Capitolo non editato.
La mattina seguente non fu spensierata e gloriosa come Louis aveva sperato fosse. Si svegliò con un gran mal di testa; un inaspettato post-sbornia era strisciato furtivamente nel suo corpo, rendendolo dolorante, insieme ad un vago senso di colpa che gli opprimeva il petto. Se ne era andato con Harry e se l'era portato a casa, abbandonando Alfie con i suoi migliori amici. Cazzo, era una persona di merda. Merda, cazzo, merda.
Louis provò ad alzarsi dal letto senza svegliare un Harry beatamente addormentato, ma i suoi muscoli erano troppo tesi per aiutarlo con grazia ad alzarsi, quindi ovviamente fece più rumore di quanto volesse, svegliando Harry nel mentre. Questo guardò Louis semi coperto da una cascata di ricci sul volto e Louis si dimenticò di respirare per un minuto, ammirando quel miracolo meraviglioso che il viso di Harry la mattina. Poi, i ricordi tornarono a galla, e fu più facile voltarsi e andarsene invece che rimanere lì discutendo come un adulto dovrebbe fare.
"Hey," sentì Harry dire con voce roca. Louis lo ignorò, correndo in cucina a preparare il caffè e qualcosa da mangiare. Era presto; se si fosse affrettato, sarebbe riuscito ad andare al lavoro in orario. "Hey," ripeté Harry, entrando nudo in cucina, come una cazzo di apparizione e profumando del sapone di Louis. Era ingiusto. Louis non riusciva a pensare quando Harry era intorno a lui. "Che è successo? Cosa c'è che non va?" Chiede Harry preoccupato, ma mantiene un tono gentile, come se fosse spaventato di far scappare Louis.
"Ho bisogno di caffè."
"Ho..." Harry si fermò e distolse lo sguardo per un momento. "Te ne sei pentito?" Era così vulnerabile, Louis non poteva fargli pensare ciò, perché non se ne pentiva nemmeno un po'. Rimpiangeva il modo in cui aveva fatto le cose, ma guardandosi indietro a ciò che lo rendeva felice, anche se non era esattamente quello che voleva, questa non era proprio una di quelle cose per cui provare rimpianti. Non quando la sentiva così giusta.
Louis si avvicinò ad Harry e gli appoggiò una mano sul petto e una sul fianco, tirandolo a sé per un bacio mattutino. "No, Haz. Per niente. Non è questo."
"Allora cos'è successo?" Chiese Harry, sembrano sollevato ma il suo cipiglio preoccupato ancora al suo posto.
Louis decise che forse sarebbe stato meglio essere onesto con Harry; forse avrebbe aiutato a risolvere quella situazione più velocemente. "Sto uscendo con qualcun altro."
La faccia di Harry si face seria, e fece un passo indietro. Gli ci volle un attimo, come se stesse pensando attentamente alle parole, prima di chiedere una semplice domanda. "Ti piace lui?"
"Sì," rispose Louis e forse era sbagliato dirlo faccia a faccia, perché Harry si voltò e uscì di corsa dalla cucina. "Aspetta, Haz." Lo seguì di nuovo in camera, dove Harry aveva iniziato a raccogliere i suoi vestiti sparpagliati. "Fammi spiegare."
"Quindi la scorsa notte era una scopata d'addio, buono a sapersi."
"Una scopata d'addio?" Ripeté Louis tagliente. "Di che cazzo stai parlando?"
"Ti sei trovato il ragazzo, ti sei sistemato, e volevi scoparmi un'ultima volta."
Louis sentì violente ondate d'ira pervaderlo. Non riusciva a credere a quanto stronzo Harry fosse. "Se non fossi stato il mio migliore amico, ti avrei dato un pugno su quella stupida faccia."
Harry si bloccò e fissò Louis, con i jeans e la t-shirt già in mano. "È così che tratti i tuoi amici?"
"Non lo so. È così che tratti i tuoi?" Chiese Louis, incrociando le braccia sul petto. "Sei stato un amico di merda, Harry. Mi hai ignorato per settimane e poi torni nella mia vita e hai cambiato tutto di nuovo," sbuffa Louis, frustrato.
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Let Me Touch Where Your Heart Aches || Italian Translation
FanfictionL'alcol era tutto ciò che sentiva. Alcol e Harry, e non gli importava di altro, Harry lo baciò in risposta con lo stesso trasporto. Spinse Louis contro la portiera del taxi e tirò indietro la testa, respirando affannosamente contro le sue labbra. "...