Capitolo 1.

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"Scarlett?" sento mia madre chiamarmi.

"...Si?" rispondo distratta, sono troppo presa dal libro che sto leggendo.

"Oh, sei qui" ed entra in salotto, proprio dove sono seduta io.

"È successo qualcosa?" chiedo alzando gli occhi mentre posiziono il segnalibro alla fine del capitolo.

"È arrivata una lettera dalla...NYU" dice controllando il mittente.

"NYU?" Sgrano gli occhi, alzandomi e prendendola velocemente. Effettivamente è della New York University. Sinceramente sono sempre stata una secchiona, lo ammetto, e oltre al fatto di poter continuare a studiare, sono particolarmente felice del fatto che la destinazione sia New York, dove vive Luke, magari un giorno lo rivedrò. Non voglio far creare l'idea sbagliata di voler continuare lì i miei studi solo perché credo che ci incontreremo di nuovo, no. Sono davvero interessata ad ampliare le mie conoscenze. E poi New York è una metropoli, c'è una possibilità su un milione di rivederlo, ma se un giorno dovesse succedere, sarò la persona più felice di questo mondo.

"Vado a preparare le valigie..." dico correndo in camera, poi apro l'armadio e tiro fuori tutti i vestiti possibili e immaginabili. Sento il cellulare squillare. Harry. Harry è il mio migliore amico. In realtà stavamo insieme, ma ci siamo resi conto che sarebbe stato meglio rimanere amici, e ora eccoci qui. Questa è la prova che non sempre dopo una relazione si è costretti ad odiarsi.

"Pronto?" rispondo tenendo il cellulare tra l'orecchio e la spalla, mentre prendo una scatola da un ripiano dell'armadio.

"Ehi, andiamo a prendere qualcosa da Starbucks?" Chiede.

"Certo, dammi solo un quarto d'ora e ti raggiungo lì" dico tirando fuori altre maglie.

"Un quarto d'ora? Dobbiamo andare a fare una passeggiata, non ad una sfilata di moda" dice sarcastico ridacchiando.

"Okay, arrivo subito" affermo arrendendomi divertita, e riattacco. Prima di uscire, cerco di sistemare la camera, missione impossibile, dato che ho praticamente svuotato l'armadio, quindi infilo alcune maglie nella scatola e la metto dietro al letto, giusto per farla sembrare più ordinata.

*

"Te l'ho detto, Harry, mi hanno presa alla NYU" dico sorseggiando il mio frappé.

"Quindi partirai per New York?" Chiede lui facendo lo stesso.

"Esatto" rispondo euforica.

"Allora io verrò con te" dice posando il contenitore, ormai vuoto.

"Cosa?" Sgrano gli occhi.

"Davvero ti aspetti che io ti lasci andare laggiù da sola? Non esiste" e prende il cellulare dalla tasca della giacca.

"Wow, non sapevo fossi mia madre!" Mi lamento portando di nuovo la cannuccia alla bocca.

"Sul serio, New York è una metropoli e tu lì non ci rimarresti nemmeno un giorno" dice alzando un sopracciglio.

"Anche Sydney è una città enorme"
rispondo provocandolo.

"Scarlett, non dire sciocchezze" ridacchia.

"Va bene, e i tuoi? Ti farebbero partire?" Chiedo io.

"Se mi hanno fatto trasferire a Sydney quando gliel'ho chiesto, figuriamoci a New York, mi basterebbe una scusa banale, tipo che voglio viaggiare o cose del genere" incrocia le braccia al petto.

"Tu sei pazzo" scuoto la testa ridendo.

"È normale, sono sempre con te!" Si giustifica.

"Sai, pensandoci bene, vado da sola a New York..." Fingo di protestare.

"Okay, okay, scusa" alza le mani in segno di resa. Io intanto sorrido soddisfatta.

"Quando parti?" Chiede.

"La settimana prossima" rispondo pensando alla lettera.

"Bene, c'è tempo per fare la valigia..." Afferma.

"Sempre il solito sfaticato, eh?" Dico.

"Sempre" ride, e usciamo da Starbucks.

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Sky's not the limit 2 ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora