5. Quaderno

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Stavo uscendo dalla mia stanza quando lo rividi... Era seduto ad un tavolo, scriveva su un quaderno con un paio di cuffie nelle orecchie e la mente altrove. Conoscevo bene quei momenti in cui si richiudeva in sé stesso e scriveva le sue canzoni... Sognava di diventare un rapper, lo sapevo bene...

FLASHBACK

"Perché scrivi sempre su quel quadernino?" chiesi innocentemente cercando di sbirciare cosa stesse scrivendo e lui, chiudendo il quaderno, rispose: "E perché mai vorresti saperlo?" "Beh... I-io, si, insomma..." "Vai al dunque, piccoletto" divenni rosso per l'imbarazzo e, coprendomi la faccia con entrambe le mani, risposi: "Perché voglio conoscerti meglio, mi interessi" "Jiminie, sei bellissimo quando arrossisci, non coprirti" e mi spostò le mani, tenendole successivamente tra le sue. Era anche quello uno scherzo del mio cervello o stava accadendo realmente?

FINE FLASHBACK

Mi avvicinai lentamente a lui e, cercando di non disturbarlo, mi sedetti nel posto vuoto al suo fianco. In quel momento riuscii a leggere due parole che fecero battere il mio cuore all'impazzata... Solo lui poteva farlo in un modo così facile.
Sul quaderno, come un titolo ripassato tante volte, c'era scritto il mio nome: Park Jimin.

Asylum || YoonMinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora