Capitolo 2.

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"Mi raccomando, Harry, tienila d'occhio" mia madre ovviamente deve preoccuparsi di ogni minima cosa, ho quasi vent'anni, porca miseria.

"Assolutamente Alicia, non rimanere con il pensiero" risponde Harry. Mentendo, è ovvio. Gli rivolgo uno sguardo glaciale.

"Non ho più cinque anni, e ora, dato che sono una persona estremamente responsabile, direi che è ora di andare, perché manca un quarto d'ora al decollo, quindi salutiamoci" affermo guadagnandomi un'occhiata incredula e divertita da parte di Harry e mia madre.

"Ci vediamo durante le vacanze di Natale, credo" dico a mia madre, che mi abbraccia forte, poi saluta anche Harry.

"Mamma, Emily non verrà?" Chiedo un po' delusa. Ho bisogno di salutare mia sorella.

"Ha detto che sarebbe stata qui per le 10.30, ora sono le 10.47" dice controllando l'orario dal suo orologio da polso.

"SCARLETT!" Sento qualcuno chiamarmi.

"Che coincidenza, stavamo giusto parlando di te" commenta Harry vedendo mia sorella che corre verso di noi.

"Noi dobbiamo andare, chiamami ogni tanto" dico correndo ad abbracciarla.

"Harry, tienila d'occhio" dice ridacchiando.

"Vi siete messi d'accordo oggi? Su, andiamo" dopo tutti i saluti, ci avviamo in aereo.

"Harry, quali sono i posti?" Chiedo entrando.

"13 e 14" controlla i numeri sui biglietti.

Ci dirigiamo ai nostri sedili e ci accomodiamo, sarà un lungo viaggio.

*

Mi ritrovo in una posizione assurda ma comoda, mentre sono rannicchiata sul sedile. Mi sono addormentata.

"Quanto ho dormito?" Chiedo a Harry che sembra occupato a giocare con il cellulare.

"Dieci, forse undici ore" risponde.

"Così tanto?" Chiedo sbalordita. Beh, considerando che non ho chiuso occhio tutta la notte per l'eccitazione, mi sembra abbastanza normale. Harry annuisce.
La voce metallica dell'altoparlante avvisa di allacciare le cinture per l'atterraggio. Non vedo l'ora di arrivare. Ho sempre sognato di vivere a New York, e ora che ne ho l'occasione, mi sento la persona più felice del mondo. L'aereo atterra e noi scendiamo. Arrivati in aeroporto, prendiamo le valigie e ci avviamo fuori per prendere un taxi. L'aria fresca scompiglia leggermente i miei capelli. Entriamo in macchina e ci facciamo accompagnare al nostro appartamento. Più che altro è di Harry, perché facendo parte dell'università, avrò una stanza lì. In meno di dieci minuti arriviamo a destinazione e, dopo aver pagato il tassista, entriamo nell'appartamento. Non è molto grande, ma abbastanza accogliente. Mando un SMS a mia madre dicendole di essere arrivata. Sento che sarà una bella avventura.

Sky's not the limit 2 ||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora