Sono passati esattamente 8 giorni da quando mi sono trasferita a casa di Daniele. In questa settimana mi ha insegnato come fare la lavatrice-per evitare che facessi danni con i suoi vestiti- e gli ho cucinato un paio di volte la cena, preparando un piatto umile: la pasta con il sugo confezionato. Ho pulito ogni angolo della casa, tranne la sua camera in cui non mi è permesso entrare, e ho avuto la possibilità di osservare attentamente il suo studio e il terrazzo. E' un gran lettore, tiene sullo scaffale molti romanzi e libri gialli; è un amante dei film in DVD di qualsiasi genere,e occupano, formando una fila perfetta, due lunghe mensole. Mi incuriosisce la sua arretratezza, una cosa rara e unica ma anche strana, quando i libri e i DVD in quest'epoca possono essere sostituti con Kindle e Netflix. Ho notato anche sulla scrivania molti dei suoi disegni, che raffigurano macchine con un design particolare, e bisogna ammettere che è molto creativo e preciso. Ma ciò che mi stupisce di più di questo appartamento è il terrazzo e il suo ampio spazio. Ci troviamo all'ultimo piano, con una fantastica vista di Milano e il suo centro. Non solo questo rende speciale il terrazzo, ma è accogliente grazie a tutte le piante che ospita. Sono tutte vivi e rigorosi, e mi sono assicurata che non ci sia neanche una foglia secca. Ci sono più di 20 vasi con dimensioni diverse e con piante diverse, dei quali alcuni non conosco né il nome e né la specie.
Ho individuato dei vasi piuttosto capienti per le rose, per la lavanda,per il rosmarino e per le ortensie. I fiori colorati e il verde vivo sotto il sole creano un'armonia piacevole e la si può godere sulla panchina sospesa mentre si legge un libro.La domenica è quasi volata via. Stamattina sono andata a lavorare e sono tornata a casa quasi alle quattro del pomeriggio, esausta e parecchio affamata. So che Daniele si è svegliato tardi; quando sono uscita di casa le sue tende erano del tutto chiuse e si sentiva il suo russare, un suono leggero e godibile. Io dormo ancora sul divano. Ho comprato due barattoli di vernice color rosa salmone e mi stanno aspettando nella mia camera da una settimana. Non ho avuto tempo per iniziare la ristrutturazione, torno sempre a casa senza energie e con una sola voglia che è quella di dormire. E ci sono giorni in cui lavoro sia al mattino che sera tardi. Tutto ciò per poter studiare e per vivere contemporaneamente.
"Sei in bagno da un'ora!"bussa Daniele, gridando dietro alla porta chiusa a chiave.
"Hai un altro bagno, usa quello!"effettivamente la mia pelle sta diventando una prugna secca e non c'è più traccia di schiuma, scoprendo così tutto il mio corpo ammollo nell'acqua fredda.
"Il mio spazzolino è lì dentro, fra poco devo uscire! Muoviti!"quando sento i suoi passi allontanarsi mi risciacquo ed esco velocemente dalla vasca.
Ci metto in tutto dieci minuti per asciugarmi i capelli e vestirmi con una maglietta per stare in casa e un paio di leggings. Amo le mie nuove domeniche, semplici e tranquilli, senza i soliti pranzi tradizionali con i parenti o le gite al lago di Como. Esco dal bagno e mi dirigo in soggiorno, dove trovo Daniele accomodato sul divano, accanto alla mia coperta arrotolata e i miei cuscini schiacciati. Toglie per un momento gli occhi dalla tv e mi lancia uno sguardo accompagnato da un ghigno.
Che problemi ha?"Le labbra di tua madre assomigliano a due castelli gonfiabili. Cazzo, non me le ricordavo così grandi!"dice ridacchiando e continuando a guardare lo schermo. Mi giro confusa per poi vedere in primo piano i due castelli gonfiabili di cui parlava Daniele.
"Oh merda..."sussurro cercando di mantenere la calma. Mia madre è ospite di una conduttrice televisiva, famosa per intrattenere milioni di italiani con il suo programma, trasmettendolo ogni domenica pomeriggio.
"Ho sentito male? Hai detto una parolaccia o sbaglio?"non rispondo alla sua domanda e sfilo bruscamente il telecomando dalla sua mano, ricevendo in cambio uno suo sguardo irritato e a tempo stesso confuso. Alzo il volume e mi siedo sul divano accanto a lui.
Alla domanda "Come sta tua figlia?"
Mia madre risponde:"Benissimo", con tanto di sorriso tirato.
"Molti giornali gossip sostengono che sia andata via di casa ed eccola. Qui alcuni paparazzi l'hanno ripresa mentre esce da un supermercato."E in diretta live, sul grande schermo, trasmettono la foto, di me con una busta della spesa mentre guardo chissà cosa con cipiglio. Non abbiamo mai avuto a che fare con i paparazzi o i giornali gossip.
Cosa c'è di interessante in quella foto? Perché da un momento all'altro si sono focalizzati su di me?"Adesso tutti sanno che vai a fare la spesa con la faccia incazzata."commenta Daniele sorridendo in modo sarcastico.
"Ho insegnato ad Amely ad essere una persona indipendente. E ora che è grande, sa di dover cavarsela da sola, ovviamente con il mio sostegno affettivo. E' stata una decisione difficile per lei, e difficile per me ad accettarlo, ma i figli crescono e bisogna lasciarli andare."
"E come vive la sua nuova vita senza la mamma?"
Mia madre emette una risata tutt'altro che vera e si finge lusingata. "Mi chiama ogni tanto e dice che le manco..."
Mia madre direbbe e farebbe qualsiasi cosa per far notare alle persone che tutta la sua vita è perfetta e che per lei gli sbagli non esistono, risulterà sempre invincibile e ad ogni modo riuscirà nascondere il rapporto burrascoso che ha con la sua figlia ribelle. Niente e nessuno osa a rovinare la sua reputazione.
"Quante cazzate..."spengo subito la tv, non volendo più sentire le sue bugie, e lancio il telecomando sul tavolino. "Sostegno affettivo, dove? Quando? Non mi ha chiamato, non mi ha mandato nessun messaggio da quando me n'è sono andata, come fa a sapere che lei mi manca?"sto per scoppiare, sto per piangere. E tutto ciò in presenza di Daniel che mi guarda spaesato, non sapendo cosa fare e come reagire dinanzi al mio delirio.
Nascondo la faccia con i capelli e mi alzo dal divano. Devo distrarmi.
"Vado, vado a dipingere la mia stanza."balbetto pronta a dirigermi in camera e mischiare le mie lacrime con la vernice. Ma prima mi rigiro per chiedergli un'ultima cosa "Devi uscire? Non devo preparati la cena?"
"Ordiniamo una pizza dopo..."sospira"Preparati, perché anche tu uscirai."
"Cosa?"per un attimo dimentico la falsità di mia madre. Daniele si alza, recupera le scarpe appoggiate accanto alla porta d'ingresso e poi ritorna sul divano. Mi guarda di nuovo con i suoi occhi verdi e seri.
"Faccio uscire la macchina dal garage, fra cinque minuti ti voglio giù davanti al cancello."mi sembra chiaro che il suo è un invito 'indiretto', con lo scopo di farmi stare meglio e poter attuare il senso di pietà che prova. Il Daniele di qualche minuto fa mi considerava solo la stupida coinquilina che ha rubato il suo bagno per un'ora e un quarto.
"Non sono un cane da portare fuori."incrocio le braccia, ancora più arrabbiata.
Si è messo già le scarpe, è pronto con un paio di jeans a sigaretta e un maglione largo.
"Ok. Io esco, se non ti presenti entro 5 minuti io me ne vado."dice per poi chiudere la porta dietro alle sue spalle.
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Teen FictionEssere la figlia perfetta della chirurga più famosa di Milano non era facile. Dopo l'ennesima lite con sua madre, Amelia a 19 anni decide di lasciare l'immensa villa per poi ritrovarsi in un minuscolo appartamento, condividendolo persino con un coin...