~Raggio~

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Tokoyami camminava al mio fianco, ormai in silenzio da diversi minuti. Entrambi persi nei propri pensieri.
Dal canto mio ero concentrata a fissare il viale alberato, incantata dai raggi che passavano tra le fronde, ma i pensieri del ragazzo mi erano sconosciuti.
Passavo molto tempo con lui a scuola e sulla strada che collegava alla metropolitana, ma non ero ancora riuscita a capirlo particolarmente. E quello non faceva che aumentare ancora di più la mia curiosità.
Era un essere umano davvero affascinante, come mai mi era capitato di incontrarne.
<<Sai, a volte penso che mi piacerebbe poter entrare nella tua testa>> mi lasciai scappare, mettendo di nuovo sul piatto tutta la mia schiettezza.
Era più forte di me, quando una cosa mi premeva contro la gola dovevo dirla, non riuscivo proprio a tenerla per me.
Tokoyami voltò la testa nella mia direzione, mostrandomi per la prima volta un'espressione vagamente sorpresa. <<Non credo che ti piacerebbe scoprire cosa contiene.>>
Sorrisi alla sua affermazione, sia con gli occhi che con le labbra, notando il ragazzo distogliere subito dopo lo sguardo, forse a disagio.
<<Oh, invece credo che potrei restarne sorpresa>> risposi, reclinando leggermente il capo per scrutare la sua reazione.
Lui socchiuse gli occhi, lasciandosi sfuggire un leggero sbuffo dal becco. Non capii se di esasperazione o di rassegnazione, magari nessuna delle due.
Conoscevo ormai quel ragazzo da due mesi, ma avevo visto davvero una piccola gamma di emozioni da parte sua. Inoltre il suo aspetto non era congeniale per smascherare le sue reazioni.
Non potevo infatti osservare la sua pelle alla ricerca di rossore o quant'altro, considerando la superficie ricoperta dalle piume. Né tantomeno captare qualcosa dai movimenti involontari delle sue labbra, alla ricerca di smorfie o simili gesti.
Osservavo infatti da anni le persone e spesso riuscivo a capire cosa passasse loro per la testa semplicemente guardando il modo in cui le labbra si muovevano. Tutto poteva tradire una persona: un labbro che tremava, denti che iniziavano a mordicchiare la superficie disponibile, angoli che piegavano all'ingiù o semplicemente delle smorfie.
Con Tokoyami tutto ciò non era possibile, ma questo lo rendeva solo più enigmatico e interessante ai miei occhi.
Il ragazzo fece per aggiungere altro, ma decise di tacere e sembrò rabbuiarsi di colpo.
Corrugai le sopracciglia, non riuscendo in un primo momento a capire il motivo del suo blocco improvviso, ma poi ci arrivai.
Infatti da un vicolo erano sbucate due ragazze circa della nostra età e che stavano palesemente guardando con disprezzo il ragazzo al mio fianco, borbottando qualcosa tra di loro, per poi ridacchiare. Il tutto senza smettere di fissarlo.
Non era la prima volta che notavo le persone avere strane reazioni alla vista del suo aspetto e la questione mi faceva sempre imbestialire.
Cosa c'era di strano in un ragazzo con la testa da rapace in un mondo popolato da quirk di ogni forma e natura? Non riuscivo proprio a capirlo e mi sembrava sciocco.
<<Tokoyami...>> sussurrai, cercando di richiamare a me l'attenzione del ragazzo. Lui tuttavia sembrava troppo perso in pensieri a me sconosciuti.
Non ricordavo di averlo mai visto in quel modo, anche se nelle ultime due settimane era diventato strano, più cupo del solito; almeno basandomi sul mese e mezzo precedente passato in sua compagnia.
Fumikage non era mai stato un ragazzo particolarmente loquace o spiritoso, tanto che non l'avevo mai visto ridere. Per lo più preferiva starsene per conto proprio con gli auricolari nelle orecchie o semplicemente seduto nella sua tranquillità.
Quando gli veniva rivolta la parola rispondeva sempre con monosillabi o frasi di breve durata, o addirittura taceva, senza ricercare mai il gruppo o l'interazione.
Inoltre era un ragazzo di bassa statura che tra la folla praticamente scompariva, anche se catturava comunque lo sguardo a causa del suo singolare aspetto. Un qualcosa che sembrava dargli enormemente fastidio.
Non era quindi il quadro di una persona allegra o con una predisposizione alla vita sociale, ma erano giorni che lo vedevo sempre più cupo e chiuso in se stesso. Oltremodo pensieroso.
Da che potevo vedere ero l'unica persona che riusciva ad intavolare un discorso con il ragazzo, essendo che in classe faceva tristemente crollare qualsiasi intenzione di conversare da parte dei nostri compagni di classe.
Era quindi mio compito cercare di capire il suo problema e tentare di aiutarlo in qualche modo, anche perché sentivo di dovergli molto da quando mi aveva difesa da quel maniaco non molto tempo prima.
<<Tokoyami. Ci sei?>> tentai di nuovo, ottenendo finalmente su di me lo sguardo del ragazzo.
Era visibilmente confuso e non sembrava nemmeno essersi reso conto del tempo passato ad estraniarsi dal mondo circostante. Sembrò infatti quasi cadere dalle nuvole in quel momento.
<<Cosa c'è?>> chiese quindi, notando nel mio sguardo l'intenzione di porgergli una domanda.
Colsi immediatamente la palla al balzo.
<<Lo so che non ci conosciamo da tanto tempo, ma rispetto al primo periodo ti vedo più cupo del solito. Forse ti sembrerò sfacciata, ma vorrei davvero capire e cercare di aiutarti in qualche modo, presupponendo che qualcosa non vada>> dissi <<anche se ne sono praticamente quasi sicura.>>
<<Non è nulla>> mi liquidò lui, tuttavia accelerando leggermente il passo e sviando lo sguardo. Quello lo tradì.
<<Non è vero che non è nulla. Perché non ne parli con me? So essere discreta e tenere privati i fatti altrui.>>
Il ragazzo non rispose alla mia domanda, ma il suo sguardo guizzò nella mia direzione per un secondo o due, mostrando un'espressione leggermente combattuta. Un'espressione che sparì subito dopo.
Sbuffai e riportai il mio sguardo sulla strada deserta, capendo di non poter cavare un ragno dal buco con un ragazzo così riservato.
<<Con lei potresti parlarne>> fu ciò che sentii dire da un'altra voce, precisamente quella di Dark Shadow; trovandolo infatti che faceva capolineo dalla figura del ragazzo al quale era legato da tanti anni.
Non avevo avuto modo di vederlo spesso, ma avevo capito abbastanza cose di lui.
Era infatti una creatura senziente e non di rado sbucava fuori nei momenti più congeniali per lui, parlando con Tokoyami, anche se a volte trovandosi in disaccordo con quest'ultimo.
<<Torna dentro, non ho chiesto il tuo parere>> lo esortò il ragazzo, probabilmente non gradendo consigli esterni in quel momento.
<<Volevo solo aiutarti>> si difese l'ombra, guizzando leggermente e tremolando, forse perché agitata da quella risposta sgarbata.
Solitamente i due avevano un rapporto di complicità, ma in quel momento Fumikage non sembra dell'idea di voler dare troppa confidenza a Dark Shadow.
Quello fece aumentare i miei dubbi rispetto alla faccenda, capendo da me che doveva essere molto seria, così come avevo immaginato.
L'ombra si volatilizzò, forse offesa o forse nemmeno lei desiderosa di spendere tempo ed energie per una causa che sembrava persa in partenza.
Tuttavia io non mi diedi per vinta e avanzai un'ipotesi. <<Vedo che diventi particolarmente turbato soprattutto quando le persone si mostrano scostanti rispetto al tuo aspetto, c'entra questo per caso?>>
Stavo osando molto con una domanda simile, ma avevo davvero delle buone intenzioni e volevo portarle avanti in tutti i modi.
Tokoyami arrestò improvvisamente il suo passo, come colpito inaspettatamente da una secchiata gelata.
Capii di aver fatto centro e mi fermai a mia volta, in attesa della sua risposta.
Lui tuttavia disse semplicemente: <<Non mi va di parlarne. Se permetti adesso gradirei ascoltare della musica>>.
Aprii la bocca per protestare, ma lui si infilò svelto gli auricolari nelle orecchie.
Quello mi diede un chiaro segnale: la conversazione era finita.
<<Tanto non mi arrendo>> mormorai tra me e me, riprendendo a camminare anche io, per poi affiancarlo.
Restammo in silenzio tutto il resto del tempo, ma i miei occhi non lasciarono mai la sua figura.
Ormai avevo preso a cuore quella faccenda, anche troppo. Volevo scoprire la verità.

HAKUNA MATATA
Questo capitolo getta le basi per raggiungere il punto focale della trama, dove spero di arrivare a breve. I prossimi capitoli saranno focalizzati sul rapporto dei due ragazzi, in modo da farli avvicinare. Spero di riuscirci.
Questo pennuto è più difficile del previsto da trattare e da far interagire. Ahimè. Mi sono imbarcata in una brutta situazione ahaha

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 10, 2023 ⏰

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