#1 - primo incontro

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Y/N: your name (il tuo nome)

B/N: book name (il nome del libro)

SCOTT

Tu e Scott siete amici da molto tempo, vi siete conosciuti alle elementari, non ricordi molto di quel giorno, era il primo giorno di scuola, i banchi erano disposti a coppie e la maestra vi ha detto quali erano i posti che aveva scelto, tu speravi tanto di poterti sedere vicino alla tua migliore amica, ma ti era toccato stare in banco con un certo Scott, un bambino con capelli e occhi scuri. All'inizio eri arrabbiata con la maestra, per averti messo con lui, ma si è subito rivelato molto simpatico e da quel giorno siete diventati migliori amici.

STILES

Stai andando alla stazione di polizia, tuo fratello ha davvero un grosso problema, è già stato lì almeno una dozzina di volte, di solito faceva solo qualcosa di stupido, ma questa volta, quell'unica volta in cui dovevi andare a riprenderlo tu, si era cacciato veramente nei guai. Quando arrivi vai a parcheggiare la tua macchina, ma non scendi subito, senti che alcune lacrime stanno cercando di uscire dai tuoi occhi, era da molto tempo che non piangevi, ma questa volta sei veramente preoccupata per tuo fratello. Dopo un paio di minuti ti asciughi le lacrime e ti prepari ad uscire dall'auto, gli occhi sono ancora un p'o rossi, ma almeno quel giorno non ti eri truccata. Quando entri ti dirigi verso le poltrone, dove ti siedi di solito, ma oggi c'è un ragazzo sdraiato che occupa tutte le poltrone e che sembra dormire, ti avvicini lentamente e lo osservi da più vicino, non l'hai mai visto prima. Potresti scegliere di lasciarlo dormire e di restare semplicemente in piedi, ma oggi proprio non ce la fai perciò cerchi di svegliarlo dicendo: "hei" ma lui non si sveglia perciò gli appoggi la mano sulla spalla e lui si sveglia di scatto. A quel punto gli chiedi "potrei sedermi?" ancora assonnato si siede normalmente e risponde "certo". Vorresti evitare conversazioni imbarazzanti, ma la curiosità ha la meglio perciò gli chiedi "perché stavi dormendo qui?" "mio padre è lo sceriffo e lo stavo aspettando prima di tornare a casa" accenni un sorriso e annuisci "comunque, io sono Y/N" "piacere, io sono Stiles" dice sorridendoti.

ISAAC

Ti trovi in biblioteca, dove lavori durante il pomeriggio. Sei seduta da sola ad un tavolo della biblioteca e stai leggendo un libro quando qualcuno interrompe la tua lettura chiedendoti qualcosa, inizialmente ti spaventi, eri così immersa nel tuo libro che non ti eri accorta del suo arrivo. Alzi lo sguardo e ti ritrovi davanti un ragazzo molto alto che deve avere la tua età, ha i capelli ricci e biondi, ma la prima cosa che noti sono i suoi occhi azzurri, come il mare. Senza rendertene conto ti fermi per qualche secondo a fissarlo, probabilmente lui ti stava chiedendo qualcosa, ma tu eri troppo concentrata sul tuo libro e non riesci a formulare nemmeno una frase. Lui inclina leggermente la testa lateralmente e ti chiede: "lavori qui, giusto?" Dalla tua bocca non riesci a far uscire nemmeno una stupida parola perciò ti limiti ad annuire. "Sto cercando un libro, ma non riesco a trovarlo" Chiudi il libro che stavi leggendo e lo appoggi al tavolo. "Tranquillo, di che libro si tratta?" biascichi mordendoti leggermente il labbro inferiore e alzandoti dalla sedia dov'eri seduta. "Grazie, il libro è B/N" "okay, dovrebbe essere qui" dici sollevata per essere riuscita a parlare normalmente. Ti dirigi verso un corsia della biblioteca e ti abbassi per cercare il libro. "L'ho trovato" gli dici estraendo un libro dallo scaffale. Ti alzi e gli passi il libro accennando un sorriso. "wow, come hai fatto a trovarlo così velocemente?" "Lavoro qui da due anni, ormai conosco questa biblioteca meglio di casa mia" "comunque grazie per il libro, Y/N" "come fai a sapere il mio nome?" "ho letto dal cartellino" abbassi lo sguardo e solo in quel momento ti ricordi di avere il cartellino del lavoro "ah, giusto. E tu sei?" "Isaac" dice girandosi per andare via,ma prima di uscire si gira e ti saluta sorridendo.

DEREK

è un caldo pomeriggio di primavera e tu stai facendo una passeggiata nel bosco, ad un certo punto decidi di sederti su una roccia e controlli se il telefono, ma solo in quel momento ti ricordi che lì il tuo telefono non prende, ma resti comunque seduta ad ascoltare la natura. Improvvisamente senti un fruscio di foglie alle tue spalle, salti in piedi e prendi un piccolo coltellino che porti sempre con te, per quanti ti sforzi non riesci a vedere cos'è stato a provocare quel rumore. Ti sale il panico, senti dei rami che vengono spezzati dal passaggio di qualcuno o di qualcosa, alzi il coltello con mano tremante e ti prepari per quello che potrebbe nascondersi tra gli alberi, ma ad uscire dal bosco è solamente un ragazzo alto, con capelli scuri ed un velo di barba. Quando ti vede esprime un'espressione molto confusa, probabilmente perché gli stai ancora puntando il coltello. "oddio, scusami" dici con voce strozzata "tranquilla, fa niente" vi guardate per qualche istante poi lui dice: "io devo andare, ci si rivede..." "Y/N" annuisce per poi aggiungere: "io sono Derek"

JACKSON

Le tue amiche hanno deciso di andare ad una festa e ti hanno invitato, tu non sei dell'umore giusto per una festa, ma accetti ugualmente. Dopo essere entrate le tue amiche si fiondano subito a ballare, mentre tu preferisci restare seduta al bancone. Il barista si avvicina a te con uno shot, tu lo guardi perplessa e poi gli dici: "io non l'ho ordinato" la musica è così alta che per farti sentire devi praticamente urlare. Il barista si limita ad indicare un ragazzo dall'altro lato del bancone, ma vedendo la tua faccia confusa aggiunge subito: "è da parte sua". Tu inizi a bere e vedi che il ragazzo che il barista aveva indicato stava venendo verso di te, i suoi occhi color ghiaccio ti stanno esaminando dalla testa ai piedi. Si siede su uno sgabello di fianco al tuo, senza smettere di guardarti, gli passi una mano davanti alla faccia chiedendogli: "ci sei?" "scusa, quando vedo un angelo non posso fare a meno di guardarlo." Dice con un sorriso smagliante, abbassi lo sguardo e arrossisci per l'imbarazzo. "comunque piacere di conoscerti, io sono Jackson" dice porgendoti la mano. Alzi lo sguardo incontrando il suo "Y/N" sorridi e gli stringi la mano.

LIAM

Sei appena entrata nella sala giochi, dove vai quando ti annoi, quindi quasi sempre, quando senti un ragazzo che sta urlando "chi è Y/N ?" L'avevi già visto in giro, ma non ti eri mai resa conto di quanto fosse carino. Vai verso di lui preoccupata dicendo "sono io" "perché lo hai fatto?" esclama con un tono di voce più basso rispetto a prima "fatto cosa?" chiedi sempre più confusa "hai superato il mio record" sentendo quelle parole soffochi difficilmente una risata "cosa c'è da ridere?" chiede lui incredibilmente serio "ma dai, è solo un gioco" cerchi di spiegargli "solo un gioco, per te é solo un gioco?!" "emh... si, e comunque puoi fare un nuovo record" "facile dirlo, ci ho messo tre mesi a fare quel punteggio." "wow, ci tieni davvero tanto ai videogiochi" esclami sorridendo. "Più di te di sicuro" dice ricambiando il sorriso. "so che ce la puoi fare, ma non mi hai ancora detto chi sei" "si, scusa, sono Liam" "ci vediamo" vai verso la porta e mentre esci dalla sala giochi sorridi e lo saluti senza girarti.

Questo è il primo vero capitolo di questo libro, spero vi piaccia. Ditemi cosa ne pensate e come potrei migliorare.

P.S. se vi è piaciuto non dimenticate di lasciare un commento e un voto 

Un bacio ❤️

Alice

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