“Finalmente sono sola, proprio come Heather avrebbe voluto che morissi.”
Queste sono le parole che rimbombavano nella testa della gialla del trio “Heathers”, mentre si dirigeva verso i bagni. Finalmente avrebbe eliminato un peso dal mondo, o avrebbe eliminato il peso del mondo da sé stessa.
Chiuse la porta, ma poco prima di aprire la scatola di pillole datale da Duke, sussurrò qualcosa «Io, in una barca, nel mare più aperto, sola contro il mondo... Senza una meta, abbandonata a me, con gli altri che guardano. Freddo, e affollato, questo veliero, è destinato ad affondare. Abbandonata a me, con gli altri che guardano. C'è confusione, chi vive e combatte, la fine è qui e tu non scapperai! Se dico quel che è sbagliato, o l'aspetto è cambiato, sparirò per sempre da qui...»
“Meglio finirla più in fretta possibile!”
Si avvicinò al lavandino, guardò il suo riflesso negli occhi. Fu un istante, ma quell'istante cambiò tutto. Vide che, a parte gli occhi rossi dal pianto, era tutto in ordine, riguardo il suo aspetto. Quella situazione l'aveva condizionata a tal punto da farla diventare una marionetta di Duke senza emozioni, insomma, una marionetta che non mostrava emozioni. Perché chissà, forse, dopo che tutti se ne sono andati dallo spettacolo, le marionette hanno tempo per provare emozioni, per mostrare al mondo, a sé stesse, chi sono davvero; perché le uniche a cui possono appoggiarsi per vivere davvero sono sé stesse, e non qualcuno di superiore.
Quella non era lei, quella non era la Heather McNamara che conosceva, che sapeva chi fosse da tutta la vita, che viveva quest'ultima aiutando gli altri, e non avrebbe mai pensato a una cosa come quella che avrebbe fatto di lì a poco.«Dove vai Veronica?! Lasciala morire da sola! È quel che tutti vogliono!» urlò la verde a Sawyer, la quale aveva deciso di seguire McNamara dopo un po' dalla sua scomparsa.
«Non mi vieterai di salvare Heather! Non sono padrona di me stessa, figuriamoci di qualcun altro!» Sbraitò, lasciando indietro Duke, che stava già pensando a un modo per smuovere il cuore di Veronica e far crollare anche lei, per poi mostrarsi agli altri come "quella che non aveva ceduto alle debolezze e ce l'aveva fatta".Purtroppo per lei non conosce Veronica, e non la conoscerà mai.
La bionda ce l'aveva finalmente fatta ad aprire quel maledetto barattolo, si buttò tutto il contenuto in bocca, senza badare a quante pillole ci fossero dentro, avrebbe solo dovuto sperare che fossero state abbastanza per ucciderla.
«Heather!» Veronica si buttò sulla ragazza, dandole vari colpi per farle sputare tutto quel che aveva in bocca «Il suicidio è una cosa privata, non te l'hanno insegnato?» Chiese, buttandosi a terra, senza ormai più possibilità di finirla lì «Uccidersi per poi finire su tutti i giornali è il fatto meno privato che esista!» commentò la ragazza vestita di blu, sedendosi accanto a lei.
McNamara le strinse la mano.
«Beh, almeno avrei reso felici chissà quante persone quando avrebbero saputo la notizia, ed io ho sempre vissuto per questo, per rendere felici gli altri» Sussurrò, con il tremolio nella voce, Veronica le prese il volto e la guardò negli occhi «Impara a voler rendere felice chi vuole lo stesso per te, e non chi vuole che gli altri siano felici del tuo male».
Rimasero in un lungo abbraccio, accompagnato da un lungo silenzio, mentre fuori si consumava la confusione degli altri che guardavano, che guardavano la scena, nella loro piccolezza della speranza di sentirsi superiori ai sentimenti di qualcuno.———————————
ALLORA :D
Sono due giorni che mi deprimo e rischio di prendermi un infarto ascoltando questa canzone dalla tristezza che mi causa. Stamattina ho pensato "e se scrivessi un libro di pills su Heathers?", MA, ero in un mood troppo da lifeboat, e quindi, boom, una One shot, con pezzi presi sia dalla canzone, sia dalla scena del film.
La parte in cui McNamara sussurra quelle cose, avendo una specie di mental breakdown (?) è una sorta di adattamento, ma nemmeno tanto, improvvisato che mi è venuto in mente mentre scrivevo la one shot.
Credo di aver finito, spero vi sia piaciuta, e nulla, alla prossima storia (che probabilmente uscirà fra altri 2 mesi, perché io sono una persona che porta le cose frequentemente, sì, soprattutto in questo periodo).
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Lifeboat «Heathers»
Short Story"Lifeboat" dal musical Heathers raccontata in una One shot, almeno credo.