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Dopo la grande guerra contro le truppe imperiali e la battaglia contro Nemesis Claude Byleth e il resto della casata del cervo dorato si erano finalmente concessi una festa per la vittoria. Raphael ovviamente mangiò come un matto sotto lo sguardo perplesso di Ignatz e Hilda. Nonostante i vari piatti succulenti e l'ottima compagnia Claude sembrava perso nei suoi pensieri, non aveva quasi toccato cibo e Byleth parve accorgersene. "Claude va tutto bene?" Chiese la donna dai capelli verde chiaro, Claude si riscosse dal suo stato di trance e con uno dei suoi soliti sorrisi rispose "certo prof va tutto bene mi chiedevo solo se dopo il banchetto ti andava di parlare in privato" Byleth sembrò all'inizio sorpresa ma poi fece un cenno con il capo accennando un dolce sorriso.

Una volta che tutti si ritirarono nelle proprie stanze Claude e Byleth si diressero fuori davanti la torre in cui si dice che  ogni desiderio espresso verrà avverato dalla Dea stessa. Claude non era uno da credere a queste cose ma aveva la prova dell'esistenza dei santi e i figli della Dea stessa quindi qualche dubbio era stato dissolto. Il ragazzo appoggiò i gomiti sul balconcino mentre Byleth si mise a pochi passi dietro di lui osservando quel ragazzo anzi quell'uomo che tanto amava. "Finalmente vedremo l'alba di un nuovo giorno, uno stato unito senza discriminazioni..." Si girò verso di lei con un dolce sorriso dipinto in volto "insieme" La ragazza ricambiò il sorriso e rispose "ne abbiamo passate molte eh? Però finalmente il tuo sogno sta per realizzarsi" si mise a fianco a Claude guardandolo negli occhi "il nostro sogno" il ragazzo guardò in basso per un attimo che stesse tentennando? "A proposito di questo, ecco io non posso immaginare questo mondo senza te al mio fianco Byleth" Claude porse alla ragazza un anello d'argento ornato di smeraldi intagliati perfettamente. Byleth sgranò gli occhi "ma questo è..." In un soffio Claude disse velocemente "voglio chiederti di sposarmi non appena tornerò dal mio viaggio per unificare gli stati. Nessun'altra è più degna di te" le sue guance si erano tinte di un rosso accennato mentre quelle di Byleth erano incandescenti "se non vuoi essere mia moglie lo capisco ma..."

"Claude ti amo e accetto"

-Timeskip dopo la confessione-

Erano passati mesi dalla confessione di Claude e Byleth era diventata il maggior esponente della chiesa motivando i fedeli e concedendo la libertà di religione, era una donna che sapeva governare concedere e farsi rispettare. Era sempre seguita da Seteth suo fidato consigliere che le offriva il suo aiuto nei momenti più difficili.

Byleth stava compilando delle scartoffie nella sua stanza quando un soldato irruppe urlando "il monastero è sott'attacco!"

L'arcivescova Byleth si mise al comando dell'esercito difensivo, delle truppe di ribelli imperiali erano in rapido avvicinamento verso il monastero. Bisognava agire in fretta, Byleth impugnò la sua fidata spada che si illuminò di luce propria non appena ella la sfiorò. Il combattimento iniziò, la donna annientò molti nemici ma per il piccolo esercito difensivo erano troppi.

Byleth era più avanti di tutti, si fece strada fra i cadaveri dei nemici incitando i suoi soldati e all'occorrenza curandone qualcuno. Non si accorse di essere finita in una trappola, l'obbiettivo non era il monastero ma lei. Fu accerchiata da 4 cavalieri viverna armati di ascia, troppi anche per una guerriera mercenaria come lei. Pensava che sarebbe morta lì nel fango, strinse l'anello che portava al dito. Non avrebbe rivisto il suo amato Claude, non avrebbe regnato al suo fianco come aveva sempre desiderato. Una freccia la colpì alla spalla facendola cadere a terra, era la fine poteva quasi sentire le ossa spezzarsi sotto il peso delle asce quando all'improvviso si udì un urlo di battaglia a Byleth molto caro.

L'esercito di Claude era arrivato in soccorso del monastero. L'uomo era in prima linea a cavallo della sua viverna bianca, il suo solito sorriso dipinto in volto. Byleth si rialzò avendo riacquisito speranza attaccò 3 dei 4 cavalieri viverna sconfiggendoli. Il quarto stava per colpirla quando una freccia abbatté il nemico. Claude scese immediatamente dalla viverna e resse fra le braccia la sua amata stringendola a sé attento a non toccare la ferita.

"Sono tornato in tempo"

Byleth gli mise una mano sulla guancia, stava perdendo molto sangue e doveva essere portata in salvo velocemente, i soldati di Claude avrebbero sistemato la faccenda in poco tempo la priorità ora era salvare la futura moglie del re del Fódlan.

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