7. Mensa

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Era tardi, ma siccome nell'ultimo mese avevo avuto poche allucinazioni avevano lasciato la porta della mia camera aperta. Non riuscivo a dormire così andai a fare un giro e notai che la luce della mensa era accesa. Chi poteva esserci a quell'ora? Mi avvicinai e lo vidi di nuovo. Era un'altra allucinazione? Mentre provavo ad avvicinarmi silenziosamente, con la stessa grazia di un elefante, ho sbattuto ad una sedia facendo un rumore incredibile. Lui ha alzato immediatamente lo sguardo e ci siamo fissati per minuti interminabili finché lui non ha detto: "Park Jimin?" si è alzato di scatto e mi ha abbracciato. Se quella era un allucinazione non avrei voluto per niente al mondo tornare alla realtà. Ero di nuovo tra le sue braccia, avevo sentito di nuovo la sua voce ed avevo rivisto il suo viso... Cosa c'era di più bello?
Avrei voluto restare lì, tra le sue braccia, per sempre, ma il destino aveva un altro piano per noi. Stavo per chiedergli se fosse un allucinazione (come se potesse rispondermi: "No, non lo so, neanche gli esseri immaginari che vedi lo sono") quando arrivarono due tipi col respiro affannato, come se avessero appena finito una maratona, che dissero: "Eccolo!" lo presero e lo portarono via. Cosa era appena successo?

Asylum || YoonMinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora