(Warning! Yaoi! Boy X boy! Don't like? Don't read!)
_______________________________________Tim osservava in silenzio i lineamenti magri e marcati del suo viso, soffermandosi su alcuni particolari, facendoci lentamente scorrere lo sguardo.
Brian era per lui l'unica persona che al mondo contasse davvero qualcosa per lui; il resto delle persone, di tutti gli individui che per svariati motivi erano entrati ed usciti dalla sua vita, erano come sensazioni deboli e scarsamente importanti che scomparivano pochi attimi dopo aver fatto la loro comparsa.
Ma con quel ragazzo era tutto diverso.
Brian era l'unica persona che avesse mai compreso le sue angoscie ed i suoi dolori, l'unico che era riuscito a perforare la sua corazza e toccare la sua pelle.
A volte ne era quasi intimorito; in sua compagnia si sentiva spoglio di tutti i meccanismi di difesa che aveva involontariamente costruito sulla sua personalità negli anni.
Allo stesso tempo, però, Brian aveva rappresentato per lui ogni singola relazione che non aveva mai potuto instaurare a causa dei suoi presunti problemi mentali.
Brian era stato il suo primo ed unico amico; come un agnellino indifeso ne aveva pian piano emulato il carattere, fortificandosi. Sotto certi aspetti, aveva adempito in piccola parte anche ai doveri di un padre, perché nel momento in cui Tim aveva avuto i primi contatti con la società era stato proprio lui, ad indirizzarlo.
Con delle piccole frasi e sorrisi sinceri gli aveva mostrato la via, insegnandogli cosa significasse amare.Lo fissò immobile, finché l'altro non se ne accorse e ricambiò lo sguardo, allargando un sottile sorriso sulle labbra.
-Tutto bene, Tim?-.
Annuì, ma non distolse lo sguardo. Adesso i loro occhi si scontravano; tra loro vi era un'intesa che ben poche persone riescono a creare.Tim non era neanche sicuro di quale fosse il suo effettivo orientamento sessuale. Non ci aveva mai pensato, avendo vissuto nella più totale desolazione trovandosi a combattere ogni giorno i mostri nella sua testa.
Non aveva mai avuto contatti con altre persone.
Non aveva mai baciato nessuno, mai toccato nessuno.
Non aveva mai avuto modo di chiedersi se avesse dell'attrazione sessuale, e in tal caso nei confronti di chi.
Era assolutamente certo di provare qualcosa di davvero profondo per Brian, ma si chiedeva se ciò fosse unicamemte dovuto al fatto che lui l'aveva salvato da una vita di stenti.
Brian era stato gentile nei suoi confronti fin dal loro primo incontro; e nello sviluppo di quell'amicizia, che era poi sfociata in qualcosa di più intimo e profondo, non aveva mai smesso di rapportarsi a lui con estrema delicatezza.
Brian conosceva bene le preoccupazioni di Tim.
Si era da sempre assicurato di non forzarlo mai a fare niente che non volesse davvero.
Anche il giorno in cui settimane prima si erano scambiati il primo bacio, aveva voluto assicurarsi che Tim desiderasse davvero farlo, e che non fosse mosso solo dalla volontà di compiacerlo.-Vieni, seguimi- mormorò Brian, lasciando una carezza sulla sua spalla.
Il moro lo guardò in silenzio mentre si alzava in piedi, per poi voltarsi indietro e porgergli una mano con estrema dolcezza.
L'afferrò e si alzò a sua volta; non aveva idea di cosa avesse in mente, ma era così a suo agio con lui che neanche se lo chiese.
Brian si mise a sedere sul divano in pelle del salotto, e battendo una mano lo invitò a sistemarsi al suo fianco.
Avvicinò il suo volto a quello di Tim, con estrema lentezza; in quei momenti si muoveva sempre molto lentamente, per essere sicuro che l'altro avesse il tempo di dire che non voleva.
Ma di fatto, il moro non l'aveva mai fermato, nonostante la sua evidente titubanza.Prima di conoscere Brian, Tim quasi non sapeva neanche che cosa si provasse nel percepire il contatto con le labbra di qualcuno, od il calore di un corpo stretto sul suo.
Nessuno ne aveva mai sfiorato il cuore, o incasinato i sentimenti come quel ragazzo sapeva fare.
Ma ogni suo gesto era sempre stato così dolce e gentile, che neanche le prime volte Tim si era sentito troppo imbarazzato. Era fragile ed inesperto, ma mai una singola volta Brian l'aveva fatto sentire sbagliato.Le loro labbra si scontrarono, ed in un attimo si trovarono a respirare la stessa aria.
Brian sollevò una mano e la poggiò dolcemente sulla sua guancia sinistra, lasciandovi una tiepida carezza. Fece poi scorrere lentamente le dita sulla sua giacca, attraversando il petto per poi sfiorare la cintola dei pantaloni.
Tim abbassò gli occhi senza muovere un singolo muscolo; quel gesto non l'aveva ancora mai fatto, ma non era certo un bambino, sapeva che cosa significasse.
-...Vuoi?- mormorò Brian, incrociando il suo sguardo con un un paio di occhi profondi e dolci.
Tim annuì con cenno del capo appena percettibile, e rimase immobile mentre l'altro slacciava la sua cintura.
Non sapendo che cosa doveva fare non fece proprio niente, e lasciò che fosse il suo compagno a prendere le redini.
Si fidava ciecamente di lui, e così decise di abbandonarsi completamente a ciò che avrebbe fatto accadere anche se non era per niente sicuro di volerlo.
Ma Brian era tutto ciò che aveva al mondo; l'intera sua esistenza vi girava intorno ed avrebbe fatto davvero qualsiasi cosa per renderlo felice.
-Ecco, così. Rilassati- sussurrò ancora Brian, allargando un rassicurante sorriso che al moro in quel momento parve il più bello del mondo.
Si lasciò spogliare restando in silenzio, ed osservando con affetto i movimenti lenti e calcolati dell'altro, che faceva di tutto per non metterlo a disagio.
Pensò che fosse davvero la persona più tenera del mondo, costantemente preoccupato per lui.
Brian gli lasciò un piccolo bacio sulla fronte, per poi procedere con meno attenzione a spogliare sé stesso.
-Ti va di... Aiutarmi?- domandò poi, afferrando con delicatezza la mano di Tim e riponendola, lentamente, sulla sua intimità.
Il moro non si sentì affatto in imbarazzo, grazie alla delicatezza che Brian aveva usato anche in questo caso nell'approcciarsi a lui.
Poggiò la testa sul suo petto ascoltando il suono del suo respiro, che si faceva man mano più pesante mentre lui, piuttosto impacciato, rivolgeva attenzioni al suo membro.
-Ok, aspetta...- mormorò poi Brian, premendo le mani sulle sue spalle ed invitandolo a distendersi, lentamente, sul divano.
Si sistemò a sua volta aderente alla sua schiena, avvolgendo un braccio attorno al suo petto e lasciando una serie di baci sul suo collo.
-Sicuro di volerlo?- chiese ancora, con un filo di voce.
Come sempre, voleva assicurarsi che Tim non stesse acconsentendo solo per renderlo felice.
-Sì, sicuro...- mormorò lui.
Anche in questo caso non prese alcuna iniziativa; si abbandonò del tutto alla volontà di Brian, che poggiò una mano sulle sue natiche, e cercò di trattenere i gemiti che le sue dita gli provocavano mentre lo preparavano ad un'intrusione più considerevole.
-Se senti troppo dolore... O cambi idea...Dimmelo, capito?- gli disse, per poi iniziare a farsi strada nella sua intimità così delicatamente che pareva avesse paura di poterlo rompere solo guardandolo.
Tim annuì vagamente, e chiuse gli occhi cullato dal calore del suo corpo.
-Rilassa i muscoli, Tim. Va tutto bene-.
Dopo averlo penetrato dolcemente, con il petto aderente alla sua schiena e le labbra vicine al suo collo, Brian allungò una mano ed afferrò lentamente il membro del partner.
-Tutto ok?- gli chiese ancora.
Conosceva bene Tim, e sapeva che in momenti come questi restava in silenzio e lo lasciava fare; ma nonostante questo, aveva sempre il dubbio di fare o dire qualcosa che avrebbe potuto ferire i suoi fragili sentimenti.
-Tutto ok- rispose lui, con un piccolo sorrisetto tirato a causa del momento.
Iniziò allora a muovere la mano con cui lo stringeva, con calma, piano, sia per evitare che si spaventasse per la sensazione nuova ed improvvisa, che per permettergli di godersi appieno la situazione.
Con calma studiata prese poi ad ondeggiare i fianchi, prima lentamente, per farlo abituare, poi poco più veloce, man mano, sincronizzandosi al movimento dell'arto.
E la sinfonia che proveniva dalle labbra del suo amato fu la prova, per lui, che nonostante l'inesperienza stava andando bene.
Si chinò su di lui, annullando la poca distanza che li separava, e lo coinvolse in un bacio dolce, delicato, in accordo con l'unione tra i loro corpi.
Il tutto durò qualche decina di minuti, complici il piacere e l'imbarazzo, ma per loro fu percepita come una piccola eternità, uno sprazzo di normalità nella vita che erano costretti a condurre.Spazio Autrici
Ebbene sì, gente, "autrici". La maggior parte dei crediti di questa... Cosa, sono da attribuire ad
I3venticinque , io mi sono solo preoccupata di darle una fine ed uno spazio da qualche parte sul web.
Alla prossima~•De Hoc Satis•
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One-Shots
FanfictionRaccolta di one-shots o flashfic basate sulle Creepypasta. N.B. Sono presenti scene di violenza.