PROLOGO

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PROLOGO

Nell'Apocalisse l'angelo giura che il tempo non esisterà più. È molto giusto, preciso, esatto. Quando l'uomo raggiungerà la felicità, il tempo non esisterà più, perché non ce ne sarà più bisogno. È un'idea giustissima. Dove lo nasconderanno? Non lo nasconderanno in nessun posto. Il tempo non è un oggetto, è un'idea. Si spegnerà nella mente.

(Fëdor Dostoevskij)

Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri più ammalato, ruberà tale esplosivo e s'arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli proba di parassiti e malattie. 

(Italo Svevo)

Un post-it, e una scritta: «Andrà tutto andrà bene». Con un cuoricino disegnato a mano. Come quello, migliaia di altri bigliettini, tenuti insieme da nastri di scotch e disposti lungo i muri di tutta la città. A formare una muraglia. Per molti, quelle quattro parole erano diventate in pochi mesi un inno alla speranza, un modo come un altro per convincersi che, prima o poi, avremmo visto la luce in fondo al tunnel.

Io e te, a un metro di distanzaWhere stories live. Discover now