Sirius

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"SCENDI IMMEDIATAMENTE LURIDO MOCCIOSETTO!!"
L'urlo assordò il povero ragazzo che dormiva tranquillamente nel suo letto.
Si alzò di malavoglia e si diresse verso lo specchio.
Si guardò ammiccando.
'Ecco a tutti il mitico e affascinante...'
"SIRIUS BLACK !!!" Tuonò sua madre "SE NON SCENDI ENTRO DIECI SECONDI VENGO IO A PRENDERTI...1...2..."
Sirius si precipitò di sotto e trangiugò la colazione.
Salì di sopra per prendere il suo bagaglio.
Non vedeva l'ora di andare via. Odiava casa sua.
Sperava ardentemente di non finire in serpeverde, con tutti i cugini e parenti, dove invece speravano andasse i genitori.
Ma Sirius Black non era un tipo che rispetta le regole.
Intanto era di nuovo allo specchio e si sistemava i lunghi capelli neri sempre perfetti.
"RAGAZZINO INGRATO VIENI IMMEDIATAMENTE O TI LASCIAMO QUI"
Sirius fu tentato di chiudersi nell'armadio solo per infastidite la madre ma il pensiero di perdere l' Hogwarts Express e di dover rimanere un altro anno a casa con i suoi lo spaventò talmente tanto che sentì un brivido freddo lungo la schiena .
Prese la sua valigia ,pronta da settimane , e la sua gatta nera ( mi sono presa una libertà ) , poi si precipitò fuori.
Per tutto il tragitto i genitori , principalmente la madre ,  gli dissero come doveva comportarsi. Lui ovviamente non ascoltò. Trovava prive di senso le loro idee. Perché mai non poteva parlare con i babbani ? Perché mai il sangue di alcuni era meno importante di quello di altri ? Mi ci scorreva davvero il fango nelle vene delle persone . Sarebbero morte , di questo Sirius era certo.
Non capiva proprio perché i genitori li discriminavano .
Tanto una volta arrivato ad Hogwarts  avrebbe dimenticato i suoi genitori per un bel po'.
In quel momento il treno iniziò a fischiare e arrivò sua cugina Narcissa insieme a Bellatrix .
"Vai con loro " gli intimò la madre. " Ragazze " continuò " vi portereste appresso questo scapestrato per piacere ?".
Le  ragazze annuirono. Era meglio non discutere con la zia .
Una volta sul treno con le due cugine Sirius scappò dall'altra parte della locomotiva.
I vagoni erano ormai tutti pieni così optò per quello meno affollato, che accoglieva un ragazzo dai capelli neri che guardava fuori dal finestrino.
"Ti dispiace se mi siedo qui?" Gli chiese " no Certo che no"disse lui"Io mi chiamo James e tu?" si alzò e gli tese la mano. Fissò i suoi occhi scuri in quelli color nocciola del ragazzo che non promettevano niente di buono.
Gli strinse la mano.
" Sirius " disse " Sirius Black

Marauders - the storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora