prologo

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Chi me lo fa fare?

Quante volte me lo sono chiesto, troppe credo. Chi me lo fa fare di fare tardi con gli allenamenti e andare a scuola stanco morto; chi mi fa impegnare così tanto se tanto poi non ci riesco; chi me lo fa fare di ricevere tutte quelle critiche solo per una postura non corretta; chi mi fa buttare talmente tante volte da farmi venire i lividi persino sul sedere? 

Cosa ci guadagno? 

Che ci guadagno a saltare ancora e ancora nella speranza di fare punto; che ci guadagno a tuffarmi in continuazione solo per prendere una cavolo di palla?

Perché?

Perché devo impararmi a fare tutto se tanto ho solo un ruolo; perché mi impegno tanto se poi non gioco come vorrei; perché ci siamo spaccati fin da piccoli per arrivare ad un misero livello?

Adesso ve lo dico,anzi ve lo faccio capire.

Quella palla, quella cavolo di palla. Il solo vederla mi ribollire il sangue. Mi sento pronto a tutto, a tuffarmi addosso a qualcuno, a saltare talmente tante volte da non sentire più le gambe. In quel campo di 9 metri quadri lo spazio sembra infinito, in quel campo nulla ha più importanza. Fuori da esso potrei essere uno studente modello, un cattivo ragazzo, un ragazzo popolare o una persona timida e sconosciuta; ma li dentro tutte quelle persone non ci sono , c'è la squadra, un insieme di persone disposte a tutto per una palla. Il timido può essere un attaccante feroce, il popolare un palleggiatore insicuro e lo studente modello un libero quasi inesistente. Ma insieme, in quel campo con il loro aiuto reciproco possono fare grandi cose. 

La partita è fatta su un campo di guerra. Testa alta, entra nell'arena e affronta l'avversario. Combatti finché i tuoi muscoli non ce la fanno più, finché non cedono. Mai mollare, mai rinunciare.Mai fuggire, mai arrendersi.Combatti per la giusta causa.Combatti. Anche quando la tua sconfitta sembrerà inevitabile tu combatti.

Me lo fa fare la mia passione, l'adrenalina che mi scorre nelle vene quando sono in campo. Ci guadagno il fatto di essere distrutta per la mia passione. Lo faccio perché ora mai è una parte di me, non so cosa farei senza, è la mia migliore amica, la mia metà, la mia certezza, la mia anima, la mia gioia, la mia paura, la mia rabbia, la mia rovina. Ma sopratutto è il mio ossigeno senza di essa la mia vita sarebbe vuota.

stressed, blessed and volleyball obsessedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora