cui avete bisogno. Il Park Hyatt vi da il benvenuto e vi augura una buona permanenza."

Le ragazze cominciarono a gironzolare per la suite guardandosi attorno e guardando anche fuori, lo skyline di Melbourne si apriva davanti ai loro occhi. Erano estasiate da tutta quella bellezza.

"Ma è gigante qui..." disse infatti dopo un giro Hermione.

"Si ma i nonni farebbero questo e altro per noi, lo sai che ci tengono. In più stiamo portando in alto il nome dei Granger quindi veniamo premiate!" Le rispose sorridendo e poi entrando in una delle camere la proclamò sua, facendo ridere la riccia.

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⏰ Last updated: Feb 26, 2020 ⏰

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